Difensore Civico. Richiesta chiarimenti TASI del 11.8.2015

 Difensore Civico. Sollecito richiesta chiarimenti TASI del 29.9.2015
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Massa Marittima, 17 Giugno 2015 

  

Alla c.a. Ufficio del Difensore Civico Regione Toscana

Via de’ Pucci 4  –  50122   Firenze (FI)

 

OGGETTO: Richiesta di intervento sul mancato accoglimento dell’istanza di invio dei bollettini precompilati per il pagamento di TASI e IMU entro il 16 Giugno u.s.

 

Io sottoscritto Roberto Ovi, quale cittadino residente del Comune di Massa Marittima,

 CONSIDERATO CHE  

in data 12 Maggio 2015 (prot. n.7244) presentava all’attenzione del Sindaco del Comune di Massa Marittima Marcello Giuntini, una richiesta per l’invio alla residenza dello scrivente, entro la data del 16 Giugno 2015, dei bollettini precompilati per il pagamento delle tasse ed imposte in oggetto (ALLEGATO 1), come previsto dal combinato disposto di cui alle Leggi nn. 147/2013 e 89/2014, espressamente citate nella richiesta;

di tale possibilità avevano dato conto alcuni articoli pubblicati sul quotidiano “La Stampa” in data 10 ed 11 Maggio 2015 (ALLEGATO 2), secondo i quali gran parte dei Comuni non si sarebbero ancora colpevolmente organizzati per ottemperare alle previsioni delle succitate Leggi, nonostante l’ANCI avesse pubblicamente assicurato la loro capacità a far fronte ai compiti loro richiesti;

alla data odierna il Comune di Massa Marittima ha ritenuto di non dover inviare all’indirizzo dello scrivente la documentazione richiesta, formalizzando in tal modo il proprio silenzio diniego, costringendolo quindi a rivolgersi ad un commercialista per conoscere e liquidare all’amministrazione comunale l’importo da egli dovuto;

la Deliberazione C.C. n. 51 del 30 Settembre 2014 recante “Approvazione del Regolamento per l’Imposta Unica Comunale”

http://www.halleyweb.com/c053015/mc/mc_attachment.php?x=61&mc=17101

prevede che le suindicate tasse ed imposte debbano essere liquidate in autotassazione, con modalità e scadenze ivi definite;

l’articolo 55 comma 2 del vigente Statuto Comunale si specifica che “gli organi del Comune, nell’ambito delle rispettive competenze concernenti tributi locali, a garanzia dei diritti dei soggetti obbligati, adeguano atti e comportamenti ai principi fissati dalla Legge 27 Luglio 2000 n.212, disciplinante “Disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente”;

l’articolo 6 comma 3 della succitata Legge 212/2000 specifica che “L’amministrazione finanziaria assume iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le istruzioni e, in generale, ogni altra propria comunicazione siano messi a disposizione del contribuente in tempi utili e siano comprensibili anche ai contribuenti sforniti di competenze in materia tributaria e che il contribuente possa adempiere le obbligazioni tributarie con il minor numero di adempimenti e nelle forme meno costose e più agevoli”;

per amministrazione finanziaria, a norma dell’articolo 1 comma 4 della Legge 212/2000, come modificata ed integrata dal D.Lgs. 29 Gennaio 2001 n.32, si intende espressamente anche l’ente locale impositore;

lo scorso anno il Comune di Massa Marittima aveva pubblicato sul proprio sito una comunicazione con un link

http://www.comune.massamarittima.gr.it/iuc-tempi-e-aliquote-tasi-e-imu-si-pagano-in-autoliquidazione-entro-il-16-giugno/

con il quale si intendeva agevolare gli adempimenti dei contribuenti locali i quali però, secondo quanto costantemente riferito nelle Relazioni Previsionali e Programmatiche allegate ai bilanci di previsione approvati ogni anno, sono in gran parte concentrati in fasce d’età mature ed anziane, con un livello di istruzione composto al 50 per cento da analfabeti, alfabeti e licenza elementare e quindi impossibilitati ad usufruirne, tanto da doversi rivolgere ad altri canali (CAF, commercialisti …) con spese aggiuntive, come successo per il caso in specie anche per lo scrivente (ALLEGATO 3);

a tal scopo il Comune di Ponte di Piave (TV)

http://www.oggitreviso.it/tasi-ecco-bollettini-precompilati-95241

ha inviato ai cittadini residenti con età superiore a 60 anni i relativi bollettini precompilati;

il Difensore Civico del Comune di Torino, in una lettera inviata in data 31 Dicembre 2014 all’ANCI Piemonte

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/12/31/bollettini-2015-imu-e-tasi-precompilati_75819b91-21ea-4b04-927c-57a40ac565d1.html

rilevava che i Comuni piemontesi, in base alle normative suddette, fossero tenuti a recapitare a tutti i contribuenti i bollettini di IMU e TASI precompilati;

ritenendo che il mancato invio dei bollettini precompilati per il pagamento di tasse ed imposte in oggetto, non motivato nè giustificato da alcuna comunicazione ufficiale da parte del Comune di Massa Marittima, sembra essere contrario alle disposizioni dello Statuto del Contribuente, come recepito nello Statuto del medesimo Comune e nella precitata Delibera C.C. n.51 del 30 Settembre 2014, ed alle Leggi nn. 147/2013 e 89/2014 che, nella gerarchia delle fonti del diritto, prevalgono sulle norme regolamentari locali e su pareri come quelli recentemente espressi dall’IFEL, la Fondazione per la finanza locale dell’ANCI

http://www.fondazioneifel.it/tares/rassegna-stampa/item/2611-tasi-niente-bollettini-precompilati-italia-oggi

secondo la quale non sussisterebbe alcun obbligo a carico dei Comuni, ma che anche volendo, sempre secondo l’IFEL, sarebbe impossibile dare attuazione a questo adempimento perché i Comuni non conoscerebbero tutti i titolari ed i detentori degli immobili soggetti al prelievo;

tale parere, come si legge nel link di cui sopra, è contestato con precisi dati di fatto da Confedilizia e costituisce solo un rispettabilissimo parere di parte che non ha, né può avere, alcuna valenza

  

C H I E D O

  

a Codesto Spettabile Ufficio, in base alle competenze ad esso assegnate in tema di imposte e tributi locali, di verificare se, in base a quanto sopra descritto, i competenti organi politico amministrativi del Comune di Massa Marittima abbiano determinato eventuali disfunzioni, irregolarità od illegittimità nei rapporti intercorsi con lo scrivente per il pagamento delle tasse ed imposte citate in oggetto, costringendolo indebitamente a spendere denaro per far fronte ai propri obblighi.

 

Nella mia qualità di ex consigliere comunale, giudico infine quantomeno discutibile che un’ente locale possa scaricare sui contribuenti funzioni di propria pertinenza alle quali, sulla base degli esempi riferiti in premessa, era possibile farsi carico con un minimo di volontà ed organizzazione, tenuto anche conto che la richiesta dello scrivente era stata protocollata con oltre un mese di anticipo rispetto alla scadenza del 16 Giugno, prevista da leggi nazionali e regolamenti locali.    

 

Rimanendo in attesa di Suo distinto riscontro scritto alla presente richiesta, porgo

Distinti Saluti

  

Roberto Ovi

P.le Serratina 5

58024  MASSA MARITTIMA (GR)

 

9 Commenti a “IL DIFENSORE CIVICO HA CHIESTO CHIARIMENTI SULLA TASI”

  • Roberto Ovi says:

    Come potete leggere, la segnalazione al Difensore Civico Regionale risale al 17 Giugno 2015 ed il Comune di Massa Marittima, nelle persone del Sindaco, del Segretario Generale e del Responsabile dell’Ufficio Tributi, non hanno ancora risposto alla richiesta di chiarimenti fatta pervenire dal Difensore Civico in data 11 Agosto 2015 ed al successivo sollecito del 29 Settembre 2015, inviati entrambi per conoscenza anche allo scrivente.
    E’ mia motivata impressione che questi organi politico amministrativi non abbiano deliberatamente alcuna intenzione di rispondere perchè sanno che ho ragione e perchè le loro possibili spiegazioni sarebbero con ogni probabilità contrarie alle leggi e potrebbero essere facilmente confutate dal Difensore Civico.
    Molto più facile scaricare sui cittadini incombenze ed adempimenti che sarebbero di spettanza del Comune e che i cittadini sono costretti ad affrontare, rivolgendosi a CAF sindacali e studi professionali, accollandosi le relative spese.
    E’ questo il modo con il quale, ancora una volta a parole, la sinistra si farebbe carico dei problemi della gente nei propri rapporti con gli uffici pubblici? Gli innocui renziani locali hanno nulla da dire in merito o sono come al solito allineati e coperti ai loro compagnucci?
    Non rispondono, i signori del Comune. E come potrebbero rispondere senza fare una brutta figura? Non rispondono, forse non a caso, nemmeno a Gabriele sull’Ex Agraria. Comincio davvero a credere che abbia ragione

  • gabriele galeotti says:
    Su questa vicenda ricordo un fatto piuttosto curioso.

    Lo scorso Giugno, quando si doveva pagare la prima rata IMU – TASI, sulla vetrina al fianco dell’Ufficio Tributi, fu affisso il foglio di un quotidiano on line che pubblicava, in estratto, il discutibile parere dell’IFEL (al quale facevi riferimento tu Roberto in un link della tua segnalazione).


    Davvero fantastico il punto nel quale l’IFEL riferisce che “non sussisterebbe alcun obbligo a carico dei Comuni ma che, anche volendo, sarebbe impossibile dare attuazione a questo adempimento perché non conoscerebbero tutti i titolari e i detentori degli immobili soggetti al prelievo”; ciò dà una precisa idea della confusione e del disorientamento che regna all’ANCI.


    Se l’obbligo di mandare i bollettini precompilati a chi ne fa richiesta non esiste, allora perché la legge dispone diversamente? Se invece esiste, è proprio imbarazzante per i Comuni dover constatare che per loro sarebbe impossibile dare attuazione a questo adempimento perché non conoscerebbero tutti i titolari e detentori degli immobili soggetti al prelievo.


    E complimenti anche al Sindaco Giuntini che nella seduta del Consiglio del 30 Settembre 2014 [giusta Delibera n.51], nel respingere la mia proposta di predisporre una guida per aiutare i cittadini a pagare direttamente la tassa senza rivolgersi al CAF, replicava letteralmente che “diventa difficile sostituirsi ai cittadini nel calcolo di tali tributi”. Insomma, che se la vedano loro a proprie spese…


    Abbiamo un vero sindaco di sinistra…

  • Roberto Ovi says:

    Gabriele, te ne dico un’altra.
    Come hai letto nella segnalazione, il Difensore Civico del Comune di Torino, il cui Sindaco è Piero Fassino, già più volte parlamentare PCI/PDS/DS nonchè ex Ministro di Grazia a Giustizia, in una lettera inviata in data 31 Dicembre 2014 all’ANCI Piemonte, il cui Presidente nazionale è lo stesso Fassino, rilevava che i Comuni piemontesi, in base alle Leggi nn. 147/2013 e 89/2014, fossero tenuti a recapitare a tutti i contribuenti i bollettini di IMU e TASI precompilati.
    Sai cosa ho saputo qualche settimana fa da alcuni carissimi amici originari di Massa Marittima, ma da oltre 50 anni residenti a Torino? Che anche nella loro città di residenza, nonostante il sollecito del loro Difensore Civico, la TASI e l’IMU è stata calcolata e liquidata in autotassazione.
    Quindi il Sindaco di Torino Fassino nonostante la nota del Difensore Civico della città di cui è Sindaco, inviata alla sede regionale dell’ANCI, di cui è presidente nazionale, ha deciso, come a Massa Marittima, di scaricare gli adempimenti per il calcolo ed il pagamento dell’IMU e della TASI sui propri cittadini.
    Non male per un politico, che verosimilmente campa di politica da decenni (e meno male che se la prendevano con democristiani e socialisti, soprattutto craxiani), già Ministro di Grazia e Giustizia.
    Complimenti anche a lui

  • Roberto Ovi says:

    Ora ho capito perché Renzi vuole abolire le casse sulla prima casa

    https://www.youtube.com/watch?v=pxFExf9PTXQ

    Forse si è reso conto che con la pessima qualità degli organi amministrativi dei Comuni che la devono gestire, si complica maledettamente la vita ai cittadini.
    Il problema è che il Presidente Renzi, nel Documento di Economia e Finanza per l’anno 2015 e nel relativo Piano Nazionale per le Riforme, inviato alla Commissione Europea, si era impegnato a riordinare la tassazione locale, istituendo a partire dal 2016 la local tax, che avrebbe dovuto assorbire in una sola imposta IMU e TASI

    http://www.ipsoa.it/documents/fisco/imposte-dirette/quotidiano/2015/04/11/il-governo-approva-il-def-via-libera-al-piano-nazionale-di-riforme

    Quindi non si parlava di abolizione. Forse le elezioni sono davvero vicine

  • Roberto Ovi says:

    L’allora assessore Flavio Zazzeri, noto renziano ed oggi capogruppo consiliare e membro del consiglio di amministrazione di Rama Spa, nel 2003 disse testualmente in un articolo pubblicato sulla stampa

    https://www.massacomune.it/2013/06/03/in-politica-basta-improvvisazione/

    che in politica occorreva dire basta all’improvvisazione, rendendo necessario un cambio di marcia che, partendo dalla valorizzazione delle regole, ricrei una cultura paese credibile e affidabile, riappropriandosi di concetti quali democrazia, uguaglianza, solidarietà portando avanti in maniera inequivocabile il rigore e il rispetto delle leggi.
    Caro Ingegner Zazzeri, partendo proprio da quel suo nobile intento volto al rigetto dell’improvvisazione, dalla valorizzazione delle regole e dal rispetto delle leggi, cosa ne pensa di questa situazione?
    Si faccia coraggio e da renziano audace, se può, ci dica se la condivide o meno

  • Roberto Ovi says:

    Come ricordavo in un precedente commento

    https://www.massacomune.it/2015/05/27/ecco-la-prima/#comment-4037

    i tre responsabili politico amministrativi di questa discutibile situazione sono: il SINDACO, il SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE ed il RESPONSABILE DEL TRIBUTO.
    Il SINDACO, a norma dell’articolo 50 del TUEL, è l’organo responsabile della propria amministrazione e, in quanto tale, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti.
    Il SEGRETARIO GENERALE DEL COMUNE, a norma dell’articolo 97 del TUEL, svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.
    Il FUNZIONARIO RESPONSABILE del TRIBUTO, in questo caso dell’IMU e della TASI, nel più vasto ambito dell’Imposta Unica Comunale (IUC), come disciplinata dal vigente regolamento comunale

    http://www.halleyweb.com/c053015/mc/mc_attachment.php?x=61&mc=17101

    è colui al quale sono attribuiti i poteri per l’esercizio delle relative attività organizzative e gestionali inerenti al tributo
    Se non rispondono alla richiesta di chiarimenti del Difensore Civico Regionale, da me adito, significa che forse essi non sono in grado di esercitare con totale profitto le proprie funzioni, a beneficio soprattutto dell’utenza.
    Ed allora, mi chiedo, cosa ci stanno a fare?
    Più in avanti, se del caso, formulerò proposte specifiche

  • Roberto Ovi says:

    Chissà se Il Sindaco, il Segretario Generale del Comune ed il Responsabile dell’Ufficio Tributi, nel rispetto dell’articolo 55 del vigente Statuto del Consiglio Comunale, inserito su apposita iniziativa dello scrivente

    https://www.massacomune.it/2015/05/27/ecco-la-prima/#comment-3999

    si siano mai chiesti come applicare a livello locale questo importante istituto giuridico a tutela dei cittadini contribuenti, con particolare riferimento al cosiddetto “diritto di interpello”, a livello comunale o intercomunale.
    Solo per fare un esempio, potrebbero leggere, se non gli costa troppa fatica o sacrificio, l’apposito regolamento approvato dal Comune di Fiesole

    http://www.comune.fiesole.fi.it/opencms/export/sites/fiesole/.content/documenti/statuto-e-regolamenti/61—Statuto-del-contribuente-per-il-Comune-di-Fiesole.pdf

    o l’apposito regolamento approvato, udite udite, dal Comune di Castelguelfo, nel quale risiedono meno di 4500 anime, in Provincia di Bologna

    http://www.comune.castelguelfo.bo.it/files/norme/pdf/norma59.pdf

    Non pare che il Comune di Massa Marittima, forse per le troppe attività gestite o molto probabilmente a causa delle numerose interrogazioni presentate da Gabriele Galeotti, abbia mai pensato a fare qualcosa del genere.
    In compenso però, sul sito internet istituzionale, è stato pubblicato l’organigramma del competente settore amministrativo dove, attraverso un link

    http://www.comune.massamarittima.gr.it/tributi-2/

    si può consultare la legge sullo statuto del contribuente (potete immaginare la concreta utilità per la gran parte dei cittadini residenti, costituita per il 50 per cento da scolarità assente o limitata come alfabeti e licenza elementare).
    Sempre sul sito istituzionale, si dovrebbero anche leggere le relative prassi amministrative e giurisprudenza, per le quali vale comunque quanto appena sopra riferito.
    Peccato che clickando sul relativo link non si approda a nulla

    http://dt.finanze.it/doctrib/SilverStream/Pages/DOCTRIBFrameset.html

    Insomma, complimenti vivissimi

  • Roberto Ovi says:

    A mio modo di vedere il Sindaco Giuntini sarebbe un ottimo riformista.
    Se solo avesse un'idea di cosa riformare ed in che modo poterlo fare

  • Roberto Ovi says:

    L’incapacità del Sindaco Giuntini a gestire l’IMU e la TASI è scritta in pratica nero su bianco nel programma amministrativo presentato dalla sua coalizione MASSA GUARDA AVANTI in occasione delle ultime elezioni del 25 Maggio 2014

    http://www.comune.massamarittima.gr.it/wp-content/uploads/2011/11/programma-mandato-2014.pdf

    nella parte intitolata PRENDERSI CURA DEI CITTADINI, nella quale si precisa che “assistere non vuol dire stare a guardare”. A me pare che in almeno in questa vicenda, come probabilmente in molte altre, il Sindaco Giuntini ed i suoi collaboratori siano proprio rimasti a guardare, lasciando consapevolmente a carico dei cittadini contribuenti spese ed incombenze burocratiche, come ben evidenziato in quella meravigliosa affermazione resa in consiglio comunale:
    “La Tari la calcola il Comune utilizzando la banca dati già esistente per la Tarsu. Le altre imposte vanno in autoliquidazione. Gli uffici sono a disposizione per fornire i necessari chiarimenti. Ma diventa difficile sostituirsi ai cittadini nel calcolo di tali tributi”.
    Giuntini, affermando che gli uffici sono a disposizione, certifica di fatto la centralità della burocrazia rispetto alle esigenze dei cittadini. Non gli viene minimamente a mente, o forse non gliene importa proprio nulla, che in una moderna amministrazione dovrebbe essere proprio la burocrazia a farsi carico di intercettare difficoltà ed esigenze di quelle fasce deboli, spesso anziane ed a bassa scolarità, presenti anche nella nostra piccola realtà.
    Cosa ne è stato dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico che, da Sani in poi, questa amministrazione si era impegnata a realizzare? Eppure, come risulta da alcuni curricula, qualche funzionario, già assessore e consigliere comunale, era stato perfino inviato allo scopo a partecipare ad alcuni corsi di formazione

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