Archivi per la categoria ‘Mura Massetane’
Per i nostri cari Amministratori – Lidia BAI in testa – il recupero delle MURA MASSETANE (ammesso che di recupero si possa parlare) non meritava neppure l’uso di materiali VERI come, ad esempio, la ben più nobile (e nostrana) pietra serena… in luogo di un conglomerato cementizio fasullo…
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Egregio Ministro Franceschini,
nell’unico e superiore interesse del nostro Patrimonio Architettonico, Le segnalo quanto ritengo una vera e propria aberrazione, oltreché un insulto alla Storia della mia Cittadina.
A Massa Marittima (GR) è in corso un intervento di “riqualificazione” urbana che prevede la realizzazione di UN VARCO FASULLO nelle Mura Medievali.
Si, hanno eseguito uno strappo nella cortina muraria per poi inserirvi quello che la gente già chiama “metal-detector arrugginito”.
Ciò nascondendosi vilmente dietro il fatto che [pare] esistesse una piccola breccia utilizzata dai partigiani per lasciare l’abitato durante la Resistenza.
L’intero progetto, peraltro, induce più di una perplessità.
Ai miei occhi di Architetto, esperto di restauro e studioso di Storia tardomedievale, le Mura dovevano essere ricucite e non certo ulteriormente offese nella loro dignità.
La Soprintendenza di Siena, distrattamente, forse esaminando il progetto con inescusabile superficialità, non ha avuto nulla da obiettare!!!
Sono a disposizione del Suo Ministero per ogni eventuale necessità.
Chiedo un Suo cortese intervento.
Con ossequio.
Arch. Gabriele Galeotti
58024 Massa Marittima (GR)
Consigliere Comunale “Lista Civica Massa Comune”
Massa Marittima 17.11.2015
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI
DIREZIONE GENERALE BELLE ARTI E PAESAGGIO
c.a. Dott. Mauro Andreani
Mi è d’obbligo informare che,
sebbene il Direttore Generale si affretti a definirla «esaustiva e corredata di adeguata documentazione fotografica»,
la relazione trasmessaVi dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Province di Siena, Arezzo e Grosseto – prot.19849 del 23.10.2015 – al riguardo di quanto segnalato dal sottoscritto è palesemente OMISSIVA e FUORVIANTE.
Contiene, altresì, affermazioni che NON rispondono al vero.
Si vogliano assumere i provvedimenti conseguenti e promuovere le doverose iniziative di verifica.
Resto in attesa di comunicazioni al riguardo.
Cordiali saluti.
Dott. Arch. Gabriele Galeotti
Palazzo Petrocchi – Via della Libertà 63
58024 Massa Marittima (GR)
tel. 335 485680
Nel corso della presentazione dei reperti rinvenuti durante gli scavi di Via Maremma, l’assessore Giovannetti ha illustrato il progetto di recupero delle Mura Medievali e ha chiarito la posizione dell’Amministrazione circa la questione dell’apertura ripristinata sulle stesse.
Ha detto che non è stato aperto un varco nella cinta muraria medievale, ma in un tratto in cui era stato ricostruito un muro posticcio dopo la seconda guerra mondiale per richiudere un passaggio creato precedentemente e per garantire, tra l’altro, una via di fuga in caso di bombardamenti.
Ecco: l’assessore Giovannetti è un GRAN BUGIARDO, le cui affermazioni sono facilmente smentite dalle foto a mia disposizione.
Perché, per contro, benché più volte sollecitato, lui non ha mai fatto vedere nessun documento a conforto della sua tesi?
Si trova a difendere una questione indifendibile e non si preoccupa affatto di mentire alla Collettività.
E da quando in qua si “intende” di architettura tardomedievale?
Si sa bene: il partito gli consente di essere pagato (coi soldi pubblici) e a lui, per quanto, basta questo.
E’ un atteggiamento letteralmente vergognoso.
Documenti alla mano, lo invito a confrontarsi pubblicamente con me sulla questione.
Questo manufatto si trova in prossimità del FALSO VARCO realizzato nelle Mura Medievali per consentire il camminamento che, da via Massetana (la Strada Nuova), condurrà in Borgo.
Tale FALSO VARCO sarà impreziosito da quello che, ormai, tutti chiamano “metal detector”, lo scatolone in ferro arrugginito che fa bella mostra di sé laddove le Mura sono state VIOLATE.
Ma dove condurrà tale camminamento?
Passando attraverso quella gabbia metallica, non poteva che condurre di fronte all’officina di un fabbro…
Tornando al manufatto nella foto (classico esempio di superfetazione edilizia): pare che NON VENGA DEMOLITO…
La Soprintendenza ha consentito di OFFENDERE le Mura Medievali ma NON HA RITENUTO di promuovere la rimozione di tale struttura…
E il Comune?
LA NAZIONE
Lavori alla cinta muraria
Spuntano reperti medievali
INASPETTATO e in un certo senso sorprendente ritrovamento archeologico venuto alla luce a Massa Marittima durante i lavori di riqualificazione della cinta muraria di epoca medievale che si affaccia su via Massetana. Ossa di animali, fra cui uno perfettamente integro appartenente ad un cervo e ancora più rilevanti resti di strutture abitative risalenti al 12°secolo, epoca ipotizzata dagli archeologi della Soprintendenza subito intervenuti su richiesta del Comune in qualità di committente dei lavori. Particolare importante quest’ultimo che rende ancora di più interessante il livello della scoperta quello di confermare la tesi da tempo sostenuta fra l’altro dallo stesso assessore alla cultura del Comune Marco Paperini in uno dei suoi scritti in cui da studioso e storico dell’arte analizzava quelli che furono gli aspetti fondamentali dello sviluppo culturale massetano. Il ritrovamento di resti di abitazioni confermerebbe infatti l’ipotesi secondo la quale Massa Marittima a cavallo fra il dodicesimo e tredicesimo secolo si sarebbe sviluppata da subito verso la piazza precedendo quello registrato successivamente nella parte alta di Cittanuova laddove nel Castello di Monteregio c’era la residenza del castellano fin dalla conquista di Massa da parte di Siena avvenuta nel 1335. Prima di quell’anno fin da circa il Mille fu residenza del Vescovo feudatario che lo trovò già castello feudale probabilmente della famiglia degli Aldobrandeschi, a loro provenuto da qualche re o imperatore, come fa supporre il nome di Monteregio. A questo punto è plausibile ritenere che altri reperti in aggiunta a quelli rinvenuti casualmente potrebbero venire alla luce sempre che si riesca a trovare i necessari finanziamenti per proseguire negli scavi lungo il percorso della stessa cinta muraria già interessata da un intervento di riqualificazione sulla base di quanto a suo tempo emerso da quel Concorso di Idee indetto dal Comune e vinto da uno studio tecnico milanese. Un concorso di idee su scala nazionale per raccogliere e mettere a confronto proposte tecniche, economiche e culturali finalizzate a valorizzare e riqualificare le proprie mura civiche e le aree circostanti. Inizialmente è stato preso in esame il tratto di mura compreso fra Porta al Salnitro e Porta alla Spina nella parte prospiciente la via Massetana fino alla sede del Consorzio Agrario Provinciale.
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