tratto da www. ilsole24ore.com
Sedici chilometri da Pompei, stessa Soprintendenza ma altra musica nella conservazione e negli interventi di restauro: l’antica Ercolano è oggetto di studio come best practice nella gestione delle aree archeologiche.
Merito di un mecenate: David Packard, figlio del cofondatore del colosso dell’informatica Hp e presidente del Packard humanities institute, fondazione senza scopo di lucro con sede in California che contribuisce alla conservazione del patrimonio storico, archeologico e cinematografico.
Il modello funziona: la supervisione delle attività è curata da un Comitato che fa capo alla Soprintendenza. Programmazione, realizzazione degli interventi e monitoraggio sono di un gruppo di funzionari della Soprintendenza tra cui la direttrice degli scavi di Ercolano, Maria Paola Guidobaldi, e la project manager, l’architetto gallese Jane Thompson. I risultati dal 2001 a oggi sono evidenti: due terzi dell’area sono visitabili, compreso il decumano massimo che ospita un percorso multisensoriale adatto ai disabili. Le coperture degli edifici nell’80% dei casi sono state riparate o sostituite, così come è stata restaurata la rete fognaria antica per gestire la dispersione delle acque meteoriche, prima causa di degrado e potenziali crolli.
«Al di là delle risorse – racconta la direttrice Guidobaldi – il progetto Hcp ci ha messo a disposizione capitale umano che ha contribuito alla gestione del sito». Altrettanto fondamentale, secondo Thompson, si è rivelata «l’autonomia della Soprintendenza di Napoli e Pompei. Un filantropo, per giunta straniero, avrebbe molta più difficoltà a confrontarsi con la burocrazia e i meccanismi del ministero. Con le nuove norme sulla sponsorizzazione, un privato deve necessariamente passare attraverso una procedura ad avviso pubblico». E poi anche: «L’Iva sui restauri archeologici – spiega l’architetto – è al 21%, domani forse al 23% contro il 10% di cui può beneficiare chi effettua interventi sull’abitazione storica in cui vive». Parità di trattamento tra queste due situazioni forse aprirebbe le porte a qualche filantropo in più.