LA NAZIONE
23 giugno 2015


 Lirica in Piazza: gara contestata


Risarcimento e pagamento di parte delle spese legali. Per una cifra che si aggira sui dodicimila euro. Non un patrimonio, certo, ma soldi che comunque l’amministrazione comunale di Massa Marittima – stando a quanto riportato nella sentenza del Consiglio di Stato – avrebbe potuto risparmiare con una maggiore attenzione. Davanti ai giudici del Tar Firenze prima e del Consiglio di Stato poi, l’amministrazione comunale della città del Balestro c’è stata portata dalla società Solti di Ermanno Fasano. Una delle due aziende che a febbraio dello scorso hanno partecipato al bando di gara per aggiudicarsi l’allestimento di «Lirica in piazza 2014». Insieme al Comune è stata citata in giudizio anche l’impresa Lirica Europea Musica di Renzo Renzi, la ditta che alla fine era risultata aggiudicataria della gara indetta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Letti gli atti e i documenti, la Solti ha deciso di impugnare l’aggiudicazione davanti al Tribunale amministrativo regionale per «violazione di legge ed eccesso di potere», chiedendo allo stesso tempo il risarcimento del danno subìto. I giudici fiorentini al termine dell’esame degli atti, hanno annullato integralmente gli atti di gara, accogliendo in parte il ricorso della Solti, dichiarando l’inefficacia del contratto stipulato per gli anni successivi, 2015 e 2016, che pur erano inseriti nel bando. Riconoscendo alla società che aveva perso la gara una parte del risarcimento chiesto, che si aggirava intorno ai quattromila euro. 

Non soddisfatta, la stessa società ha presentato appello al Consiglio di Stato, dove però sia l’amministrazione comunale di Massa che la società che si era aggiudicata l’appalto non si sono presentate. La Solti ha insistito in particolare su quanto sarebbe accaduto per gli anni 2015 e 2016, considerando che a marzo scorso, momento della presentazione del ricorso al Consiglio di Stato, il Comune non aveva ancora indetto il nuovo bando di gara per i due anni. Il Consiglio di Stato ha sentenziato che «l’amministrazione comunale nei confronti della controinteressata (ditta che si era aggiudicata l’appalto) non risulta avere accertato il possesso del requisito di capacità professionale… limitandosi a valutare il depliant con indicazioni generiche presentato dalla società, con contenuti scarsi e generici». I giudici romani, quindi, hanno accolto l’intera richiesta risarcitoria della Solti, che ammonta a 8.196 euro – perché non avendo la Lirica Europea Musica i requisiti per partecipare all’appalto, questo sarebbe stato vinto dalla Solti – cui si devono aggiungere quattromila euro per le spese legali quale quota parte che deve essere pagata dal Comune.

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