IL TIRRENO
07.07.2015
Pedane distrutte e sporcizia abbandonata sui prati attorno allo specchio d’acqua che solo poche settimane fa è stato premiato con le 5 “vele” di Legambiente
MASSA MARITTIMA. Erano i primi giorni di giugno quando Legambiente e il Touring Club Italiano premiarono il lago dell’Accesa con le 5 Vele, il riconoscimento sulla qualità delle acque. E se quelle sono immacolate come quaranta giorni fa, ben diverso è lo stato della pedana e dei prati che circondano lo specchio, macchiati dall’inciviltà di alcuni bagnanti.
Non c’è un identikit ben preciso di questa gente poco rispettosa del bene comune, anche se a Massa Marittima si discute se “la colpa” sia dei ragazzi più giovani o meno. Comunque sia, lo stato degradato di alcune zone a bordo lago ha fatto molto arrabbiare diversi massetani. «Tutti dobbiamo sentirci presi in causa – dicono – Manca il rispetto per l’ambiente e per le persone che veranno dopo di noi». Sono già una decina di giorni che si discute sulle condizioni in cui versa l’Accesa. A sollevare il caso è stata una ragazza massetana, pubblicando alcune foto su facebook, tra la passerella rotta con stecche del tutto divelte fino a bottiglie di birra lasciate sull’erba. Foto che vengono riproposte da diversi giorni, a testimoniare che il malcostume di alcuni bagnanti è purtroppo una costante.
«Non costerebbe tanto portarsi una piccola borsina di plastica (come facciamo noi) e raccogliere il proprio sporco. Si eviterebbe fatica agli altri e sporco in giro» dicono gli assidui frequentatori del lago, i più arrabbiati per questa situazione. Che, a onor del vero, non è del tutto una novità. Seguendo i racconti e le testimonianze dei massetani, infatti, sono ormai alcuni anni che l’inciviltà si ritrova a fare un tuffo all’Accesa.
Da qui, l’impressione che possano essere i ragazzi più giovani, gli adolescenti, a non rispettare il bene comune. Una tesi diffusa sul web, contro cui interviene uno dei più giovani partecipanti alla discussione. «Non siamo solo noi ragazzi ad andare al lago – dice – Anzi ci sono anche persone adulte che usufruiscono di questo dono della natura e la colpa non si può attribuire solo ed esclusivamente ai ragazzi pensando che i “grandi” siano santi». Sacrosanto. Ma in ogni caso, sia chi sia, il punto che fa infuriare Massa Marittima e in generale gli appassionati dell’Accesa è che questo degrado continui indisturbato. «Il Comune ha lasciato il lago in stato di abbandono, non considerano che uno dei laghi più puliti d’Italia e vederlo ridotto in questo stato non fa onore all’amministrazione comunale». Pensare un controllo ventiquattrore su ventiquattro comunque è davvero difficile, così come ipotizzare telecamere di videosorveglianza o altri sistemi simili. Semmai, dicono gli appassionati in coro, è fare appello al senso civico di ciascuno.