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Rifiuti, al via il porta a porta nella zona industriale di Valpiana
MASSA MARITTIMA – Partirà a giorni, il servizio di raccolta dei rifiuti “Porta a Porta” nella zona industriale di Valpiana, che sta per essere attivato dal Comune di Massa Marittima a completamento della riqualificazione di quell’area, iniziata quattro anni fa, che ha portato al miglioramento della pubblica illuminazione, il rifacimento della viabilità, delle banchine stradali, l’inserimento di alcune aree destinate a parcheggio, la realizzazione di marciapiede, nonché la metanizzazione dell’intera area oggetto di riqualificazione in accordo con Toscana Energia. Con questo metodo capillare di raccolta dei rifiuti, sarà possibile dismettere i cassonetti ed eliminare le micro discariche che spesso vengono ad accumularsi lungo le postazioni di raccolta causa di costi aggiuntivi per i contribuenti.
Il servizio “porta a porta” permette l’intercettazione del rifiuto direttamente presso le singole unità condominiali e le unità locali di imprese (attività commerciali e terziarie) del materiale conferito e prevede l’assegnazione ad ogni singola utenza di contenitori specifici o sacchetti per ogni singola tipologia di rifiuto.
Il nuovo servizio consentirà di elevare il livello di raccolta differenziata, diminuire la produzione di rifiuti urbani, ridurre la quantità rifiuti avviata allo smaltimento, migliorare la qualità dei materiali recuperabili raccolti, realizzare soluzioni adeguate e personalizzate per i diversi target di utenza. Non di secondaria importanza riveste il miglioramento del decoro urbano con l’eliminazione delle micro discariche. Problema quello dell’abbandono dei rifiuti ingombranti che si vanno a creare nei pressi dei cassonetti che interessa tutto il nostro territorio comunale
L’abbandono di rifiuti di ogni genere nei pressi dei cassonetti, con la creazione delle cosiddette “micro discariche” comporta per di più un aggravio dei costi nei confronti del gestore 6 Toscana, che vanno a riversarsi nelle tasche dei cittadini. E’ utile ricordare che per lo smaltimento di ogni genere di rifiuti dagli ingombranti come mobilia, agli elettrodomestici fino a inerti derivanti da piccoli lavori edili, è a disposizione il Centro di raccolta Comunale in Viale Martiri della Niccioleta.
Per una migliore conoscenza del funzionamento e degli orari è possibile consultare la brochure sul sito del Comune a questo LINK
Utilizzare questo servizio significa risparmio per tutta la collettività e decoro urbano per il nostro territorio
Per informazioni e contatti:
SEI Toscana
numero verde 800127484
attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,30 e dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 16,30
VALPIANA – Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il presidente della Commissione agricoltura, Luca Sani, oggi incontrano gli agricoltori. L’occasione sarà quella della Festa dell’Unità di Valpiana, nel comune di Massa Marittima.
Oggi, giovedì 28 agosto, alle 18, infatti, il ministro e il parlamentare maremmano si confronteranno con i cittadini sul tema delle politiche per l’agroalimentare, PSR e periodo di programmazione dei fondi europei 2014-2020.
LA NAZIONE
06 marzo 2014
DIBATTITO A VALPIANA L’area del Magrone divide i due candidati
Penultimo faccia a faccia al Centro sociale di Valpiana, l’ultimo va in scena oggi pomeriggio a Massa Marittima, fra i due candidati alle primarie Sandro Poli e Marcello Giuntini. Un dibattito leale e aperto quello messo in campo dai due contendenti definiti dal segretario dell’intercomunale Piero Boccuni «molto diversi come impostazione politica» e seguito con attenzione dal folto pubblico presente in sala. Molti gli argomenti affrontati, taluni di interesse più generale, altri riguardanti prettamente la frazione di Valpiana. Dal progetto della nuova area industriale del Magrone che a giudizio di Poli «non è da farsi trattandosi per di più di un progetto obsoleto risalente al 1998», mentre Giuntini richiamandosi alla legge regionale ha dichiarato che «o si fa l’area del Magrone o si rinuncia ad un eventuale sviluppo industriale». «Se comunque sarò sindaco — ha aggiunto Marcello Giuntini — non ho alcuna intenzione di far spendere soldi al Comune, ma dovranno essere le aziende ad investire anche per la lottizzazione».
Il clima si è fatto poi più caldo quando, su specifica richiesta del presidente del Consiglio di frazione, Donatella Raugei, è stato chiesto come i due candidati pensassero di rapportarsi con le frazioni del territorio comunale. Più soft il pensiero di Giuntini «occorre una revisione del regolamento riguardante i Consigli di frazione», più incisivo invece Poli: «Bisogna cambiare il tipo di gestione monarchica che non considera le frazioni nel loro ruolo, attuando così una forma di democrazia amministrativa partecipata con regole nuove». Nei primi cento giorni del mio eventuale mandato a sindaco — ha proseguito Sandro Poli — intendo ristrutturare la macchina amministrativa, ridurre tempi di attesa e burocrazia». Frecciate anche nei confronti dell’amministrazione comunale sempre in carica per certe scelte urbanistiche illogiche, a parere di Poli, nel favorire la costruzione di case popolari alla Camilletta quando avrebbero dovuto esser realizzate in Valpiana in quanto unico centro in espansione. Giuntini dal canto suo ha promesso di intervenire subito sul decoro di Massa e delle frazioni. Altri temi affrontati hanno riguardato la disoccupazione giovanile con Giuntini orientato a puntare sul turismo, sulle bonifiche ambientali e sulla formazione di tecnici specializzati e Poli sul rafforzamento delle potenzialità in atto sia al Falusi che all’Ospedale S. Andrea ampliando per quest’ultimo i rapporti con la Val di Cornia. Su un punto i due aspiranti sindaco si sono trovati concordi. Sul turismo e il sistema accoglienza «ancora acerbo» ha precisato Giuntini, «fonte di reddito sprecata» ha affermato Poli, soffermandosi entrambi a analizzare le funzioni di Amatur. Alla fine l’appello di ognuno. «Se volete allontanarvi dalla politica dell’attendere e dell’inerzia, votatemi» ha chiesto Poli ispirandosi al rinnovamento voluto da Renzi. «Non mi appoggio a nessuno, né a Renzi né ad altri, se vi ho accontentato votatemi» ha dichiarato Giuntini.
Gianfranco Beni
LA NAZIONE
25 febbraio 2014
«Qui a Valpiana non arrivano nemmeno i manifesti»
POLEMICHE a Valpiana: dopo il rischio chiusura poste i residenti si lamentano per la mancata «informazione anche di carattere pubblicitario», e spiegano: «Qui non vengono più affissi i manifesti pubblicitari né gli avvisi di iniziative e manifestazioni. I due grandi pannelli che il Comune, con tanto di stemma ufficiale, ha fatto installare nel centro del paese, oltre ad offrire un’immagine desolante con vecchi manifesti strappati che addirittura fanno riferimento a manifestazioni dell’estate 2013, non comunicano niente di aggiornato, sono mestamente muti. Siamo ridotti proprio male. Il Comune ha messo questi pannelli ma chi dovrebbe curare le affissioni evidentemente non ritiene che i valpianesi meritino di essere tenuti aggiornati nulle novità e su quanto accade, ad esempio in questo periodo carnevalesco, nella zona. Fra poco, quando ci saranno le elezioni si ricorderanno di noi e ci sommergeranno di inviti al voto ma ora nulla».
LA NAZIONE
VALPIANA TESTIMONIANZE DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE
Le fonderie dimenticate finiscono sull’etichetta. Il complesso ha avuto anche il riconoscimento del FAI
SONO GLI IMPRENDITORI che hanno compreso il valore storico-culturale ed il potenziale ritorno economico dell’impianto settecentesco delle Fonderie di Valpiana e non l’Amministrazione comunale di Massa.
Questo il pensiero dei residenti nella frazione i quali sostengono che «non è bastato neppure il riconoscimento del Fai a costringere il Comune a ripensare la progettazione dell’assetto territoriale della frazione in funzione delle testimonianze archeologico-industriali. Siamo portati a pensare — dicono — che far parte del Parco Nazionale Archeologico Minerario delle Colline Metallifere non abbia alcun significato per il Comune di Massa». Un paradosso, specie in un momento di ristagnazione economica, dimenticando che Valpiana costituisce la vera ancora di salvezza per il territorio massetano, che fortunatamente può contare sul sostegno materiale e morale di imprenditori che si sostituiscono alle istituzioni nella salvaguerdia della cultura. E’ il caso dell’Azienda Agricola Carrareccia di Rossana Benini che nel quadro delle sue produzioni vitvinicole ottenute con uve coltivate nei territori a fianco del Magrone, attualmente al centro di focose polemiche sulla l’opportunità di destinarlo a sede di una nuova area industriale, stanno producendo un vino di sicura eccellenza, un Merlot tagliato con Cabernet, dal nome altisonante di «Fonditore» in omaggio appunto alle Fonderie Valpianesi. Al di là della qualità del vino, ottima, c’è la soddisfazione della proprietà di contribuire a diffondere l’immagine delle Fonderie grazie al bel bozzetto ricavato da dipinto del pittore Dino Petri. Indiscutibilmente Valpiana con i suoi reperti legati alla attività siderurgica risalente al periodo dei Medici avrebbe bisogno di un diverso e più incisivo intervento da parte del Comune. L’eco dei riscontri avuti in occasione degli appuntamenti inseriti nel quadro delle manifestazioni indette dal Fai, è ancora vivo nella mente dei suoi residenti. Ben vengano allora iniziative quali quelle intraprese dall’azienda agricola Carrareccia pur di fronte alla pericolosa situazione in cui verrebbero a trovarsi produzioni di vino di qualità qualora il Magrone diventasse davvero zona industriale e artigianale con tutte le conseguenze del caso. Per ora limitiamoci comunque a segnalare, e non solo, l’eccellente intenzione di mettere in risalto le antiche Fonderie.
Investimento da 320 mila euro per la nuova sede Tiemme a Valpiana.
Oggi la prima pietra
6 febbraio 2014
MASSA MARITTIMA – Al via i lavori per la realizzazione di una nuova struttura logistico-operativa di Tiemme a Valpiana, nel comune di Massa Marittima. Oggi si è svolta la posa della prima pietra nel cantiere che sarà curato dalla Società Cooperativa Toniolo di Grosseto, vincitrice della gara di appalto che prevede un investimento complessivo di circa 320 mila euro.
Il progetto è stato presentato oggi in presenza di Marco Simiani, Presidente di Rama Spa; Piero Sassoli, Direttore Generale di Tiemme Spa, Lidia Bai, Sindaco di Massa Marittima, Niccolò Spadini, assessore alla Mobilità del Comune di Massa Marittima, e Flavio Zazzeri membro del Consiglio di Amministrazione di Rama Spa.
“Prendono il via dei lavori che saranno utili nel percorso che punta a migliorare il sistema logistico di Tiemme sul territorio della provincia di Grosseto – spiega Marco Simiani – in modo da poter garantire un miglior dislocamento dei mezzi che compongono la nostra flotta. Il nuovo deposito riuscirà ad accogliere al suo interno circa 25 bus”.
“Espriamo la soddisfazione dell’Amministrazione comunale – commentano il sindaco Lidia Bai e l’assessore ai trasporti del Comune di Massa Marittima Niccolò Spadini – per l’intervento, già previsto anche dalle deliberazioni del Consiglio Comunale; con la realizzazione dell’opera auspichiamo che l’area artigianale di Valpiana possa divenire un punto di snodo strategico dei trasporti pubblici sulle Colline Metallifere, anche in previsione del nuovo piano del trasporto pubblico locale”.
Il deposito sorgerà in via dei Vetturini a Valpiana; gli interventi, oltre all’edificazione della nuova struttura logistica ed operativa, garantiranno anche la sistemazione e l’adeguamento delle aree esterne. I lavori prevedono una durata di 6 mesi.
LA NAZIONE
07 febbraio 2014
«Se le Poste chiudono la colpa è del Comune»
«L’eventuale chiusura dell’Ufficio Postale di Valpiana non è da imputare a Poste Italiane, bensì al Comune di Massa, proprietario dell’immobile sul quale fra l’altro non esiste alcun vincolo che ne ostacoli l’ordinaria manutenzione». Così Filippo Pieri del Consiglio di frazione di Valpiana scarica sull’ente locale, per altro più volte sollecitato a provvedere alla ristrutturazione dei locali, la responsabilità «di non aver mai indirizzato parte del bilancio verso questi interventi, decidendo di proporre a Poste Italiane una sede alternativa con l’obbligo di provvedere ad allacciamenti e quant’altro necessario al funzionamento di un ufficio postale». La sede individuata per il trasferimento altro non era che l’ex asilo nido, una struttura nuovissima, aperta e subito chiusa per mancanza di utenza». Traspare dunque chiara, conclude Pieri «la volontà del Comune di accentrare anche questo servizio a Massa, nel cieco disegno di evitarne il declino. Il limite degli amministratori che in questi anni si sono succeduti è stato proprio quello di non comprendere che, senza il suo territorio, Massa è destinata a scomparire».
Poste di Valpiana, Poli:
la prossima amministrazione sarà più incisiva
• 30 gennaio 2014 •
VALPIANA – «Ho letto in questi giorni dei disagi a cui sono sottoposti i cittadini di Valpiana a causa dei guasti continui alle apparecchiature elettroniche dell’ufficio postale. Leggo, altresì, che tali disagi sono causati da infiltrazioni di acqua provenienti dal tetto del vecchio edificio di proprietà del Comune di Massa Marittima in cui si trova l’Ufficio Postale.
LA NAZIONE
09 gennaio 2014
«Vogliamo un’assemblea. A Valpiana c’è molto da fare» Gli abitanti della frazione chiedono un bilancio
GRAN PARTE degli abitanti di Valpiana si rivolge all’amministrazione comunale di Massa Marittima per chedere un’assemblea pubblica per tracciare un bilancio di fine legislatura «evitando però — precisano — di ricorrere alla solita scusa della consueta carenza di trasferimenti dallo Stato». Mentre è noto che i soldi per riqualificazioni o per progetti di più ampio respiro provengono da bandi regionali ed europei e non dai soldi dei trasferimenti dello Stato, afferma la presidente del Consiglio di frazione Donatella Raugei, parlando, precisa, a titolo personale, «è bene sapere che deve essere fatta una progettazione, come invece avvenuto per il restauro delle mura di Massa, con bandi e concorsi vari. Dove sono invece i progetti per Valpiana, domanda la Raugei, «come promesso nel programma di mandato, malgrado che il Consiglio di frazione abbia più volte inoltrato progetti per congiungere i tre nuclei urbani, zona artigianale palazzi rossi-botrona e paese centrale, senza mai ricevere nessuna risposta». Tornando alla richiesta di assemblea pubblica la data sarà scelta direttamente dal sindaco e dalla Giunta in modo che «non si possa dire che la data non andava bene, il luogo pure o la sala parrocchiale o quella del centro sociale Grandi, visto che la frazione di Valpiana non può disporre di una sala per riunirsi e che la saletta di frazione è totalmente inagibile da tre anni». Unica eccezione gli argomenti che saranno scelti dagli abitanti, quali i problemi legati alla sicurezza centro abitato, con la mancanza di strisce pedonali, di segnalatori per la riduzione di velocità e di marciapiedi, alle condizioni del locale delle Poste ormai ridotto quasi come il locale di frazione, alla situazione in cui versa la piazzetta e la zona verde ferma al 2008, all’area intorno al centro sociale e sportivo, alla proposta di parco delle gore e delle ferriere. anche per riqualificare sia storicamente che turisticamente il percorso delle fonderie e delle ferriere granducali.
Fonte: IL TIRRENO
20 dicembre 2013
Rubrica: Economia
Inaugurazione della nuova zona a Valpiana
VALPIANA A Valpiana oggi pomeriggio si inaugura la “nuova” zona industriale. Restyling concluso, l’area commerciale della frazione massetana oggi ha un look completamente rinnovato, grazie ad un intervento di quasi 900mila euro, finanziato per la quasi totalità dalla Regione Toscana e studiato dal Comune di Massa Marittima. La riqualificazione ha riguardato la rete viaria per un totale di circa due chilometri con il ripristino del vecchio manto stradale con asfalto fonoassorbente, la creazione di alcune aree di sosta pubbliche, la sistemazione infine del verde pubblico. Sono state poi inserite delle strutture utili a risparmiare energia: in pratica è stata rinnovata l’illuminazione pubblica e ancora è stata ampliata la rete del gas (con la collaborazione dell’azienda Toscana Energia). «Il progetto si proponeva come scopi la riqualificazione ambientale dell’area rivolta anche alla tutela della sicurezza interna, in particolare della viabilità – spiegano dal municipio massetano – al risparmio delle risorse idriche ed energetiche, all’utilizzo di energie rinnovabili e all’organizzazione logistica dell’area volta a favorire la mobilità sostenibile. Il costo complessivo delle opere è stato di 872mila euro finanziate dalla Regione Toscana per 682mila euro circa e dal Comune per la restante parte». All’inaugurazione (oggi pomeriggio alle 17 alla zona industriale di Valpiana, previsto anche un aperitivo offerto dall’impresa appaltatrice) sarà presente il sindaco Lidia Bai e l’assessore ai lavori pubblici, Niccolò Spadini. «L’amministrazione – spiega appunto l’esponente di governo con delega alle opere pubbliche – ha voluto investire sull’area industriale e artigianale di Valpiana, in pieno rispetto con uno dei punti del programma di mandato steso per le ultime elezioni politiche, affinché questi interventi potessero fornire risposte concrete alle esigenze di chi in quell’area ha stanziato la propria attività e ai cittadini che ne fruiscono. È un’opera importante e necessaria, che ci siamo impegnati a realizzare auspicando anche che possa dare un’ulteriore impulso alle attività che si trovano nell’area».
LA NAZIONE
01 dicembre 2013
DONATELLA RAUGEI SEMPRE PIÙ COMBATTIVA
CHIEDE INTERVENTI URGENTI
«Valpiana e Fenice Capanne accomunate dal degrado»
DURA condanna del presidente del Consiglio di Frazione di Valpiana Donatella Raugei nei confronti dell’abbandono in cui versa gran parte del territorio di sua competenza: denuncia il perdurare di una situazione di degrado che «ormai si protrae da molto tempo senza registrare iniziative volte a migliorare il quadro generale». Ecco allora che la Raugei si concentra sulla situazione di Fenice Capanne, e punta il dito contro chi dovrebbe intervenire per sanare la situazione. «Chi arriva a Capanne, fra l’altro meta favorita dai ciclisti che si dirigono al lago dell’Accesa, prima attraversa i luoghi devastati dall’incendio poi scopre la piazzetta del villaggio in condizioni di grande emergenza».
Veramente uno spettacolo indecoroso, aggiunge la Raugei, «segnale di quello stato di abbandono che non risparmia neppure l’abitato di Valpiana, dove da anni inutilmente si richiede il rifacimento della segnaletica orizzontale ai fini della sicurezza pubblica, un intervento di manutenzione straordinaria al locale che ospita l’ufficio postale e a quello che sulla carta dovrebbe essere sede del Consiglio di Frazione, privo addirittura di vetri e della corrente elettrica. Perché l’amministrazione comunale non interviene? — Conclude — eppure le condizioni fatiscenti che si colgono a Capanne e Valpiana sono davanti agli occhi di tutti».
Fonte: IL TIRRENO
16 novembre 2013
Rubrica: Lavori pubblici
Lavori per la sicurezza di Valpiana
MASSA MARITTIMA Verificare le situazioni a rischio esondazioni nel caso di calamità naturali e pianificare i necessari interventi di messa in sicurezza al fine di prevenire pericoli per i cittadini. È stato questo l’argomento discusso in una riunione convocata dal Comune di Massa Marittima e tenutasi nei giorni scorsi tra tutte le forze coinvolte nella prevenzione e nella gestione delle emergenze metereologiche. In particolare, oggetto dell’incontro è stata la frazione di Valpiana. Al tavolo con l’amministrazione comunale di Massa Marittima erano c’erano la Provincia di Grosseto (settore Difesa del suolo, unità operativa Risorse idriche e acque superficiali); Enel produzione spa, unità di Business Hydro Emilia Toscana; il servizio protezione civile dell’Unione dei Comuni Colline metallifere e il Consorzio di bonifica Alta Maremma. Nell’ambito della riunione è stato definito un programma di interventi da realizzare nella zona idrografica che circonda la frazione al fine di prevenire situazioni di rischio, nel caso di eventi meteo eccezionali. Le parti presenti si sono inoltre impegnate a costituire un gruppo misto di lavoro tra i vari Enti, per poter mettere a sistema conoscenze e competenze al fine di fronteggiare al meglio tali calamità. L’incontro ha fornito poi l’occasione giusta per discutere dello stato dell’intero intero territorio comunale; in particolare il Consorzio di bonifica Alta Maremma ha evidenziato gli interventi da mettere in atto nei prossimi giorni, grazie allo stanziamento di risorse da parte della Regione Toscana, che ha riconosciuto per gli ultimi avvenimenti lo stato di calamità naturale al territorio comunale. I lavori interesseranno quattro distinte aree locali: la Gora delle Ferriere a Valpiana, località Vado all’Arancio, il Fosso Venelle località Piano Citenne e gli argini del Fiume Pecora nelle due località Bersotta e Vivoli. Si tratterà di interventi di ripristino volti a evitare il cedimento degli argini con conseguenti esondazioni. Il costo complessivo degli interventi sarà di 90mila euro e il Comune di Massa Marittima seguirà da vicino la realizzazione delle opere. «Il progressivo acuirsi nel tempo di questi fenomeni meteorologici molto violenti _ commenta il sindaco Lidia Bai _ ci impone di eseguire costanti verifiche e confronti con tutti i soggetti preposti alla tutela del territorio; ciò al fine di trovare soluzioni efficaci per fronteggiare al meglio e soprattutto prevenire gli effetti di tali situazioni meteo eccezionali. Si prende atto dell’aiuto che la Regione ha dato alla nostra area colpita dagli ultimi avvenimenti, con un primo stanziamento di risorse e riponiamo fiducia nell’Ente affinché continui a seguire con attenzione la situazione del territorio, impiegando i fondi necessari a contrastare gli effetti di questi fenomeni e a prevenirli adeguatamente».
PROT. INTERNO 31/2013
Massa Marittima 19.10.2013
Al Sindaco del Comune di Massa Marittima
I sottoscritti Federico MONTOMOLI, Gennaro ORIZZONTE e Francesco MAZZEI, non in proprio ma in qualità di Consiglieri Comunali del “Movimento Civico Massa Comune” espongono quanto segue.
Il 7 Ottobre scorso, nella zona industriale di Valpiana, molti capannoni hanno subito dei danni a causa dell’alluvione.
In particolare, dopo il capannone de “L’orto di Graziella”, una quantità abnorme di rami e sassi ostruisce il corretto deflusso delle acque: ciò, probabilmente, sarà causa di altri allagamenti.
Ai fossi non viene fatta manutenzione, non vengono puliti né ispezionati e i proprietari dei capannoni devono subire danni e costi per la negligenza di chi sarebbe preposto a verificarne lo stato.
I proprietari dei capannoni, di recente, si sono impegnati a non utilizzare i muletti per non danneggiare, giustamente, il nuovo manto stradale.
E’ opportuno che il Comune o chi di dovere provvedesse rapidamente alla manutenzione e alla pulizia dei fossi e dei loro dintorni.
Con preghiera di un rapido riscontro.
Distinti Saluti.
f.to Federico MONTOMOLI
f.to Gennaro ORIZZONTE
f.to Francesco MAZZEI
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