Questa mattina, mi sono recato all’Ufficio Urbanistica per ritirare copia di alcuni atti chiesti con prot. 8897 del 29 Maggio (!).
Ma i documenti che, dopo oltre un mese e mezzo, erano stati preparati NON ERANO COMPLETI.
Avevo chiesto di verificare se determinati interventi edilizi erano stati – o meno – autorizzati dalla Soprintendenza.
Mi hanno consegnato le AUTORIZZAZIONI ma non i progetti (né il semplice dettaglio degli interventi) a cui le stesse si riferiscono.
Come posso fare, dunque, a sapere che cosa riguardano quelle autorizzazioni?
Ho chiesto, allora, alla Responsabile, la gentilissima architetto Assuntina Maria Messina, di integrare quanto ero in procinto di ritirare, rammentandole che la mia richiesta era stata avanzata nelle vesti di Consigliere Comunale.
Per tutta risposta, Ella mi si è rivolta dicendo ad alta voce [presenti Priami e Contino] di NON MINACCIARLA ed ha disposto di chiamare la POLIZIA URBANA.
Poi mi ha chiuso letteralmente in faccia la porta della sua stanza.
Sono sceso nell’androne ed ho telefonato anch’io ai Vigili, chiedendo di essere presente al loro eventuale giungere in Comune.
Arrivati i Vigili, mi sono recato insieme a loro all’Ufficio Urbanistica.
Ebbene, l’architetto Messina (colei che aveva richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine) NON C’ERA e, nonostante sia stata raggiunta al telefono, NON E’ RIENTRATA.
Se richiedere degli atti nelle vesti di consigliere comunale è una MINACCIA, allora sarà costretta a vivere sotto scorta!
Il ponte sullo stretto…
È un insano progetto.
Se fosse tutto a posto, quale recondito motivo impedirebbe di mostrare gli atti?
“Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza”