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Proposta di interrogazione del Coordinamento  

NO INCENERITORE  

per tutti i Consigli Comunali della Provincia

 

Al Sindaco e alla Giunta Comunale

Considerato che la Soc. Scarlino Energia è in gravi difficoltà finanziarie e in condizioni di insolvenza nei confronti dei creditori per una somma superiore ai sessanta milioni di euro, a seguito di ripetuti bilanci di esercizio negativi, tant’è che diversi mesi fa, per evitare il fallimento, la Soc. Scarlino Energia ha avviato le procedure di Concordato Preventivo presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Grosseto, al fine di tentare un risanamento;

verificato che il suddetto risanamento dovrebbe avvenire secondo un piano e modalità ancora ignote, i cui termini di presentazione in Tribunale sono, tra l’altro, già inutilmente scaduti;

viste le considerazioni tecniche, sottoscritte dall’ing. E. Annino, ex Dirigente apicale della Soc. Ansaldo Impianti, con esperienze uniche in Italia nella progettazione, realizzazione e gestione di impianti termoelettrici, il quale sostiene che l’inceneritore di Scarlino non ha le caratteristiche tecniche per poter essere economicamente valido, oltre che disporre di tutti gli impianti previsti dalle norme;

considerato che il suddetto ing. E. Annino ritiene che lo stato di Concordato Preventivo della Scarlino Energia deriva dal fatto che l’inceneritore nel 2013-2014 ha “smaltito solo il 25% dei rifiuti, che nominalmente dovrebbe smaltire, ed inoltre ha convertito in energia elettrica trasmessa in rete solo il 6% dell’energia termica producibile nominalmente…”, dimostrando una radicale differenza tra le potenzialità economiche astratte e quelle reali di tale impianto;

visto che in sede di Inchiesta Pubblica del procedimento di VIA, recentemente conclusa, l’avv. R. Fazzi ha dimostrato, senza essere smentito, che l’inceneritore di Scarlino ha fatto registrare ben 135 fermate tecniche nel periodo che va dal 1.1.2013 al 30.5.2014;

vista la nota del Presidente del Consiglio Direttivo dell’ATO Rifiuti Toscana sud del 28 luglio 2014, inoltrata ai Sindaci, in cui si prospetta un interesse a cogestire l’inceneritore di Scarlino in convenzione con effetti, si prospetta in tale nota: “sicuramente interessanti sotto il profilo ambientale ed economico”, contraddicendo in modo radicale il suddetto parere tecnico ;

considerato che se l’interesse all’Impianto, già manifestato dall’ATO Toscana Sud, si dovesse tradurre concretamente si potrebbe avere come risultato del Concordato in Tribunale una Società Pubblica o Partecipata, quale nuova proprietaria dell’inceneritore di Scarlino, che scaricherebbe sui cittadini le perdite di bilancio;

visti gli errori, già compiuti nel passato dall’ATO/9 nel puntare all’incenerimento, anziché al recupero di materie, con il sovradimensionamento degli impianti delle Strillaie e le relative condizioni di conferimento dei rifiuti indifferenziati a tale impianto per i prossimi 28 anni, che hanno prodotto in Provincia le tariffe tra le più alte e le raccolte differenziate tra le più basse in Italia;

visti i punti precedenti si rileva come l’intenzione di ricollocare l’impianto di incenerimento, dall’attuale capitale privato verso il sistema pubblico rappresentato ATO/ToscanaSUD, vada contro l’interesse pubblico in termini giuridici e più propriamente sotto il profilo economico ed ambientale;

 

si interroga il Sindaco e la Giunta per sapere:

 

1- se la Giunta ritiene necessario – o meno – promuovere in sede di ATO una verifica tecnica sulle reali capacità tecniche/economiche dell’inceneritore di Scarlino, affidando la consulenza ad un collegio peritale, in cui sia presente l’ing. E. Annino in condizioni paritarie;

2- se la Giunta ha richiesto all’ATO Toscana Sud su quale studio o su quali considerazioni analitiche è stato fondato il giudizio di economicità verso una possibile cogestione dell’inceneritore di Scarlino;

3- quale risposta è stata data dalla Giunta alla suddetta nota dell’ATO Toscana Sud;

4- se la Giunta ritiene doveroso – o meno – promuovere e aprire un dibattito in seno al Consiglio comunale per riportare le decisioni in materia di rifiuti tra i rappresentanti legittimamente delegati a decidere le forme di raccolta e smaltimento rifiuti urbani.

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tratto da “La Nazione” del 22.11.2014

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Comunicato Stampa Congiunto delle Minoranze Consiliari

del Comune di Massa Marittima (MC – PDL – PRI)

 

Per la seconda volta il consiglio comunale di Massa Marittima, convocato in data odierna alle ore 16,00 ha subito un rinvio al giorno successivo per totale mancanza di presenze dei consiglieri di maggioranza.

Ovvia l’intenzione di abbassare il quorum, che l’attuale maggioranza sembra raggiungere con sempre maggiore difficoltà, probabilmente a causa di disaccordi interni.

Su questo punto potremmo dilungarci con opportune dichiarazioni politiche, anche se preferiamo sottolineare l’aspetto istituzionale di questo atteggiamento che sembra mortificare intenzionalmente il ruolo delle forze di opposizione.

Per questa ragione tutti i consiglieri di opposizione si asterranno dal partecipare al prossimo consiglio comunale.

 

Giovanni Favilli, Luca Santini, Federico Montomoli, Gennaro Orizzonte, Francesco Mazzei

 


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