C’era una volta un Principe che viveva in un regno prospero.
Raggiunta l’età della pensione, decise che era giunto il momento di impegnarsi politicamente e pensò di schierarsi dalla parte opposta a quella che aveva sostenuto fino a quel momento.
Tentò di detronizzare il prediletto ma, ahilui, fu preso a pesci in faccia.
Chiunque, a quel punto, conoscendolo come una persona integerrima e coerente, avrebbe scommesso sul fatto che si sarebbe affrancato dal sistema marcio al quale aveva ritenuto di appoggiarsi.
Ma così non fu; anzi, nascondendosi dietro la farsa del “combatterò il mostro dall’interno”, eccotelo ripagato con l’importante poltrona di un Ente che meriterebbe ben altro che l’ipocrisia della politica.
Non solo: assetato di conquiste, decise anche di condividere il suo tempo prezioso con altri otto infimi soggetti deputati a mantener vivo l’onore di un partito politico al cui interno la parola “onore” è bandita da almeno 30 anni.
Chissà mai per quale recondito motivo il Nostro non ne ha voluto sapere di sganciarsi dal quel baraccone dedito quotidianamente a delinquere ed ha cominciato ad assecondarne il volere?
E’ di queste ultime ore la notizia secondo cui un esile soggetto, nel corpo e nella mente, abbia ottenuto ciò che le avevano promesso in cambio del suo prestarsi a favorire chi doveva essere favorito in sede elettorale.
Ella, guarda caso, si troverà a lavorare pressoché per lui; ma lui si è affrettato a dire di non saperne niente.
Per non esser farabutti come quelli che si hanno vicino, da costoro si debbono prendere le distanze.
Non si può tenere un piede su due staffe: o si è disonesti o si rifugge la disonestà.
Non ci sono vie di mezzo.
Quel Principe deve decidere se ha davvero il mantello azzurro col quale ha inteso farsi dipingere o è un umile servitore (senza mantello) come tutti gli altri.
Vuole combattere davvero l’ipocrisia della compagine di cui ha deciso di far parte o è lì anch’egli per assecondarne le gesta?
Faccia lui.
Ma lo faccia con dignità, ricordandosi che, laddove dovesse scordarsi il contenuto delle sue tante arringhe politiche, sempre ci sarà chi saprà ricordarglielo.
Con stima e affetto.