limone di gabriele galeotti

 

 

 

Anche alla luce degli scontri occorsi durante l’ultimo Consiglio Comunale, taluni ritengono che sia un po’ troppo aspra l’azione politica di opposizione che metto costantemente e deliberatamente in campo.

 

Capisco perfettamente e, in parte, sono pure d’accordo.

 

Purtroppo, però, le minoranze non hanno strumenti per combattere alla pari e non possono nulla contro l’arroganza della Politica di Partito.

 

Ormai sono poco meno di 8 anni che mi finisco la salute provando a “difendere” la nostra Cittadina.

 

Ho cercato il dialogo in ogni modo, ho proposto collaborazione con tutte le mie forze, ho provato a far capire i mie intenti con qualsiasi mezzo.

 

Non solo mi hanno ignorato: mi hanno anche offeso, deriso e umiliato.

 

Se non sei dei loro, sei un nemico e devi essere “schiacciato” perché tu non possa minare la loro supremazia fasulla.

 

Non si preoccupano di capire se hai ragione: non sei dei loro, non ti sei prostituito al sistema e, quindi, sei un nemico da sopprimere (procurandogli, talvolta, come nel mio caso, un male indicibile).

 

È inutile: loro puntano soltanto al proprio profitto, quand’anche a discapito degli interessi pubblici.

 

Anzi: a ben dire, della Collettività non importa loro un bel niente. Forse anche meno.

 

L’azione messa in campo dalla Politica di Partito è poco meno di ciò che compie un’associazione a delinquere: certe volte, la differenza con quello che fa la mafia sta solo nel fatto che [almeno per ora] non si spara…

 

Così facendo, la Politica di Partito ha rovinato la “mia” Cittadina, alla quale voglio bene come a mia figlia.

 

Ne hanno calpestato la storia, l’arte che custodisce, la straordinaria bellezza.

 

Da spettatore, tra il 2009 ed il 2014, ho seguiti almeno una quarantina di Consigli Comunali; ora, da Consigliere, ho preso parte ad oltre 10 sedute.

 

Secondo me, non c’è altra strada se non quella di fare un opposizione durissima: leale, ma durissima.

 

Ed è leale, secondo me, dire la verità e pretendere che venga detta.

 

E’ leale rispettare le regole che loro stessi hanno scritto ma che non rispettano.

 

E’ leale alzare la voce per far valere la propria opinione, quando questa è sana e disinteressata.

 

E’ leale farsi in quattro per pretendere rispetto.

 

E’ è leale puntare il dito contro chi ha delle responsabilità.

 

E’ leale non tacere quello che loro, per convenienza, tacciono.

 

Ed è leale non sottrarsi confronto, seppure aspro e impari.

 

Non sarebbe leale evitare di fare tutto questo (e molto altro ancora), sottraendosi al proprio dovere di Cittadino prima, Consigliere Comunale poi.

 

O non spendersi, fino in fondo, per il bene comune, sapendo di avere almeno qualche piccola dote per farlo.

 

Chi me lo farebbe fare di rischiare quello che rischio se non fossi convinto della bontà della mia azione?

 

Piuttosto mi meraviglia e addolora l’inerzia della gente: tutti si lamentano, ma ben pochi si rimboccano le maniche per la nostra Cittadina.

 

Io voglio potermi lamentare, voglio poter gridare e poter accusare chi è causa del nostro “male”.

 

Detesto l’ipocrisia e chi amministra la nostra Cittadina (da quasi 70 anni) ne è bandiera.

 

Molti degli amministratori della passata legislatura, secondo me, sono stati dei veri e propri delinquenti: hanno fatto man bassa di tutto ed ora sogghignano alle spalle di coloro che avrebbero dovuto rappresentare, ben sistemati sul lavoro o, addirittura, in demeritata quiescenza.

 

Cosa importa loro di Massa? Quello che potevano rubare alla Collettività l’hanno rubato. Punto.

 

Gli amministratori attuali, almeno per ora, di male ne hanno fatto poco: ma stanno coprendo le malefatte dei loro predecessori.

 

Il mio non è astio, bensì rabbia: una rabbia generalizzata che muove solo dall’amore per Massa e per i principi sacrosanti di Libertà e Giustizia.

 

Odio il torbido, odio il clientelismo, odio il malaffare: ciò nonostante, per colpa della Politica di Partito e dei suoi umili servitori, mi trovo costretto a vivere in un contesto ormai pervaso da tutto questo.

 

Capisco le perplessità di coloro che ritengono un po’ troppo aspra la mia azione politica di opposizione, ma con le sole intelligenza, preparazione (ammesso di averne) e correttezza (ammesso di volerne fare uso) con soggetti di questo misero calibro, non si ottiene nulla.

 

A monte di tutto, comunque, c’è il fatto che non sono un politico né mai lo diventerò; forse, dunque, mi mancano la “diplomazia” e la “furbizia” della politica, ma preferisco non averle…

 

Potrei continuare per chissà quanto…

 

Questo è il pensiero di una persona per la quale poco o nulla vale più della propria libertà intellettuale.

 

Posso sbagliarmi, ma questo è il mio pensiero.

 

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