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Se qualcuno non lo avesse ancora capito, il PD del SANI, della BAI e del GIUNTINI (e dello Zago, del Morandi, della Bolognini, del Nodi, dei fratelli Rapezzi, degli Zazzeri padre e figlio, dello Schiavetti, del Bargelli, della Martinozzi, della Tommi, del Fusi di Valpiana e chi più ne ha più ne metta) HA PORTATO LA NOSTRA CITTADINA – e con Essa noi tutti – SULL’ORLO DEL BARATRO, FAVORENDO UN DECADIMENTO SOCIO-ECONOMICO E MORALE SENZA UGUALI
Sig. Sindaco, in fondo La capisco.
Lei non è una persona libera come me e come noi.
Lei deve sottostare al volere altrui e ubbidire agli ordini che Le vengono impartiti.
Lei, prima di fare una qualsiasi cosa, deve attentamente valutare che il Sistema di cui fa parte glielo consenta, ovvero che quello che si appresta a fare non vada a lédere gli interessi del Suo Partito e/o degli illustri esponenti di esso.
Seppure per le cose più piccole, seppure per cose palesemente utili (o addirittura indispensabili) alla Cittadina!
Quand’anche volesse fare qualcosa di buono per la Collettività ma questo qualcosa non recasse un profitto ai suoi compagni d’avventura ovvero causasse loro un qualche danno, Lei non potrebbe farlo!
Non Le sarebbe consentito!
E se lo facesse, rischierebbe il “posto” e sarebbe costretto a tornare al lavoro, perdendo tutti i benefici di cui gode adesso!
Nel Suo ruolo non è consentito ribellarsi, neppure per una giusta causa!
Se una qualsiasi cosa ha portato un profitto al Suo partito, Lei non può neppure riconoscere un torto fatto a coloro che è chiamato ad amministrare!
Non può aprire bocca neanche di fronte ad un’offesa, uno sfregio o un ricatto ai danni della nostra Cittadina!!!
Se tutto questo è stato fatto dai suoi o ha portato loro un qualche vantaggio, Lei deve mestamente accovacciarsi nell’angolino di una stanza, con le mani di fronte agli occhi…
Figuriamoci, poi, se può denunciare un reato o un illecito perseguibili penalmente!
Sig. Sindaco, in fondo La capisco.
Lei non sa cosa sia la Libertà, men che mai quella intellettuale.
Lei non sa che non è il denaro ad arricchire una persona, tanto più se “guadagnato” come fa Lei e come fanno tutti coloro che si beffano degli interessi collettivi, puntando solo alle casse pubbliche.
Senza fare nulla per la gente, senza fare null’altro che ricompensare il Partito che l’ha messa appositamente laddove si trova.
Lei non sa che la vita ha un senso solo se vissuta con Dignità: nei propri e negli altrui confronti.
Ma, per contro, sa bene qual’è il Suo vero valore.
E’ forse per questo che ha accettato di essere la pedina di un Sistema di cui – sono certo – anche Lei ha la stessa mia opinione.
Sig. Sindaco, in fondo La capisco.
Lei non è una persona libera come me e come noi…
di gabriele galeotti
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MASSA COMUNE sente – forte – la responsabilità che il 37,5% dei Massetani (una percentuale che nessuna Opposizione politica, neppure in coalizione, aveva mai raggiunto) le ha affidato.
Come ha sempre fatto fin dal 2009 attraverso l’impegno di altri suoi esponenti, sta facendo un’opposizione LEALE ma DURISSIMA, senza sconti per nessuno e senza mancare di muovere in ogni opportuna direzione.
MASSA COMUNE sta facendo di tutto per dare alla nostra Cittadina, al più presto, dopo decenni di risposte mancate e ferite inguaribili, ciò che Essa reclama a gran voce per recuperare la propria dignità e il proprio prestigio.
All’insegna dell’inettitudine e del clientelismo, per il tramite di soggetti quasi unicamente rivolti al perseguimento del proprio profitto e di quello del Partito di appartenenza [quand’anche a discapito degli interessi collettivi], la POLITICA DI PARTITO l’ha letteralmente massacrata, togliendoLe tutto ciò che aveva e facendosi beffa della Sua Storia millenaria, dell’Arte che custodisce e dell’incomparabile bellezza del Suo territorio.
Io, in particolare, sono profondamente onorato di sedere sugli stessi banchi sui quali hanno poggiato la loro parte migliore i più celebri personaggi politici locali, in taluni casi dei veri e propri benefattori, come il Sani, la Bai, il Fedeli, i fratelli Rapezzi, il Morandi, lo Zago, lo Spadini, la Tommi e chi più ne ha più ne metta.
Sento di rappresentare – e sempre lo farò – i Massetani che vogliono bene veramente alla propria Cittadina (anche in modo viscerale come me) e che, nel contempo, non riescono più a fare a meno di LIBERTA’ e GIUSTIZIA.
Quelli che soffrono nel vederla così come la POLITICA DI PARTITO l’ha ridotta e credono fermamente che meriti ben di più di quanto SANI e BAI hanno saputo darLe, con la stessa convinzione, la medesima determinazione e la mia e nostra assoluta onestà di intenti.
Ma di me non deve avere paura nessuno: solo i farabutti, i disonesti, gli opportunisti, i parassiti e coloro che hanno approfittato di Massa, spremendola come un limone al solo fine di lucrare ai Suoi danni e alle spalle della Collettività..
Costoro, un giorno, pagheranno e saranno costretti a chiederLe pubblicamente scusa.
Lo slogan che accompagna la mia esperienza di Consigliere Comunale CIVICO, rigorosamente e orgogliosamente CIVICO (ovvero agli antipodi della Politica di Partito), rimarrà sempre: “Nessuno osi più fare del male a Massa”.
Nessuno osi più fare del male alla “mia” Massa…
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LA NOSTRA CITTADINA
STA PAGANDO A CARO PREZZO
GLI EFFETTI DEL MALAFFARE
PROMOSSO DALLA POLITICA DI PARTITO
NON DIMENTICHIAMO
CHE CIO’ E’ AVVENUTO PER COLPA
DEI NUMEROSI SOGGETTI
ORGANICI E FUNZIONALI AL SISTEMA PD
DISPOSTI A TUTTO
PUR DI OTTENERE UN PROFITTO PROPRIO
QUAND’ANCHE IN DANNO
DEGLI INTERESSI COLLETTIVI
di gabriele galeotti
Chi segue le vicende politiche locali ben sa dell’aspro confitto che, da anni, caratterizza i rapporti tra Amministrazione Comunale e Lista Civica.
Ricordo, prima di ogni altra cosa, che Massa Comune è una lista civica “vera” e non, come in altri casi, un’emanazione della politica al servizio della stessa.
Massa Comune è completamente sganciata dai partiti e i suoi rappresentanti sono persone che fanno bandiera della propria onestà e della propria libertà intellettuale.
E’ sorta unicamente per contribuire al bene della nostra Cittadina e per contrastare il malaffare della politica di partito che ci ha ridotti ad un cumulo di macerie, economicamente e socialmente parlando.
Chi scrive è uno dei fondatori, un membro del Direttivo e, dalle ultime elezioni (alle precedenti non mi ero neppure candidato), anche Consigliere Comunale.
Ma è anche la testa d’ariete, il “simbolo del nemico” e il capro espiatorio di ogni questione.
Dopo aver vissuto di rendita per decenni, il PD non si aspettava certo un’opposizione così agguerrita e competente come quella posta in campo da Massa Comune.
Per questo, da subito, ha inteso letteralmente massacrarmi: ha messo in campo tutte le sue forze e scagliato contro di me tutti i suoi scagnozzi.
Lo scopo? Intimorirmi e costringermi a cessare la mia azione di controllo e denuncia del malaffare compiuto ai danni della mia Cittadina e dei Massetani.
Un “lavoro”, ormai, che porto avanti dal lontano 2007 con estrema convinzione e assoluta bontà d’intenti.
Quest’ultima affermazione – lo dico per loro che non possono capire – significa “senza altro fine” se non quello di contribuire a risollevare le sorti di Massa, tanto bella quanto sventuratamente straziata da una politica che l’ha resa agonizzante. Nonostante la sua Storia, l’Arte che custodisce e la bellezza del suo territorio.
Che ci posso fare? Io voglio bene davvero alla mia Cittadina e [proprio come in questo momento che sto scrivendo], pur a cinquant’anni suonati, continuano a luccicarmi gli occhi pensando alla sorte che Le hanno fatto fare.
Ma chi, poi? Soggetti di basso profilo, senza scrupoli o moralità alcuna, abili unicamente a perseguire il proprio profitto o quello del proprio partito.
Il PD, appunto, quello che sta cercando di schiacciarmi e costringermi alla resa.
E solo perché, da persona umile ma onesta e impegnata, ho deciso di spendermi per il bene della mia Cittadina e combattere la politica che se ne è servita per i suoi sporchi giochi di soldi e potere.
Purtroppo per gli esponenti locali di quella sorta di partito, ho superato battaglie più dure, una delle quali – recentemente ricordata dal Sindaco Giuntini nel corso di una conferenza stampa per screditare la mia persona e il mio impegno – mi ha fortificato quanto non possono neppure immaginare.
La loro crudeltà, quella messa in campo a suon di denunce, ricatti e menzogne, ubbidendo agli ordini in cambio di un tornaconto, si ritorcerà contro di loro. Ne sono certo.
Qualcosa accadrà che li farà pentire di quanto eseguito unicamente per il proprio profitto. Anche in danno della nostra Cittadina, anche in danno degli interessi pubblici, anche nella piena consapevolezza di delinquere.
Non sarà facile vincermi. Riusciranno a farlo solamente continuando ad usare armi improprie e metodi illeciti, a mentire, a farsi scudo l’uno dell’altro, a tacere le proprie “porcate” e quelle fatte da loro partito, a fare ostruzionismo e a servirsi di un potere fasullo come quello che hanno estorto alla nostra stupenda Cittadina.
Il mio sogno è ridare a Massa ciò che merita e restituirla ai Massetani che Le vogliono bene.
Chi non ha la nostra Storia e la nostra Arte se le inventa; noi che abbiamo avuto l’onore di vedercele consegnare dai nostri avi ce le siamo fatte portar via dalla politica di partito che le ha sfruttate perseguendo il suo squallido interesse.
Nulla al mondo potrà privarmi dei miei ideali di Libertà e Giustizia. Niente potrà impedirmi di perseguirli. Nessuno riuscirà a modificare quello che sono.
Con me hanno perso dall’inizio. E con loro il PD.
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Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, facendo sfoggio delle sue – ormai universalmente riconosciute – meschinità e ipocrisia, il Sindaco Giuntini è tornato a cavalcare un cavallino ormai stanco e deperito.
Non potendo replicare nel merito alle 20 CENSURE promosse da Massa Comune sul caso EX-AGRARIA, infatti, egli ha rispolverato una delle più eclatanti MENZOGNE del suo vastissimo repertorio.
E’ tornato a sostenere che la colpa dei pochi investimenti edilizi che interessano il nostro territorio sia della Lista Civica MASSA COMUNE perché controlla attentamente le procedure e pretende che si muova nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti…!
Ma Vi rendere conto: un Sindaco che si lamenta perché qualcuno – in questo caso noi – si impegna affinché tutto sia fatto in modo regolare, senza favoritismi e senza ostruzionismo!
NON SARA’ MICA, PER CONTRO, CHE GLI INVESTITORI SIANO FUGGITI E FUGGANO DA MASSA PERCHE’ – SOLO PER LAVORARE – DEBBONO PRIMA “PASSARE DI COMUNE” PER ADDIVENIRE A PATTI CON QUALCUNO, MAGARI “DIMENTICANDO” SULLA SUA SCRIVANIA UNA QUALCHE BUSTA BIANCA CONTENENTE CIO’ CHE “SERVE” PERCHE’ UN PROGETTO SIA APPROVATO PRIMA DI ALTRI, ANCHE SE NON E’ FORMALMENTE CORRETTO E ANCHE SE – ADDIRITTURA – PUO’ PROCURARE UN DANNO AGLI INTERESSI PUBBLICI E ALLA NOSTRA CITTADINA?
NON SARA’ MICA CHE GLI INVESTITORI – COMPLICE LA CRISI – NON POSSANO PIU’ PERMETTERSI DI “PROCURARSI” GLI STESSI COSTOSI PRIVILEGI E FAVORITISMI DI UN TEMPO ALLA MEDESIMA BOTTEGA SULLA CUI INSEGNA SI LEGGE ANCORA PCI-PDS-DS-PD?
Non sarà mica questa la ragione per cui – almeno negli ultimi 30 anni – sono state autorizzate talune opere INUTILI E COSTOSE piuttosto che altre ben più IMPORTANTI E DI VANTAGGIO PER TUTTI?
Non sarà mica questa la ragione per cui – almeno negli ultimi 30 anni – siano state sempre le STESSE DITTE, siano stati sempre gli STESSI PROFESSIONISTI e siano stati sempre gli STESSI FORNITORI DI MATERIALI E SERVIZI a spartirsi la grande torta dell’edilizia e dell’urbanistica locali?
La ragione di tutto questo non sarà mica il fatto che tutti questi soggetti sono sempre stati disposti a “contraccambiare” i favori ricevuti LASCIANDO QUELLA FAMOSA BUSTA BIANCA nelle mani di qualche NOME & COGNOME o nelle casse del solito LURIDO e SQUALLIDO Partito Politico, i cui principali esponenti si sono serviti della nostra Cittadina perseguendo unicamente il proprio profitto, quand’anche in danno degli interessi collettivi?
S’io fossi il Sindaco Giuntini, smetterei di bluffare continuamente cercando di screditare l’operato dell’avversario politico ed ingannando vilmente i propri Concittadini (coloro che sarebbe chiamato a rappresentare e a tutelare)…
E, più che per altri motivi – a lui sconosciuti – lo farei riflettendo sul fatto che Massa Comune, componendosi di persone libere e coraggiose che non rincorrono nessun interesse proprio e non devono rendere conto a nessuno, prima o poi MI FARA’ IL CULO ROSSO COME UN BILLO…
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di gabriele galeotti
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Premetto che quanto di seguito è espressione del mio personale pensiero. In Massa Comune, infatti, ci uniscono la volontà di contribuire al bene della nostra Cittadina, il costante perseguimento di Libertà e Giustizia, la Solidarietà e – soprattutto – l’avversione nei confronti della “politica di partito” (quella che punta unicamente al proprio profitto, quand’anche in danno degli interessi collettivi). Non ci unisce – né mai dovrà farlo – un’ideologia politica e, seppure si abbiano pressoché sempre vedute simili, ciascuno di noi muove unicamente nel più assoluto rispetto della propria Libertà intellettuale.
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Il 21 Gennaio 2015, nel corso di una Conferenza stampa [da lui stesso convocata per muovere al preciso fine di cui appresso], il Sindaco Giuntini si è affidato alla più vile delle bassezze cui un uomo possa ricorrere per interesse proprio e di parte.
Per denigrare la mia persona e screditare il mio impegno politico [assai scomodo per il suo partito], non ha esitato ad alludere chiaramente a mie pregresse – e particolarmente rilevanti – vicissitudini di carattere sanitario.
Lui, il Sig. Marcello Giuntini, il “Primo Cittadino” che si spaccia pure per cattolico…
Poteva dirmi qualsiasi altra cosa ed offendermi in ogni altro modo, personalmente e professionalmente; ma non doveva osare tirare in ballo i miei problemi di salute che (seppure oggi superati) sono stati fonte di una sofferenza indicibile per me, la mia famiglia e le tantissime persone che mi vogliono bene.
Non doveva farlo: solo una persona al suo pari poteva giungere a tanto.
Provate – per un attimo – a mettervi nei miei panni, pensando al dolore che consegue a certe sventure…
L’ho querelato e la mia istanza è passata (stranamente, forse perché prendesse la strada “opportuna”) dal Tribunale di Grosseto a quello di Firenze: qui il GIP ha ritenuto fondate le mie ragioni e rispedito il fascicolo al mittente affinché si proceda contro il Sig. Giuntini per DIFFAMAZIONE AGGRAVATA ai miei danni.
Da quel giorno, seppure costui – talvolta, con quel sorrisetto di cui diffidare – abbia pure il coraggio di comportarsi come se niente fosse stato, io non gli rivolgo più parola se non in sede istituzionale, dandogli e pretendendo del lei.
Siamo due persone diverse, io e lui: ringraziando il Signore, profondamente diverse.
Se non nelle vesti di Consigliere Comunale, non voglio più averci a nulla che fare: per quanto mi riguarda, esiste solo perché, purtroppo, è chiamato – immeritatamente – a reggere le sorti della nostra Cittadina.
La pochezza, la meschinità, la falsità e l’ipocrisia che tutti, ormai, gli riconoscono (anche all’interno del suo stesso partito) lo rendono – ai miei occhi – persona deplorevole e degna di commiserazione.
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Renzi ha detto che se vincesse il NO si tornerebbe indietro di trent’anni.
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Splendido… perché nell’ormai lontano 1986:
– avevamo la lira
– giravano le ALFA 75 e le FIAT Ritmo
– non esistevano i contratti co.co.co. né quelli a progetto
– il jobact era ancora tra le mele dei comunisti
– i lavoratori autonomi erano felici di lavorare il triplo degli altri
– i lavoratori autonomi guadagnavano [giustamente] il doppio degli altri
– i voucher si pensava fossero medicine
– si andava in pensione ad una età decorosa
– c’era l’articolo 18 e i lavoratori avevano le tutele che spettavano loro
– non c’era Amici di Maria De Filippi
– c’erano un sacco di cose belle, semplici e povere, ma belle…
– la benzina costava 1.258 lire (ovvero 65 centesimi di euro al litro)
– non c’erano i SUV né le macchinine con la targa
– c’erano i concorsi pubblici e si poteva sperare di trovare un lavoro
– servivano già le raccomandazioni, ma molto meno di oggi
– la Buona Scuola era davvero buona
– la RAI mandava in onda film in prima visione e non c’erano le pubblicità
– si beveva tranquillamente l’acqua del rubinetto
– negli Ospedali c’erano sempre i Medici e gli Infermieri
– nella sanità pubblica non c’erano i ticket
– la Regione Toscana legiferava poco o niente
– i ladri erano molti di meno e quelli che circolavano erano più “onesti”
– non erano ancora morte alcune persone importanti
– Pino Daniele cantava “Yes i know my way”
– le parti politiche erano ben definite
– Destra e Sinistra erano due cose diverse
– Comunisti e Massoni erano due cose diverse
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E poi ancora:
– il SANI era solamente un giubbone (con affetto per Prata e i Pratigiani)
– l’oggi PD riusciva anche a non rubare tutto tutto
– la BAI non si era ancora laureata [plurifuoricorso] in… filosofia
– il GIUNTINI si interessava solo di vino e castagne
– la TOMMI aveva appena imparato a fare i suoi famosi tortelli col marciapiede
– il FEDELI era un felicissimo stradino della Provincia
– lo ZAGO non camminava impettito come fosse il Padreterno
– il NODI faceva ancora il suo lavoro senza discriminare le persone
– lo ZAZZERI (Flavio, quello furbo) faceva la prima elementare
– la BOLOGNINI aveva 5 anni e andava all’asilo (Montecarlo era un sogno)
– al MICHELINI il Signore non aveva ancora detto di fare il “bioassessore”
– Assuntina MESSINA era sempre a Barletta
– i conti del Comune tornavano abbastanza
– il Consigliere del PD Guazzini ancora non parlava in Consiglio
– il Consigliere del PD Salvadori ancora non dormiva in Consiglio
– Massa era pulita perché ci pensava il Comune e non SEI TOSCANA
– l’acquedotto funzionava perché ci pensava il Comune e non il FIORA
– non c’erano il FAR MAREMMA e l’AMATUR
– Alessandro GIULIANI aveva 15 anni e non era ancora Ragioniere
– i Vigili erano Vigili e non Polizia Locale
– il Segretario Comunale non era RUBOLINO né il suo sax
– in Comune c’era ancora qualcuno senza tessera
– veniva ancora fatto qualche concorso regolare
– a Massa si stava d’incanto e la gente si voleva bene
– per strada le persone non giravano col coltello tra i denti
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Qualcuno ha ancora qualche dubbio su cosa votare al Referendum del 4 Dicembre???
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Nell’antica Massa, un pifferaio aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne qualcuno a trovare il grand’uomo e gli disse:
“Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?”
“Un momento“, rispose il pifferaio, “Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.”
“I tre setacci?”
“Sì“, continuò il suonatore.
“Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Io lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è VERO?”
“No… ne ho solo sentito parlare.”
“Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di BUONO?”
“Ah no, al contrario!”
“Dunque“ – continuò il pifferaio – “vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. È UTILE che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?”
“No, davvero…”
“Allora“ – concluse il musicista – “se ciò che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile, io preferisco non saperlo; e consiglio a te di dimenticarlo“.
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Il Comune di Massa Marittima, qualche mese fa, attingendo alla casse dove sono riposti i NOSTRI soldi, HA DISTRIBUITO ai propri Dirigenti oltre 65.000 euro.
Ciò riconoscendo loro di “aver raggiunto gli obiettivi”.
Peccato che nessuno – in precedenza – si fosse preoccupato di fissare quali fossero questi obiettivi…
I Signori in questione sono: Francesco RAPEZZI, Angela MONTICINI, Assuntina MESSINA, Sabrina MARTINOZZI, Roberta PIERACCIOLI, Antonio GUERRINI.
Tenete conto che a Massa – con 8.000 abitanti – i Dirigenti sono 6 e che a Follonica – con 24.000 abitanti (ovvero il triplo) – i Dirigenti sono 5.
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Quest’oggi, 15 Settembre 2016, presso il Tribunale di Grosseto, si terrà la Camera di Consiglio nel merito del Procedimento Penale 13/4968 inerente il caso EX-AGRARIA.
Il GIP, Dott.ssa Valeria Montesarchio, dovrà decidere se rinviare a giudizio la Sig.ra Lidia BAI, la Sig.ra Assuntina MESSINA, il Sig. Giovanni RUBOLINO e il Sig. Michele MORI per aver mosso in danno dello scrivente per CALUNNIA IN CONCORSO TRA LORO.
Trattasi di questione di estrema gravità
Stranamente – ma non troppo – la mia querela al riguardo del 12.11.2013 era stata proposta per l’archiviazione dal PM Dott. Salvatore Ferraro.
Ma, a seguito della mia opposizione e delle ulteriori motivazioni a conforto addotte in data 09.02.2015, il GIP ha correttamente ritenuto di procedere con ulteriori indagini e verifiche.
Circa la questione dell’edificazione – ancora in corso – dell’AREA EX-AGRARIA, infatti, il 23 Novembre 2011, di concerto tra loro e ben tutelati dall’Ente, la Sig.ra Lidia BAI (Sindaco), la Sig.ra Assuntina MESSINA (Responsabile del Settore 3 Urbanistica), il Sig. Giovanni RUBOLINO (Segretario comunale) ed il Sig. Michele MORI (Istruttore tecnico), avevano sporto formale denuncia-querela nei miei confronti [oltreché del Geom. Massimo GRISANTI, consulente tecnico del Movimento Civico “Massa Comune” e tra i maggiori esperti di Diritto Urbanistico d’Italia] per aver “semplicemente” esposto i fatti e ritenendosi loro stessi calunniati, diffamati e – addirittura – minacciati.
Cioė senza farsi scrupolo alcuno e INCOLPANDOMI DI PIU’ REATI DI FRONTE ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PUR SAPENDOMI INNOCENTE.
Ovvero macchiandosi di CALUNNIA, con l’aggravante del CONCORSO TRA LORO.
GLI STESSI, INFATTI, ERANO PERFETTAMENTE A CONOSCENZA CHE LA “CONVENZIONE URBANISTICA” RELATIVA AL PIANO DI RECUPERO EDILIZIO DELL’EX-AGRARIA NON ERA STATA STIPULATA E CHE, QUINDI, OGNI MIA ASSERZIONE DI ILLEGITTIMITÀ ERA DA RITENERSI VERITIERA.
I Sigg. BAI, MESSINA, RUBOLINO e MORI erano ben a CONOSCENZA della questione perché il Comune di Massa Marittima, proprio per mano del Responsabile dell’Ufficio Urbanistica, arch. Assuntina Maria MESSINA, aveva provveduto a STIPULARE TARDIVAMENTE LA “CONVENZIONE URBANISTICA” solo l’08 Febbraio 2011, circa un anno e mezzo dopo il rilascio del titolo edilizio abilitativo!!!
Il Permesso di Costruire, quindi, ERA DA RITENERE NULLO perché, sia in base alla Legge nazionale che alle norme di attuazione del Regolamento Urbanistico (vedi articolo 6), la stipula della convenzione è condizione necessaria e imprescindibile per il rilascio dello stesso.
Di conseguenza alla coraggiosa [e disperata] querela “politica” sporta contro di me dai Sigg. BAI, MESSINA, RUBOLINO e MORI, il mio nome (insieme a quello dell’Amico e Collega Geom. Massimo Grisanti) è andato ad aggiungersi (meglio sarebbe dire “mischiarsi” incomprensibilmente) a quello di coloro che già erano indagati PER GRAVI REATI EDILIZI nel merito della questione EX-AGRARIA di cui al Procedimento Penale 11/4351.
Successivamente, in data 09.07.2012 – di nuovo incomprensibilmente – il Procedimento di cui sopra è stato NON SOLO PROPOSTO PER L’ARCHIVIAZIONE MA, ADDIRITTURA, ARCHIVIATO CON UNA FRETTA FUORI DAL NORMALE,
Si veda, a questo riguardo, l’esposto-denuncia presentato dal Geom. Massimo GRISANTI in data 22.02.2013 dal quale si evince come l’archiviazione del Procedimento Penale n.11/4351 sia avvenuta di conseguenza alle FALSE ASSERZIONI del CTU – Ing. Gianfranco Savelli – rilasciate attraverso Perizia Tecnica Giurata!!!
Ovvero è stata archiviata sia la posizione dei sette indagati per ABUSO EDILIZIO che quella dello scrivente e del Geom. Massimo Grisanti per diffamazione e calunnia.
CIO’ EQUIVALE AL PUNIRE O AL NON PUNIRE – ALLO STESSO TEMPO – IL LADRO E IL DERUBATO, CHI HA MENTITO E CHI HA DETTO IL VERO, IL VIOLENTATORE E IL VIOLENTATO.
Essendo contrapposte, infatti, solo una delle due posizioni doveva essere ritenuta foriera di verità!!!
RICONOSCENDO L’ABUSO EDILIZIO, I SETTE DOVEVANO ESSERE RINVIATI A GIUDIZIO E ARCHIVIATA LA POSIZIONE MIA E DEL GEOM. GRISANTI; VICEVERSA, IO E IL GEOM. GRISANTI DOVEVAMO ESSERE RINVIATI A GIUDIZIO PER DIFFAMAZIONE E/O CALUNNIA.
ENTRAMBE LE TESI, INSIEME, PROPRIO NON POTEVANO E NON DOVEVANO ESSERE SOSTENUTE!!!
Con la loro denuncia-querela, i Sigg. BAI, MESSINA, RUBOLINO e MORI, mi hanno incolpato DENUNCIANDOMI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PUR SAPENDO DI MENTIRE.
TUTTI COSTORO, INFATTI, ERANO A CONOSCENZA DELLA VERIDICITA’ DELLE MIE ASSERZIONI POICHE’ SAPEVANO – UNA PER TUTTE – CHE LA “CONVENZIONE URBANISTICA” RELATIVA AL PIANO DI RECUPERO EDILIZIO DELL’EX-AGRARIA NON ERA MAI STATA STIPULATA E CHE, QUINDI, IL PERMESSO DI COSTRUIRE ERA STATO RILASCIATO IN MODO INCONFUTABILMENTE ILLEGITTIMO.
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di gabriele galeotti
Lei – Sig. Sindaco – vive in una dimensione tragica [cit. DiBa].
Non sa più come fare a nascondere la Sua incapacità e la Sua viltà, la Sua ipocrisia e la Sua arroganza.
Ovvero il niente in cui tutti – ormai – La riconoscono.
Non sa più come contrastare un’opposizione che La sta sovrastando – Lei come il Suo Partito – in tutto.
E solo coi pochi mezzi di cui può disporre: la competenza, l’onestà, il coraggio.
Contro di essa e contro qualcuno in particolare, invece, Lei usa le Sue solite tre lance spuntate.
Tutte armi illegittime: la menzogna, la denigrazione e l’ostruzionismo.
Mai una Sua vittoria nel merito: solo giochi sporchi, sempre e comunque fondati sul potere fasullo di cui dispone, consegnatoLe da coloro che spartiscono il bottino col Lei e i Suoi Compagni di merende.
Lei – Sig. Sindaco – è il degno successore di chi l’ha preceduta e di chi era al suo posto prima di quest’ultima, ora (alla faccia nostra e della nostra Cittadina) col culo su una poltrona ben più comoda delle nostre.
A Lei l’onòre di ubbidire ad un Partito che ha segnato le sorti di noi tutti, perseguendo unicamente il proprio profitto, quand’anche a discapito dell’interesse collettivo e in danno di Libertà e Giustizia.
A me e a noi, invece, l’ònere di combattere il malaffare, l’ipocrisia e la miseria intellettuale che La contraddistinguono e di impedirLe di far male ulteriormente – ancora più di quanto abbia già subìto – alla nostra stupenda Cittadina.
SFIDA ACCETTATA.
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Tratto da “La Torre Massetana” del 31.08.2016
Ringrazio la Redazione
GLI OTTANT’ANNI DI GIULIANO GALEOTTI
Il 18 Agosto di quest’anno, mio padre [ovvero il mi’ babbo] ha compiuto 80 anni.
Ne aveva 28 quando sono nato io, oltre la metà dei quali passati a lavorare.
Abile meccanico di moto fin circa a quell’età, col crescere delle esigenze familiari, decise coraggiosamente di aprirsi al commercio e, con grande sacrificio, riuscì ad acquistare i fondi che oggi ospitano il suo negozio.
Fin da subito, Giuliano ha saputo guadagnarsi la stima e l’affetto della gente perché mai – dico mai – si è approfittato di qualcuno o di qualcosa.
Col tempo, ha trasformato il suo negozio in argenteria, poi in oreficeria e poi ancora in orologeria.
Approfittando delle sue innate capacità di artigiano – pur con grande impegno – ha saputo reinventarsi in orafo provetto, capace di fare anche quello che per altri è impossibile.
Credo che siano veramente pochi coloro che non abbiano apprezzato il suo modo di lavorare, semplice e corretto all’inverosimile.
Il commercio, per lui, non è mai stato qualcosa di diverso dal fornire un servizio con serietà, professionalità e quel senso civico ormai pressoché scomparso.
E’ osservando lavorare le sue mani d’oro che ho capito come una stessa cosa si possa fare in tanti modi diversi ed è guardando il risultato del suo lavoro che ho iniziato ad apprezzare e perseguire la qualità nelle cose, piccole o grandi che siano.
Umile come solo le persone “vere” sanno essere, mi ha insegnato a considerare il denaro uno strumento per vivere e non un obiettivo.
Per lui, infatti, non è stato facile far crescere un’azienda e dare alla moglie e ai figli quel minimo di serenità economica grazie alla quale, pur tra difficoltà apparentemente insormontabili, sia io che mio fratello abbiamo potuto studiare e laurearci, permettendoci un lusso che non a tutti era concesso.
Il suo amore per Massa e la sua gente vive in lui così come, mi auguro, viva sempre in me.
Le sue passioni – dai minerali alla balestra, dalle moto alle monete, dalla storia alla natura – lo hanno accompagnato in un percorso intriso di lealtà e sincerità.
Più di ogni altra cosa, però, Giuliano mi ha trasmesso l’amore per il più nobile sentimento che possa animare un uomo: l’Onestà.
Con gli occhi lucidi, lo ringrazio pur sapendo che non ambisce a questo, ma solo acché i suoi cari marcino sulla strada giusta, quella che ci ha indicato con fermezza: una strada rettilinea, ma non troppo, certamente sgombra di compromessi e ipocrisia.
Tra le mille difficoltà di una famiglia normale, ci ha dato tutto quanto era nelle sue possibilità: noi, forse, pur senza volerlo, non lo abbiamo ripagato per come avrebbe meritato.
Lo ricordo sofferente di fronte alla malattia contro la quale ho combattuto alla fine del 2007 e negli anni successivi: poche parole ma costanti manifestazioni di “dignitoso affetto” che – ne sono certo – hanno contribuito alla mia guarigione.
E lo vedo ancora soffrire per la battaglia contro il malaffare della politica che ho intrapreso – in nome di Libertà e Giustizia – fondando il Movimento Civico “Massa Comune”.
Forse neppure lui mi faceva tanto “coraggioso” e, forse, tutto avrebbe voluto meno che mi esponessi come ho fatto; sono certo però che, tra un mugugno e l’altro, sia fiero del mio impegno e, sotto sotto, tifi per me…
Sa bene, infatti, chi è suo figlio, quali principi abbia nel cuore e quanto affetto lo leghi alla sua Cittadina.
La vita, talvolta non ti fa essere quello che vorresti ma tutti noi, quando è il momento, sappiamo comprendere – e apprezzare – anche questo ennesimo paradosso.
Io sono niente e tale mi sento; ma se qualcuno mi avrà apprezzato o mi apprezzerà come uomo e come architetto, avrà apprezzato anche lui.
Lo abbraccio.
gabriele galeotti
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Questa è una foto del Dott. Giovanni RUBOLINO, Segretario Comunale di Massa Marittima, spalla destra del Sindaco GIUNTINI nella gestione della nostra [povera] Cittadina.
La sua compagna l’ha pubblicata – orgogliosamente – sul proprio profilo FabceBook (ed è quindi liberamente utilizzabile).
Il Segretario Comunale rappresenta lo STATO in seno all’Ente Locale ed è il GARANTE DELLA LEGALITÀ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA DI QUESTO; nel nostro caso, tra l’altro, è profumatamente retribuito con circa 4.000 euro nette al mese...
Orbene: posto che ciascuno possa vivere la propria vita come meglio crede – pur sempre nel rispetto dei diritti altrui e di ogni Legge vigente – credo che un SEGRETARIO COMUNALE debba fare a meno di pubblicare foto di questo genere, seppure su quel “becero mercato” che è diventato FaceBook.
Se non altro, per non turbare l’equilibrio psico-fisico di chi dovesse sventuratamente imbattersi in esse…
Si tratta solo di una foto – certo, come no – e non c’è nulla di male nello scherzare e nel divertirsi.
Tuttavia ci sono delle FIGURE che, a mio avviso, non dovrebbero permettersi tali libertà, seppure oltre l’orario di “lavoro”…
Sarò all’antica, ma continuo a credere (chissà per quanto ancora…) nelle Istituzioni e nei loro rappresentanti…
Cosa aspettarsi da personaggi così?
Costui dovrebbe rappresentare lo Stato e garantire il rispetto della Legge?
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