Archivi per la categoria ‘Unione di Comuni’

 

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Anche ELENA CANESTRI (dello Staff dei Sindaci Bai e Giuntini) ha superato la prova preselettiva della SELEZIONE PUBBLICA PER TITOLI ED ESAMI PER L’ASSUNZIONE A TEMPO DETERMINATO DI UN ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO PRESSO L’UNIONE DI COMUNI MONTANA COLLINE METALLIFERE E GLI ENTI ASSOCIATI

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A tutti i debiti che ci portiamo dietro e continuiamo ad accumulare a causa di una gestione sconsiderata delle risorse pubbliche, se ne deve aggiungere uno “particolare”.

Uno di cui – stranamente – nessuno parla, nonostante la grave difficoltà in cui versa l’Unione di Comuni per pagare gli stipendi agli operai.

Per le c.d. “Gestioni Associate”, infatti, nei confronti di quest’ultimo Ente [del quale, oltre a noi, fanno parte Montieri e Monterotondo], il Comune di Massa Marittima E’ DEBITORE DI OLTRE 810.00 (ottocentodiecimila) euro, destinati a diventare almeno 900.000 (novecentomila) considerando il redigendo Conto Consuntivo 2016…

 

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di gabriele galeotti

Con Determinazione del Segretario Generale dell’Unione di Comuni Montana Colline Metallifere – Dott. Luciano MONACI – n.692 del 27.08.2015 recante “Procedura di cottimo fiduciario in modalità telematica per la fornitura e la manutenzione del sistema informativo unico integrato dell’Unione e dei Comuni (CIG n.6372532BC1). Indizione e approvazione documenti di gara”, si indice una Gara e si approvano i relativi documenti tra i quali il Capitolato Speciale di Appalto.

Quest’ultimo – all’art. 10 – definisce le specifiche funzionali dei sistemi richiesti, elencando le AREE APPLICATIVE OBBLIGATORIE che la soluzione proposta deve contenere: tra queste, la “Gestione del Personale (interno ed esterno) secondo i CCNL applicati” oltreché la “Gestione degli Amministratori e dei rimborsi ai datori di lavoro”.

Orbene: con Determinazione del medesimo Segretario Generale n.127 del 12.02.2016, tenuto conto di quanto di cui alla precedente pari Determinazione n.1115 del 28.12.2015, CON UN RIBASSO A BASE D’ASTA DEL 70% (settanta per cento,) la Gara è aggiudicata alla Ditta “Halley Informatica Grosseto sas” con sede in via India 16 a Grosseto. 

Ma non è un po’ TROPPINO questo ribasso?

 

Inoltre: Con Deliberazione di Giunta Esecutiva n.99 del 28.11.2016, SI AUTORIZZA L’AFFIDAMENTO ALL’ESTERNO del Servizio di elaborazione paghe, adempimenti contributivi e fiscali del personale dipendente.

E, con Determinazione del Settore GARU (Gestione Associata Risorse Umane) n.1195 del 13.12.2016 a firma del Dott. Emiliano PUNTURELLO, MEDIANTE CONTRATTAZIONE DIRETTA E SENZA ADDURRE MOTIVAZIONE ALCUNA, si conferisce l’incarico alla Ditta “CAF Imprese CNA Grosseto srl” con sede in via Birmania 96.

Ma non DOVEVA FARE TUTTO la Halley Informatica?
Ma non si era impegnata formalmente allo scopo?
Ma non è STATA ANCHE GIA’ RETRIBUITA al riguardo?

E’ di questi giorni la notizia che la Corte dei Conti ha rilevato una serie di incongruenze nelle spese effettuate dall’Unione dei Comuni ex Comunità Montana dal 2003 al 2015 , incongruenze consistenti in piccole ma numerose spese in panettoni, spumanti, colazioni etc etc che verrebbero addebitate al Responsabile dell’Economato.

Mi viene spontaneo fare alcune riflessioni :

-solo nel 2016 si concretizzano azioni di controllo a partire dal 2003;  

-si addebitano tutte le spese fatte come rimborsi a Funzionari ed Amministratori al Responsabile dell’Economato scelto come capro espiatorio di un sistema che con grande bontà voglio definire “disinvolto”.

-davanti a  tutte le questioni di enorme gravità che gravano sul nostro territorio, la Corte dei Conti rileva una non correttezza nei rimborsi di circa 12 anni pari a circa 5.000 euro.

Credo siamo davanti all’ennesima dimostrazione di gestioni allegre sulle spalle dei cittadini.

Desidero esprimere il totale supporto morale a chi viene assurdamente messo sul banco degli imputati e condannare l’ennesimo pluri ripetuto comportamento scorretto e maldestro a danno della comunità.

La patata poco impugnabile rimane oggi nelle mani del Presidente attuale che, incolpevolmente, dovrà gestirla: ci tengo a chiarire e ribadire che quanto accaduto riguarda i tre Presidenti precedenti l’attuale oltreché il Commissario cui fu affidata la gestione nel passaggio tra Comunità Montana e Unione di Comuni.

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GESTIONE RISORSE

 

Ricordate il Rag. Vecchioni da Roccastrada?

Il suo RITENUTO ILLEGITTIMO (in quanto non laureato) incarico dirigenziale di responsabile del Settore GARU (Gestione Associata Risorse Umane) dell’allora Comunità Montana “Colline Metallifere” gli fu conferito e/o reiterato:

con decreto n. 36 del 3 dicembre 2003 del Presidente Alidiano Bargelli (dal 3 dicembre 2003 e fino alla scadenza del mandato presidenziale, 18 aprile 2005);

con decreto n. 2 del 26 gennaio 2006 del Presidente Lidia Bai (dal 21 maggio 2005 al 30 maggio 2006);

con decreto n. 25 del 14 dicembre 2006 del Presidente Giancarlo Zago (dal 14 dicembre 2006 al 31 dicembre 2007) e con decreto n. 19 del 28 dicembre 2007 sempre dello stesso Presidente Giancarlo Zago (dal 31 dicembre 2007 al 31 dicembre 2008).

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tratto da “La Nazione” del 20.12.2014

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IL TIRRENO
07 maggio 2014

 

 

UNIONE DEI COMUNI – Ecco la gestione associata degli edifici scolastici

 

 

MASSA MARITTIMA Le scuole delle Colline Metallifere passano di mano. Le amministrazioni comunali di Massa Marittima, Montieri e Monterotondo hanno trasferito tutte le competenze all’Unione dei Comuni, così come è stato programmato da tempo. È dallo scioglimento della Comunità Montana e dall’esigenza sempre più impellente per gli enti di fare sistema tra di loro, che si parla di gestioni associate; e adesso, dopo il verde pubblico e la polizia municipale, è il momento di accorpare la gestione dell’edilizia scolastica. Un passaggio importante, perché coinvolge gli edifici e le aule, tra manutenzione e nuove opere, fino all’organizzazione delle classi. E l’ingranaggio ha iniziato subito a girare. Il passaggio di consegne ha mosso i primi passi a marzo, quando i tre Comuni hanno fatto propria una delibera già approvata dall’Unione. In pratica, si dà mandato al responsabile del servizio di «avvalersi delle strutture tecniche comunali per le fasi procedimentali relative alla progettazione ed all’esecuzione dei lavori di edilizia scolastica», facendosi carico anche del «monitoraggio e valutazione continua dell’attuazione del progetto stesso». Perché almeno inizialmente, la nuova funzione associata attraverserà una fase sperimentale. La novità comunque arriva al momento giusto, visto che nel 2013 in materia di edilizia scolastica le amministrazioni hanno avuto diversi problemi, legati ai bilanci approvati troppo tardi (a causa dei tempi nazionali), rinviando così il trasferimento delle risorse necessarie in vista del 2014. L’iter comunque è praticamente arrivato in fondo e a breve sarà l’Unione dei Comuni a farsi carico di quasi tutto quello che concerne le strutture scolastiche. Partendo dalla manutenzione, ordinaria e straordinaria: ogni Comune dovrà prevedere nel suo piano triennale delle opere pubbliche gli interventi da fare sugli edifici e poi sarà l’Unione a portare avanti i lavori. Allo stesso modo, faranno carico all’ente tutti i nuovi acquisti, dai banchi ai gessetti per le lavagne. Tutto insomma. E la strada è già segnata. La delibera infatti prevede ad esempio che per il momento tutti gli istituti continueranno a svolgere la propria attività nell’edificio in cui si trovano adesso, almeno fino a quando non sarà stilata una nuova organizzazione, per cui è stata istituita una commissione specificac «con il compito – si legge nel testo del documento – di monitorare l’andamento dell’edilizia scolastica associata e di proporre alla giunta dell’Unione gli opportuni atti di organizzazione».

 

 

 

 

 

 

IL TIRRENO

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

2013-04-04

 

PANORAMA POLITICO

Lidia Bai alla guida dell’Unione Resterà in carica fino alla fine dell’anno prossimo per cambiare lo statuto

 

MASSA MARITTIMA Mancava ancora l’atto ufficiale, anche se già da subito dopo la tempesta si sapeva che la scelta sarebbe finita su di lei. In ogni caso, ora è arrivata anche la delibera: il sindaco Lidia Bai è il nuovo presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere. Una scelta già fatta a inizio 2013, quando tutti gli organi dell’ente che fu la Comunità Montana sono decaduti a causa di alcune modifiche necessarie (ma mai arrivate) allo statuto. Il problema ha riguardato il numero dei rappresentanti di maggioranza e opposizione tra i vari Comuni che ne fanno parte: secondo la legge regionale devono essere paritetici, ma Massa Marittima all’interno del consiglio ne aveva uno di troppo della maggioranza. Così tutti gli organi dell’Unione sono decaduti, anche se (sempre in base alla stessa normativa) sono stati ricostituiti automaticamente. Tant’è che l’ex presidente nonché sindaco di Montieri Marcello Giuntini ha spiegato da subito che «l’azione amministrativa non ha subito un solo attimo d’interruzione». Al suo posto, da subito, è entrata Bai in modo transitorio fino alla nomina ufficiale, che è avvenuta nei giorni scorsi. Legge regionale alla mano, infatti, i sindaci ruotano a turno alla presidenza dell’ente e visto che anche il primo cittadino di Monterotondo Marittimo, Alessandro Giannetti, ha dato il suo benestare il sindaco di Massa è rimasta alla guida dell’Unione. Bai resterà in carica fino alle fine del 2013. E tra i primi compiti, ci saranno proprio quelle modifiche chieste dalla normativa regionale da apportare allo statuto, anche se le procedure sono lunghe e puntigliose. «La procedura di modifica statutaria è più complessa rispetto a quella delle semplici deliberazioni consiliari – ha spiegato la stessa Bai dopo la tempesta di inizio 2013 – comporta l’approvazione dello statuto modificato nei tre consigli comunali e la pubblicazione dell’atto approvato per 30 giorni». (a.f.)

 

 

 

 

 

IL TIRRENO

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto

Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it

2013-03-17

 

ALTRO

I CONTI DEGLI ENTI Servizi associati e spese. Massa supera quota 500mila

 

MASSA MARITTIMA Approvate le quote di compartecipazione delle varie amministrazioni per le spese delle gestioni associate all’interno dell’Unione dei Comuni delle Colline Metallifere. Massa Marittima è quella che, in base allo statuto (basato sulle specificità, come popolazione e simili), mette la fetta più grande con oltre 586mila euro. Segue Monterotondo Marittimo con circa 165mila euro e Montieri con 145mila. C’è anche il Comune di Roccastrada che deve dare la sua parte (145mila euro), visto che il rendiconto è valido per l’anno 2012, quando era ancora in piedi la Comunità Montana, di cui faceva parte. Le gestioni associate all’interno dell’ente sono quindici in tutti, suddivise in vari capitoli: personale, ambiente e territorio e gestioni non rientranti negli ambiti omogenei, come la comunicazione, i servizi informatici, la protezione civile e così via. Le stesse che erano previste dalla Comunità Montana, trasferite in blocco nell’Unione al momento della sua nascita, nel marzo 2012, insieme al personale, ai compiti e ovviamente ai costi. L’anno scorso però è stato anche quello delle funzioni associate, che sui colli delle Colline Metallifere corrispondono a polizia locale e pubblica istruzione. Riguardo a queste nei documenti dell’Unione si legge che la spesa è stata di 398mila euro per la prima e di 320mila per la seconda. Soldi questi così ripartiti nelle quote: per quanto riguarda la polizia locale Massa Marittima ha contribuito con 304mila euro, mentre Montieri e Monterotondo con 46mila ciascuno. Le spese della pubblica istruzione, invece, sono state suddivise con 162mila euro a carico di Massa Marittima, 80mila di Monterotondo Marittimo e 70mila di Montieri. Oltre a queste, però, come detto ci sono tutti gli altri capitoli come le gestioni associate del personale, ambiente e così via. In questo modo arriviamo alle cifre elencate all’inizio, ammortizzate dal contributo stesso dato dall’Unione. (a.f.)

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IL TIRRENO
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto 
2013-03-10
 

PANORAMA POLITICO

Colline Metallifere 18 milioni per 3 anni di grandi progetti.

Si punta su istruzione, trasporto scolastico e sicurezza

L’Unione dei Comuni porta in consiglio una lunga relazione

 

 di Alfredo Faetti

 

MASSA MARITTIMA In una relazione di 70 pagine c’è il futuro delle Colline Metallifere, tra istruzione, sviluppo e sicurezza. Sono questi i progetti messi al centro del bilancio di previsione per il triennio 2013- 2015 (in cui sono previsti investimenti per circa 18 milioni di euro), quantomeno quelli con cui i cittadini sono più a stretto contatto.

 

L’Unione dei Comuni infatti è pronta a portare in consiglio il documento con cui traccerà le azioni da intraprendere (e in cui investire milioni di euro) nei prossimi anni sul territorio compreso tra i comuni di Massa Marittima, Montieri e Monterotondo Marittimo. Trasporto scolastico che si faccia carico delle linee cancellate nel Tpl, creare un sistema tra le piccole aziende, aumento delle pattuglie di polizia locale sul territorio. Ogni azione è collegata a un obiettivo ben preciso, tra innovazione e crescita. Istruzione È una funzione che già da un anno viene gestita in forma associata tra i Comuni che fanno parte dell’ente nato da quella che fu la Comunità Montana. In questo capitolo una delle novità è legata alla realizzazione del Pez (piano educativo zonale), per cui sono già stati organizzati incontri anche con i Comuni di Follonica, Scarlino e Gavorrano. Una scuola insomma che da funzione associata diventa vero e proprio sistema. In questo senso, all’Unione dei Comuni è stato assegnato dalla Regione Toscana un finanziamento di oltre 43mila euro, suddiviso in due linee: pez infanzia (0-6 anni) e Pez età scolare (6-13). Linee che prevedono interventi per la continuità educativa, il sostegno ai genitori, contributi alla gestione ordinaria dei servizi, l’inclusione scolastica per gli alunni disabili o con diversità di lingua e cultura. Riguardo a questo progetto, la volontà è quella di mettere in campo tutte le azioni necessarie per poter definire il Pez Unione per l’anno scolastico 2013-2014. Altro aspetto che interessa i genitori è quello che riguarda il trasporto scolastico. Trasporto scolastico Sul primo capitolo, c’è da far fronte alla scadenza (in agenda al giugno 2013) del contratto con la Tiemme.

 

L’intento dell’Unione è quello di ottenere un servizio di trasporto “a porte aperte”, così da garantire agli utenti determinati percorsi e linee non più coperte dai pullman pubblici, cancellate dopo le modifiche al Tpl. Sviluppo Le azioni da intraprendere a riguardo sono soprattutto due: migliorare i rapporti con le imprese e i professionisti del territorio da una parte, semplificare le procedure e ridurre i tempi di risposta dall’altra. Sul primo aspetto, l’attenzione è rivolta soprattutto nel dare vita a una funzione associata dello Suap, sportello unico per le attività produttive. Inoltre, sono previste anche azioni di sviluppo da intraprendere nel corso di questo 2013.

 

Per queste, però, è necessario trovare nuove risorse (da parte dei Comuni, degli altri enti e delle associazioni) in modo da cercare di fare sistema e concentrare i finanziamenti su progetti integrati e condivisi. Come gli info points sparsi nel territorio, parti integrante dell’accoglienza turistica; oppure come il piano di sviluppo rurale, a cui l’Unione vuole partecipare in maniera attiva per la realizzazione di progetti che hanno come tema “vie telematiche storiche e religiose” e “prodotti enogastronomici locali di qualità”. Sicurezza Questo 2013 sarà il primo anno completo di gestione associata della polizia locale e sulla falsa riga del 2012, l’intento dell’Unione è quello di puntare ancora sulle pattuglie in giro sul territorio. Il programma qui infatti è quello di aumentarle un po’ su tutti i settori. Ci saranno più pattuglie a controllare le strade urbane ed extra-urbane, con almeno 40 servizi di controllo con il tele laser; così come ci saranno più pattuglie nei centri abitati, pronte a vigilare tra l’altro sulle ztl di giorno e notte. Un capitolo a parte, però, lo merita il programma dei controlli cui commercianti, i mercati e le fiere. L’intento è quello di intervenire nei confronti delle attività commerciali a tutela dei consumatori. La liberalizzazione del settore e degli orari di apertura infatti, richiede un controllo costante, perché in aree dove il mercato è più debole si possono creare veri e propri disservizi o disagi per gli utenti. 

 

 

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Il nuovo assetto istituzionale

dell’Unione di Comuni montana Colline Metallifere

 

fonte: Comune di Massa Marittima – 09 gennaio 2013

 

 

Le parole di Giuntini e Bai

 

 

“Più di un terremoto quello dell’Unione di Comuni montana Colline Metallifere mi pare uno tsunami in un bicchier d’acqua” è questo il commento del Sindaco di Montieri ed ex Presidente dell’Unione Marcello Giuntini nel leggere i titoli dei quotidiani locali questa mattina.

 

“Nelle ultime settimane – sono ancora le parole di Giuntini – nelle Colline Metallifere ci sono stati ben sei eventi sismici reali, fortunatamente di magnitudo così bassa da non essere neanche percepiti dai cittadini.

 

Facendo le debite proporzioni il cosiddetto terremoto istituzionale dell’Unione ha avuto analoghe conseguenze: non se ne è accorto nessuno. I servizi forniti ai cittadini e alle aziende non ne hanno assolutamente risentito. Non c’è stato alcuno stop allo svolgimento delle attività amministrative ed istituzionali dell’Ente, alcun rallentamento nella sua capacità decisionale. Non ci sono, quindi, effetti negativi per la nostra comunità”.

 

Proviamo, comunque, a fare un po’ d’ordine in questa vicenda. Lo statuto dell’Unione è stato approvato dai Consigli Comunali dei tre Comuni membri tra settembre e novembre 2011 ai sensi Legge Regionale n. 37, la norma al momento in vigore. Tale Statuto è stato omologato regolarmente dalla stessa Regione.

 

Successivamente sulla materia sono intervenute altre due norme regionali: la Legge regionale n. 68 del 27 dicembre 2011 e la sua recente modifica: la L.R. n. 59 del 25 ottobre 2012.

 

“Sappiamo benissimo – spiega Lidia Bai, Sindaco di Massa Marittima e nuovo Presidente dell’Unione – di dover operare dei cambiamenti all’atto fondamentale del nostro Ente sulla base di ciò che di novità hanno introdotto queste norme. Sappiamo anche un’altra cosa: la procedura di modifica statutaria è più complessa rispetto a quella delle semplici deliberazioni consiliari, comporta l’approvazione dello statuto modificato nei tre Consigli Comunali e la pubblicazione dell’atto approvato per 30 giorni. Secondo noi da inizio novembre 2012 al 27 dicembre 2012 non c’erano i tempi necessari per fare le modifiche richieste dall’attuale normativa regionale, condividerle con tutti i Consigli Comunali, operare altre integrazioni venute fuori dal dibattito politico in seno a questi organi ed infine espletare le procedure di approvazione e di pubblicazione del nuovo Statuto.

 

Le Unioni che hanno modificato i loro Statuti nel corso del 2012 saranno costretti ad intervenire nuovamente tra breve. Noi abbiamo quindi deciso di attendere visto che la Legge regionale n. 68 garantiva comunque la continuità amministrativa”.

 

Per la mia sostituzione con il Sindaco di Massa Marittima nella carica di Presidente – commenta Marcello Giuntini – si è trattato solo di un’anticipazione di due mesi rispetto a quanto previsto dagli atti del nostro Ente. In seno alla Giunta Esecutiva abbiamo sempre utilizzato il metodo della collegialità delle scelte, quindi il cambio di presidente non comporta alcun problema”. “Non a caso – aggiunge Lidia Bai – la turnazione tra i sindaci è uno dei pilastri istituzionali voluto da tutti i Comuni membri e previsto anche dalla normativa sia quella passata che l’attuale. L’assetto della Giunta esecutiva è rimasto inalterato con i Sindaci dei tre Comuni. Non c’è stato neanche un giorno di paralisi istituzionale. Anche il nuovo Consiglio è del tutto operativo e garantisce la corretta rappresentanza delle maggioranze e delle opposizioni dei Consigli comunali di tutti i Comuni membri”.

 

“Non voglio entrare nelle polemiche politiche di Massa Marittima – dice infine Giuntini – voglio solo dire che mi sembra pericoloso in una fase costruttiva di integrazione e di collaborazione nella gestione di importanti servizi comunali, cavalcare argomenti come il voler far pesare sempre e comunque la diversa dimensione demografica quale unico metro nei rapporti istituzionali. Voler mostrare i “muscoli” nei rapporti tra i nostri tre comuni potrebbe inceppare il lavoro dell’Unione che è invece partito bene. Anche nei Comuni più piccoli dell’Unione potrebbero tornare ad avere forza spinte scissioniste che non portano da nessuna parte se non all’isolamento e a perdere importanti occasioni di sviluppo per il nostro territorio nel suo complesso”.

 

 

 

LA NAZIONE

Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP

2013-01-09

 

 

PANORAMA POLITICO

La gaffe dell’Unione scuote la politica – L’opposizione scatenata chiede ragioni

 

 

UN INCIAMPO politico di rilievo quello in cui è incappata l’Unione Comuni, che si è trova «decapitata» dei suoi organismi dirigenziali dalla Regione. Al riguardo commenti molto duri sono stati espressi dall’opposizione, fra cui il capogruppo del Pri Luca Santini chiaramente meravigliato e non per come «si sia caduti così in basso — dice — da farsi riprendere dalla Regione dopo la lunga e penosa trafila burocratica in occasione del suo varo», e il consigliere di Massa Comune Gennaro Orizzonte che dice: «non posso credere che il presidente Giuntini e la Giunta non fossero a coscienza delle norme, poiché ciò sarebbe sintomo di inadeguatezza e incapacità nel ruolo di amministratori. Le scelte dell’Unione si ripercuotono sulla vita quotidiana di più di 12mila persone, soprattutto ora che questa è chiamata a gestire funzioni come la scuola e la polizia locale». In effetti qualcosa non è quadrato. La conferma dalla stessa modifica allo statuto che per legge l’Unione doveva eseguire e invece mai stato fatto. Ma andiamo in ordine. Un decreto presidenziale dice che contrariamente a quanto disposto dalla legge regionale «in caso di mancato adeguamento statuario scatta automaticamente il provvedimento di decadenza del Consiglio». A generare l’inghippo la presenza di tre rappresentanti elettivi, due di maggioranza e uno di minoranza, espressi dal Comune di Massa Marittima senza rispettare la stessa legge regionale che impone una rappresentanza paritetica fra i gruppi politici. Conseguenza: l’ordine di decadenza e di immediata ricostituzione del nuovo consiglio avvenuto con la nomina a presidente dell’Unione del sindaco di Massa Lidia Bai al posto di Marcello Giuntini. La Giunta risulta formata oltre che dalla Bai anche dal sindaco di Monterotondo Alessandro Giannetti e da Marcello Giuntini, sindaco di Montieri, mentre nel nuovo consiglio figurano Marcello Fusi, Gennaro Orizzonte, Giorgio Paolo Frequenti, Federico Falchi, Claudio Grassini e Ilio Giorgio Russo. Inspiegabili i motivi per i quali fin dall’inizio della costituzione dell’Unione non siano state rispettate le normative regionali. Eppure tutti, a partire dal presidente di Uncem Oreste Giurlani, avevano felicemente battezzato la nascita del nuovo ente sorto sulle ceneri della Comunità Montana sostenendo la necessità «di non perdere il lavoro intrapreso fin qui con le Comunità Montane. Per questo è importante che i piccoli comuni siano pronti con le nuove Unioni, per non perdere la gestione associata delle funzioni fondamentali sul territorio».

FRA LE PRIME deleghe assegnate all’Unione quella dell’istruzione e della polizia municipale. «L’unione — commentò il sindaco Lidia Bai — può offrire migliori prospettive di sviluppo alle comunità e servizi più efficienti ai cittadini senza svilire le diverse identità del territorio. Costituisce una proposta di riassetto delle autonomie locali basata sui principi di solidarietà ed efficienza».

 

 

 

 


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