A questo ignoto insegnante simpatizzante di sinistra, e posso comprenderlo, forse andava bene l’organizzazione odierna della scuola.
Io invece credo che la riforma della cosiddetta “buona scuola” sia fortemente insufficiente, per le ragioni spiegate nel sottostante commento
Strano che partiti di opposizione sedicenti liberali come Forza Italia (non considero invece tali Lega e Fratelli d’Italia, che infatti si sono opposti con considerazioni che si sarebbero saldate benissimo con quelle del Movimento 5 Stelle e della sinistra PD), non abbiano fatto sentire la propria voce per battaglie come quella dell’abolizione del valore legale del titolo di studio e/o del buono scuola.
Stai a vedere che da ultimo, per quanto ci ripugni, ci toccherà turarsi il naso e votare Renzi. Nel caso, farò grande attenzione ai candidati presentati nel collegio elettorale
Se l’insegnante si lamenta del PD, minacciando di non votarlo più, noialtri poveri cristi abbiamo invece ragioni molto più serie per lamentarci della qualità complessiva dell’istruzione e della qualificazione professionale erogata ai nostri giovani
E non lo dice un modestissimo commentatore di questo blog, ma una specifica indagine elaborata dall’OCSE.
Chissà se questo insegnante ex simpatizzante PD, in tanti anni di lavoro, abbia mai avuto percezione di questo disastro
La “buona scuola” della maggioranza di sinistra nella legislatura 1996 – 2001, come desumibile dall’interrogazione 2-00433 del gruppo parlamentare CDU del 3.3.1997 a proposito della c.d. “Circolare Gramsci”
——— con la circolare ministeriale n.88/1997, il Ministro della pubblica istruzione ha previsto per il 27 aprile 1997 la celebrazione nelle scuole del 60 anniversario della morte di Antonio Gramsci;
il Ministro della pubblica istruzione ha invitato i presidi delle scuole italiane a ricordare l’anniversario di un personaggio della storia recente del Paese, di un teorico dell’egemonia, della conquista del potere in Italia da parte del Partito comunista, proprio il 27 aprile 1997, per singolare coincidenza giorno in cui numerosi cittadini saranno chiamati alle urne;
dopo la circolare celebrativa del decennale della morte di Primo Levi, il Ministro della pubblica istruzione trasforma la celebrazione della morte di Gramsci in una manifestazione che gli interpellanti ritengono di regime, prescrivendo ai giovani come modello culturale un personaggio politico, appartenente alla storia del partito politico del Ministro medesimo, che non ha mai ricoperto ruoli istituzionali nella storia del Paese;
la scelta del Ministro, oltre che un’iniziativa discutibile, rappresenta una violazione dello Stato laico e dell’autonomia dei docenti e della libertà di insegnamento;
se non ritenga di sospendere immediatamente l’applicazione della circolare ministeriale, palese tentativo di affermare un’egemonia culturale, evitando forzature ideologiche nella prospettiva della scadenza elettorale amministrativa;
se risulti essere una prerogativa del Ministro definire i programmi delle celebrazioni culturali e come valuti il dirigismo culturale del Ministro della pubblica istruzione;
se non ritenga più opportuno, in un quadro di valorizzazione complessivo degli italiani illustri, proporre la costituzione di una commissione, con la rappresentanza di tutte le componenti culturali del Paese, che stabilisca un programma organico e le relative modalità delle celebrazioni, al fine di evitare strumentalizzazioni e indirizzi culturali di parte
———-
Vediamo se il nuovo ministro della pubblica istruzione avrà maggiore successo e credibilità del suo predecessore Stefania Giannini. A giudicare da quanto riferito nel sottostante link, qualora ne sia confermato il contenuto, la sua credibilità risulterebbe seriamente compromessa
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A questo ignoto insegnante simpatizzante di sinistra, e posso comprenderlo, forse andava bene l’organizzazione odierna della scuola.
Io invece credo che la riforma della cosiddetta “buona scuola” sia fortemente insufficiente, per le ragioni spiegate nel sottostante commento
https://www.massacomune.it/2015/05/25/anche-lui-e-contrario/#comment-4001
Strano che partiti di opposizione sedicenti liberali come Forza Italia (non considero invece tali Lega e Fratelli d’Italia, che infatti si sono opposti con considerazioni che si sarebbero saldate benissimo con quelle del Movimento 5 Stelle e della sinistra PD), non abbiano fatto sentire la propria voce per battaglie come quella dell’abolizione del valore legale del titolo di studio e/o del buono scuola.
Stai a vedere che da ultimo, per quanto ci ripugni, ci toccherà turarsi il naso e votare Renzi. Nel caso, farò grande attenzione ai candidati presentati nel collegio elettorale
Se l’insegnante si lamenta del PD, minacciando di non votarlo più, noialtri poveri cristi abbiamo invece ragioni molto più serie per lamentarci della qualità complessiva dell’istruzione e della qualificazione professionale erogata ai nostri giovani
http://www.lastampa.it/2015/05/28/economia/sempre-pi-giovani-senza-lavoro-ormai-in-italia-sono-uno-su-due-Z0kQjmKXdhzBLTyb7wrNiK/pagina.html
E non lo dice un modestissimo commentatore di questo blog, ma una specifica indagine elaborata dall’OCSE.
Chissà se questo insegnante ex simpatizzante PD, in tanti anni di lavoro, abbia mai avuto percezione di questo disastro
La “buona scuola” della maggioranza di sinistra nella legislatura 1996 – 2001, come desumibile dall’interrogazione 2-00433 del gruppo parlamentare CDU del 3.3.1997 a proposito della c.d. “Circolare Gramsci”
———
con la circolare ministeriale n.88/1997, il Ministro della pubblica istruzione ha previsto per il 27 aprile 1997 la celebrazione nelle scuole del 60 anniversario della morte di Antonio Gramsci;
il Ministro della pubblica istruzione ha invitato i presidi delle scuole italiane a ricordare l’anniversario di un personaggio della storia recente del Paese, di un teorico dell’egemonia, della conquista del potere in Italia da parte del Partito comunista, proprio il 27 aprile 1997, per singolare coincidenza giorno in cui numerosi cittadini saranno chiamati alle urne;
dopo la circolare celebrativa del decennale della morte di Primo Levi, il Ministro della pubblica istruzione trasforma la celebrazione della morte di Gramsci in una manifestazione che gli interpellanti ritengono di regime, prescrivendo ai giovani come modello culturale un personaggio politico, appartenente alla storia del partito politico del Ministro medesimo, che non ha mai ricoperto ruoli istituzionali nella storia del Paese;
la scelta del Ministro, oltre che un’iniziativa discutibile, rappresenta una violazione dello Stato laico e dell’autonomia dei docenti e della libertà di insegnamento;
se non ritenga di sospendere immediatamente l’applicazione della circolare ministeriale, palese tentativo di affermare un’egemonia culturale, evitando forzature ideologiche nella prospettiva della scadenza elettorale amministrativa;
se risulti essere una prerogativa del Ministro definire i programmi delle celebrazioni culturali e come valuti il dirigismo culturale del Ministro della pubblica istruzione;
se non ritenga più opportuno, in un quadro di valorizzazione complessivo degli italiani illustri, proporre la costituzione di una commissione, con la rappresentanza di tutte le componenti culturali del Paese, che stabilisca un programma organico e le relative modalità delle celebrazioni, al fine di evitare strumentalizzazioni e indirizzi culturali di parte
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Vediamo se il nuovo ministro della pubblica istruzione avrà maggiore successo e credibilità del suo predecessore Stefania Giannini. A giudicare da quanto riferito nel sottostante link, qualora ne sia confermato il contenuto, la sua credibilità risulterebbe seriamente compromessa
http://www.iltempo.it/politica/2016/12/15/news/nuova-accusa-per-il-ministro-dell-istruzione-valeria-fedeli-non-ha-nemmeno-la-maturita-1024308/
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