POST DELL’APRILE 2015

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Tutto l’orrore della guerra può stare in un solo toccante scatto fotografico: un semplice ma commovente scatto come quello di Osman Sagirli in cui una bambina siriana di 4 anni, di nome Hudea, alza le mani in segno di resa dopo aver scambiato l’obiettivo della macchina fotografica per un’arma.

La foto è stata pubblicata via Twitter dalla fotogiornalista Nadia Abu Shaban ed ha commosso il web.

Hudea è arrivata nel dicembre 2014 nel campo profughi di Atmeh, al confine tra Siria e Turchia.

Il fotografo ricorda: “Quel giorno stavo utilizzando un teleobiettivo e la bambina ha pensato che fosse un’arma. Ho capito subito che si era spaventata. Normalmente i bambini nascondono la loro faccia o sorridono quando vedono una fotocamera. E’ nei più piccoli che emerge maggiormente il dolore causato della guerra, perché spezza la loro innocenza”.

E noi ci preoccupiamo che i nostri figli, fin dall’asilo, abbiano le scarpe firmate…

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