Quando, durante la Guerra, proposero a W. Churchill di tagliare i fondi destinati alla cultura, per sostenere lo sforzo bellico, rispose: “Ma allora, per cosa combattiamo?”
A Capo Colonna, una colata di cemento e metallo (inserita in un progetto di recupero del Parco, e quindi con l’ok della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, e finanziato con soldi pubblici) ha coperto una parte degli scavi archeologici (quella del individuabile come il Foro, per la precisione), con lo scopo di farci… un parcheggio.
La passione, la determinazione e il coraggio di tanti cittadini, che hanno bloccato temporaneamente i lavori, sta impedendo che venga consumato l’ennesimo scempio, nell’indifferenza e dell’indifferenza, per di più pagato coi soldi dei cittadini.
Il 17 gennaio 2015, dopo giorni di sit-in, la prima manifestazione sull’area.
Nella colata, spunta la base di una colonna, isolata in mezzo al cemento.