Le Ordinanze 41 e 42 del Settore 3

PARTE PRIMA

 

 

 

di Federico Montomoli

 

 

 

Leggo all’albo pretorio due ordinanze la 41 e la 42 del 6/8/15 del settore 3 (ufficio urbanistica) che lasciano incantati (se ne raccomanda la lettura).

 

In una si contestano abusi edilizi risalenti al 1995 (si leggiamo bene: risalgono a venti anni indietro) reati peraltro di una gravità estrema riporto testualmente dall’ordinanza n 41:

 

– “piano terra posa in opera di piastrelle in ceramica nei locali camera e cucina; realizzazione di impianto elettrico sotto traccia con salvavita; ristrutturazione completa del bagno compresi impianto idrico, rivestimento e rubinetteria; sostituzione infissi ammalorati e rivestimento in cotto della scala che collega il PT al 1P”;

 

– “piano primo; realizzazione di impianto elettrico sotto traccia con salvavita, sostituzione infissi ammalorati, piastrelle in ceramica nel locale cucina; considerato lo stato in cui versa l’appartamento, non vi è dubbio che i suddetti lavori interni siano stati eseguiti da circa 20 anni.”

 

 

Nell’altra si contestano abusi edilizi del 2005 e del 2000 e violazione paesaggistica del 2015 anche qui testualmente dall’ordinanza n 42:

 

– “piano primo locale bagno demolizione intonaci e sostituzione di porta in legno con altra sempre in legno scorrevole vedi foto 1; tali lavori risultano eseguiti nel corso dell’anno 2005”;

 

– “piano terra locali magazzini demolizione di tramezzo vedi foto 2, realizzata circa nel corso dell’anno 2000”;

 

– “resede esterna al fabbricato posa in opera di nr.3 pannelli da cantiere a proseguo della recinzione esistente, sostenuti con paletti in ferro infissi al suolo, vedi particolare foto 3. Tali lavori sono stati eseguiti nel corso del mese di maggio 2015”.

 

 

 

La cosa fantastica, tra le altre, è che si contestano ai sensi di una legge successiva al periodo di realizzazione delle opere:

 

RILEVATO che le opere accertate, stante la loro consistenza, debbano esser considerate opere edilizie soggette a Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, e quindi soggette all’Art. 136, Comma 2, Lettera a) della L.R.T n° 65/2014 “Attività edilizia libera”.

 

 

Così come tutte le leggi inerenti l’edilizia che vengono citate nelle ordinanze sono successive al periodo di realizzazione delle opere, e come se no bastasse tra gli abusi vengono anche elencati lavori per i quali non è e non era previsto nessun atto o comunicazione come la sostituzione di una porta di legno e dei rubinetti. Quindi a fronte dei suddetti gravi abusi si ingiunge (testualmente):

 

LA DEMOLIZIONE ED IL RIPRISTINO a propria cura e spese delle opere realizzate abusivamente e descritte nella premessa, nel termine perentorio di 90 (novanta) giorni dalla data di notifica del presente provvedimento.

 

IL PAGAMENTO a favore del Comune di Massa Marittima della sanzione pecuniaria di € 1.000,00, secondo quanto disposto dall’Art. 6, Comma 7, del D.P.R. n. 380/2001 e ss.mm.ii., entro 90 (novanta) giorni dalla data di notifica del presente provvedimento.

 

 

Ovvero per adempiere a quanto viene imposto dal rigoroso funzionario i contravventori dovrebbero demolire gli intonaci e rimettere i vecchi, togliere la porta e rimettere quella vecchia, rimettere i vecchi rubinetti, togliere il salvavita e mettere i fili elettrici in parete, oltre naturalmente a rimettere le vecchie mattonelle, i vecchi infissi etc.

 

Oltre ad essersi spinti ben oltre il ridicolo con tale elencazione di reati e relative ingiunzioni, stante il tempo trascorso, mi pare che si possa parlare di evidente intento vessatorio nei confronti di questi signori, ai quali presumo sia stata carpita la buona fede facendosi raccontare direttamente dagli interessati nel corso del sopralluogo gli ultimi lavori che avevano eseguito all’interno della loro abitazione.

 

Sfido chiunque ad entrare in una qualsiasi abitazione e stabilire se le porte sono state cambiate 10 anni prima, o meglio se le mattonelle in cucina sono state posizionate 20 anni prima o ci sono da trent’anni. Domando ma da dove nasce così feroce accanimento e rigore?

 

Che forse i signori in questione non abbiano dato la precedenza al parcheggio? O a chi hanno dato noia? Cosa c’è dietro a tali azioni? Oppure è partita una operazione, su indicazioni di sindaco e giunta, per battere a tappeto tutto il territorio alla ricerca di abusi e presunti tali per fare cassa?

 

Tocca tutti o gli amici come al solito sono graziati anche quando i reati sono ben più gravi e ben più recenti?

 

 

Come mai lo stesso funzionario ed il comando dei vigili che si dimostrano in questo caso tanto rigorosi non sono mai intervenuti per il rispetto delle leggi nella costruzione dell’ex-Agraria imponendo la demolizione ed il ripristino dei luoghi stante che i lavori sono iniziati con un permesso a costruire che non aveva validità in quanto non era sottoscritta la indispensabile convenzione e non era stato neppure presentato il progetto per le opere di urbanizzazione arbitrariamente scomputate?

 

Torneremo a commentare le due ordinanze perché ci sono ancora altri spunti di riflessione sulla logica ed il modo di operare di certi uffici.

 

Un Commento a “Delirio di onnipotenza, arroganza, ignoranza e vessazioni in libertà?”

  • Francesco Mazzei says:

    Il tutto è semplicemente ridicolo e grottesco. Se lo si legge alla luce dei fatti recenti relativi ai mancati controlli sull’ex-agraria direi preoccupante. Se si fosse in un paese normale ci si farebbe anche una risata invece c’è da aver PAURA. Il paradosso è che chi ci governa appartiene ad un partito che (ironia della sorte) si chiama “democratico”…

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