IL TIRRENO

25 aprile 2015

Panorama politico

 


 

MASSA MARITTIMA

In consiglio fino a notte fra litigi e accuse pesanti

 


 

MASSA MARITTIMA – Il consiglio comunale fiume di Massa Marittima ha rispettato le attese: è durato oltre cinque ore scandito da attacchi reciproci tra maggioranza e opposizione. Nulla di trascendentale: i toni sono stati più bassi rispetto alle dichiarazione via web che hanno avvelenato il dibattito politico nelle ultime settimane. In ogni caso, c’è stato comunque spazio per lettere al prefetto, velati annunci di esposti alla magistratura e botta e risposta piccanti. L’assise inizia qualche ora prima, quando si capisce che il temuto aventino delle opposizioni per far mancare il numero legale non ci sarà. Alle 21 precise s’inizia, convinti di riuscir a tenere i lavori e la discussione in tempi ragionevoli. Speranza che si rivelerà infondata. Il consiglio inizia con il rendiconto di bilancio e su questo punto parte la partita in cui fa capolino anche una sorta di collaborazione tra le due parti. Massa Comune, con il suo capogruppo Fiorenzo Borelli, boccia categoricamente il documento sulla base di spese, a suo dire, troppo alte e inutili (vedi rifiuti, Sds, custodia di cani randagi). Ma allo stesso tempo apre a una collaborazione in commissione per scavalcare questi ostacoli e tutto sembra smentire i pronostici della vigilia che volevano uno scontro all’arma bianca. Ma la speranza sarà vana. Sono le 23.40 e finalmente il rendiconto 2014, secondo punto all’ordine del giorno, viene approvato. Ne mancano venticinque. Scorrono via gli atti amministrativi e una mezzora dopo inizia la sfilata delle interpellanze e delle interrogazioni presentate da Massa Comune. A rompere il ghiaccio ci sono i tributi non pagati, secondo la civica, dagli ex amministratori e la sospensione che il sindaco Marcello Giuntini ha imposto sulle richieste d’accesso agli atti. Due questioni legate tra loro. «Una censura inaccettabile» dice il consigliere della civica Gabriele Galeotti. «Nessuna censura, ma una sospensione cautelativa» spiega Giuntini. In pratica, dopo che i dati sulle morosità (non ancora ufficiali) erano state pubblicate sul sito di Massa Comune, il sindaco ha scritto al prefetto di Grosseto per sapere come comportarsi: se continuare a fornire i dati richiesti, oppure altre strade. Il prefetto, a sua volta, ha girato il dubbio al ministero e ora tutti attendono una risposta. Altro tema che ha portato allo scontro è stato l’incarico da tremila euro per il museo delle miniere affidato al padre di Zazzeri. E salta fuori che secondo una delibera del 2008 gli incarichi ad associati non possono essere affidati a «congiunti o parenti» di sindaco, giunta, consiglieri». Giuntini però spiega che si tratta di «una prestazione occasionale» e quindi non rientra in questi profili, riservandosi comunque verifiche. Si riserva anche Galeotti, facendo intendere che di questa vicenda arriverà anche un esposto.

 

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