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Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto
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2013-09-01
PANORAMA POLITICO
«Quanti soldi buttati per la Camilletta»
DOPO le polemiche sollevate dalla provocazione del cartello «cercasi branco di pecore» affisso alla rete del campo della Camilletta, è ora il gruppo Massa Comune rappresentato da Francesco Mazzei, Federico Montomoli e Gennaro Orizzonte a sparare a zero nei confronti dell’amministrazione sulle discutibili condizioni di manutenzione del campo di calcio della Camilletta, da anni in stato di abbandono ed in grado di costituire un potenziale pericolo, in caso di incendio, per le numerose abitazioni circostanti. L’impianto sportivo, nato alla fine degli anni Ottanta e finanziato allora con due mutui per un importo di circa un miliardo e mezzo di lire, puntualizza il maggior gruppo di opposizione, «è sempre stato scarsamente utilizzato per le carenze progettuali, ed i diversi sindaci e assessori allo sport che si sono succeduti non sono mai riusciti a venire a capo di questa grave situazione, fonte di un gravissimo sperpero di denaro pubblico. Eppure — affermano Mazzei, Montomoli e Orizzonte — secondo l’ex vice sindaco ed assessore allo sport Sergio Martini, ora presidente del Consiglio Provinciale, i lavori di manutenzione del 2008, per un importo di 30mila euro, finanziati stornando fondi dalle altre associazioni sportive, avrebbero dovuto garantire la praticabilità del campo, sulla base di indirizzi definiti dai competenti uffici comunali, presieduti dall’architetto Sabrina Martinozzi». Una decisione sbagliata, sentenzia Massa Comune, «alla quale si opposero soltanto i consiglieri Ovi e Cappelloni, che richiamarono il sindaco e la maggioranza ad abbandonare il progetto, ricercando casomai le risorse pubbliche e private necessarie per la realizzazione del terreno di gioco in manto sintetico, già approvato dal Comune nel 2003, il cui importo era nel frattempo lievitato da 334mila a 370mila euro e che oggi sarebbe ancora più elevato. Risorse che sarebbero state sicuramente nella disponibilità dell’amministrazione comunale».
MASSA MARITTIMA – “Cercasi branco di pecore”, così recita a Massa Marittima la scritta affissa su un cartello alla rete di recinzione di quello che dovrebbe essere il campo di calcio della Camilletta. A prima vista sembrava nulla di più che il solito scherzo compiuto nottetempo da qualche bontempone, poi però strada facendo è emerso il significato vero e proprio della rinnovata protesta per le condizioni fatiscenti a dir poco in cui si trova il rettangolo di gioco della Camilletta che, almeno nelle previsioni, avrebbe dovuto essere la sede degli allenamenti settimanali delle squadre giovanili appartenenti alla locale società di calcio.
Mai però come stavolta il condizionale è d’obbligo dal momento che da tre anni a questa parte il campo è inutilizzato a causa delle gravi carenze strutturali emerse fin dalla sua inaugurazione e mai risolte neppure ricorrendo a costosi interventi che ne hanno fatto lievitare il costo di manutenzione. A partire dal progetto subito raddoppiato rispetto a quello previsto salito ad un paio di milioni di vecchie lire per arrivare poi all’ultima spesa in ordine di tempo fatta per risolvere il problema dello stagnamento di acqua costata anni addietro ben trentamila euro senza il minimo risultato.
Adesso addirittura è pieno di cespugli, di erbacce, di rami cresciuti spontaneamente, al punto da costituire un pessimo colpo d’occhio oltre ad un concreto motivo di pericolo per le abitazioni circostanti qualora dovesse scoppiare un incendio.
L’unica soluzione è allora dunque quella di mandarci un gregge di pecore a pascolare con la speranza che riescano a sopperire alla mancanza di interventi che né il Comune, né l’ex Comunità Montana ora Unione Comuni montana Colline Metallifere, né la società di calcio intendono realizzare. Allora ben vengano le pecore a pascolare e a ripulire.
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