IL TIRRENO
Panorama politico
L’opposizione attacca: «Il Comune le acquista, senza gara, da una familiare di un consigliere PD»
Nuove divise: è bufera
MASSA MARITTIMA – Dal capogruppo a un consigliere. Dal museo delle miniere alle uniformi estive per la polizia municipale. Saltellando da una questione all’altra, la musica a Massa Marittima non cambia e la civica continua a tenere sotto stretta osservazione ogni spesa dell’amministrazione comunale. Soprattutto se queste vanno a coprire beni o servizi offerti dai parenti degli esponenti della maggioranza. Lo sa bene Flavio Zazzeri, capogruppo Pd in consiglio, che ha visto il suo nome riportato su un discreto numero d’interrogazioni presentata da Massa Comune sull’affidamento a suo padre dei servizi legati al museo della miniera, in quanto ritenuta dal sindaco Marcello Giuntini, per sua stessa spiegazione, e dalla sua giunta persona qualificata allo scopo. Ma secondo il movimento civico si è trattato di un atto irregolare. Questo caso è stato discusso sia sui giornali che in consiglio e lì si è fermato. Oggi però ne sta nascendo uno molto simile, stavolta su un consigliere della maggioranza Pd e la commessa per le uniformi estive da consegnare alla polizia municipale: commessa affidata – dicono – a un negozio di proprietà di una familiare del consigliere stesso. «Anche qui la procedura è irregolare», tuona Massa Comune in una diffida presentata al sindaco. Questa volta la civica non interroga Giuntini, ma lo diffida proprio «da ogni accordo di carattere commerciale intrapreso del dispregio delle disposizioni normative vigenti». Parole ricercate che trovano base, così come riporta la diffida, su un decreto nazionale che regola l’affidamento diretto degli appalti, che riguarda tutti quei casi in cui il valore degli stessi non superi i quarantamila euro. E la commissione delle uniformi estive per i vigili ci rientra a pieno. Secondo Massa Comun-e, però, stando a quanto riporta nella diffida, questi appalti diretti possono essere concordati solo se prima c’è la redazione di un regolamento da parte della stazione appaltante stessa. «Ciò anche perché l’affidamento “in economia” deve avvenire, quantomeno, rispettando i principi di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento – spiega Massa Comune – l’affidamento senza un minimo di raffronto è un’ipotesi eccezionale e deve essere specificamente regolata e, soprattutto, motivata (in genere, dall’ urgenza non dipendente dalla stazione appaltante o dalla esclusività o particolarità della fornitura, che renda irrazionale o inutile il ricorso alla competizione tra soggetti)». Questioni spinose, anche perché tirano in ballo anche gli esercenti. Nel caso di Zazzeri, la discussione è arrivata addirittura al ministero: presa coscienza della prima interrogazione a riguardo della civica, Giuntini ha scritto al prefetto chiedendo come muoversi, anche alla luce dell’insistenza del movimento a richiedere atti per poi pubblicarli sul proprio sito (compresi informazioni personali). Il prefetto ha girato la palla al ministero e ora si attende una risposta. Anche per le uniformi estive ci sarà bisogno di arrivare a Roma?