lucciola

 

Forse è andata così.

 

La proprietaria dell’immobile che ospitava “La Lucciola” voleva venderlo ma non ci riusciva.

 

Erano falliti, infatti, i tentativi di accordo col Gestore che, a fronte di una richiesta semplicemente “giusta”, avrebbe fatto ogni sacrificio per comprare.

 

La proprietaria, assessore (per merito) e figlia di un ex Sindaco, allora, si è rivolta al Partito.

 

Il Partito, a sua volta, ha contattato una serie di Soggetti ai quali POTER IMPORRE l’acquisto (ovvero Soggetti tanto in “debito” con esso, da non potersi tirare indietro).

 

Per contro, comunque, trattandosi di cifre importanti, il Partito ha fatto come di solito: per essere chiari, ha fatto “il finocchio col culo degli altri”, per citare una frase della stessa Iperbella.

 

In che senso?

 

 

«Voi acquistate e noi facciamo in modo che possiate farci quello che vi pare».

 

«Volete farci un tot di appartamenti?»

 

«Volete farci una bisca clandestina?»

 

«Volete farci una casa di appuntamenti?»

 

«Bene: noi modificheremo o realizzeremo il Regolamento Urbanistico in modo che vi sia possibile farci REGOLARMENTE proprio quello che credete».

 

«Proprio come abbiamo fatto nel caso dell’EX-AGRARIA e in decine e decine di altri casi…»

 

«Ovvero noi faremo in modo di MODELLARE lo strumento urbanistico ad immagine delle vostre esigenze».

 

«Un’ultima cosa: sceglieremo noi le imprese esecutrici e fornitori…»

 

 

E così abbiamo perso anche “La Lucciola”.

  

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