5 Commenti a “Chi pagherà i lavori da fare?”

  • Roberto Ovi says:

    E chi se non noi contribuenti locali, mio caro amico.
    Forse gli amici consiglieri di Massa Comune potrebbero interrogare il Sindaco per sapere chi abbia progettato questo intervento e se, in caso di progettazione effettuata con personale dell’amministrazione comunale, qualcuno di essi abbia, forse poco meritoriamente, riscosso i relativi incentivi pari, se non ricorso male, al 2% del costo dell’intero progetto

  • konrad says:

    Però Roberto c’è qualcosa che non torna: nel comunicato che ha fatto il comune relativo all’assegnazione dei lavori per il rifacimento della rete fognaria in quel punto http://www.comune.massamarittima.gr.it/sara-effettuato-a-breve-lintervento-sulla-rete-fognaria-di-via-massetana-soggetto-ad-allagamenti/ si dice che precedentemente non esisteva una fognatura.
    A parte il fatto che è stata realizzata una fogna di ricevimento delle acque meteorologiche nella corsia stradale a monte invece che a valle (anche un bimbo piccino avrebbe capito che stavano facendo una cazzata…), sul marcipiede che è stato fatto c’è un pozzino di ispezione di una fogna: dico questo con certezza perchè dopo l’ultima volta che è piovuto e la strada si è nuovamente allagata, la mattina successiva gli operai comunali avevano parcheggiato sul marciapiede il loro furgoncino con tanto di generatore che molto probabilmente azionava una pompa per togliere l’acqua. Fatto stà che il tubo scaricava l’acqua proprio in quel pozzino che ti ho menzionato prima: quindi vuol dire che prima una fogna c’era…
    Tra poco metterò la prova della sua esistenza…

  • Roberto Ovi says:

    Da quanto mi riferisci si evidenzierebbero una serie di vizi che il progettista ed il direttori dei lavori, per quanto di rispettiva competenza, avrebbero potuto e dovuto rilevare.
    Ed anche ove non l’avessero fatto, era compito dell’amministrazione comunale evidenziare eventuali vizi e carenze e imporre al progettista ed al direttore dei lavori i cambiamenti che sarebbero stati necessari.
    Normalmente nelle convenzioni con le quali le amministrazioni attribuiscono i relativi incarichi, questi accorgimenti sono previsti.
    A tal scopo basterebbe leggere la convenzione per la progettazione e la direzione dei lavori per la realizzazione del carcere mandamentale.
    Se non ricordo male, una situazione simile successe anche in occasione della realizzazione della c.d. galleria del minatore, che collega Viale Risorgimento alla zona della Camilletta, realizzata in modo diverso rispetto a quella che era la progettazione originaria, perché pare non si fosse tenuto conto che in quell’area era notoriamente ubicata una importante tubazione per lo smaltimento delle acque.
    Il risultato di questa indesiderata dimenticanza, di cui hanno parlato in più occasioni anche alcuni quotidiani, rese necessaria nel 1993 una perizia di variante che comportò una maggiore spesa di quasi 500 milioni di lire nette rispetto al progetto approvato

  • Fiorenzo.Borelli says:

    Tento di dare un mio contributo.
    In questi interventi esiste un progettista ed un Direttore dei lavori che possono essere la stessa persona o persone diverse.
    Il Progettista deve prevedere le varie fasi di lavoro e là dove l’operato dell’Impresa appaltatrice impatta con servizi esistenti il Progettista stesso assume informazioni presso l’Ufficio Tecnico e inserisce nei propri elaborati eventuali fognature ed allacci alle stesse da fare.
    Il Direttore dei lavori è tenuto a far rispettare gli elaborati progettuali ad eccezione di far rilevare eventuali difformità tra quanto inserito in progetto e lo stato dei fatti.
    Chiarito quanto sopra, si possono verificare più situazioni :
    – il Progettista non si è preoccupato della evacuazione delle acque meteoriche e quindi deve essere chiamato in causa
    -il Direttore dei lavori non si è reso conto che quanto previsto in progetto non è stato rispettato e quindi viene chiamato in causa
    -l’Impresa non ha realizzato l’allaccio alla fognatura e viene chiamata in causa insieme al DDLL.
    Conclusione : qualcuno di questi ha sbagliato e quindi “chi rompe paga ed i cocci sono suoi”; attivino le loro obbligatorie assicurazioni e rimedino al problema.

  • Roberto Ovi says:

    Immagino che prima della consegna dei lavori sia stato fatto, da parte di funzionari dell’amministrazione comunale, o del direttore dei lavori da essa incaricato, un verbale di sopralluogo con personale dell’impresa esecutrice, nel quale si sarebbe dovuto dare conto dello stato del luogo, con particolare riferimento alla presenza delle suddette sotto strutture, ed accertare la piena conformità dello stesso rispetto a quanto contenuto nel capitolato d’appalto.
    La firma congiunta sul verbale di sopralluogo, magari corredata di eventuali note o memorie di una od entrambe le parti, al quale ha fatto poi seguito la firma dei successivi S.A.L. e relativi pagamenti, costituscono il necessario presupposto sul quale basare eventuali rimostranze e richieste di rettifica dei lavori a spese di soggetti terzi.
    Se nel progetto e/o nel verbale di sopralluogo non si è dato conto della presenza delle sotto strutture da voi opportunamente fotografate, c’è ben poco che l’amministrazione comunale possa fare.
    L’impresa esecutore dei lavori, in caso di contenzioso, potrebbe agevolmente difendersi sia nei confronti del Comune, che avrà approvato i relativi progetti (preliminari, definitivi ed esecutivi), che del direttore dei lavori, che non gli avrebbe dato eventuali specifiche disposizioni in merito al convogliamento delle acque meteoriche nelle preesistenti fogne.
    Se questa ricostruzione risponde al vero, come credo probabile, lascio ai navigatori del sito ogni considerazione di natura politica ed amministrativa sulla vicenda

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