tratto da www.follonica5stelle.it
Il Movimento Cinque Stelle non abbassa l’attenzione sulle vicende legate all’Ex-Florida.
Risulta infatti che ci sia stata una sentenza del maggio 2014, che se non ci saranno ricorsi, ad un anno esatto, diventerà esecutiva, decretando il ritorno di molti beni della ex Ferrovia Massa Follonica allo Stato o la liquidazione del loro valore in percentuale.
Questo ci fa chiedere che cosa succederà alle molte proprietà che, in modo o in un altro, sono state legate alla “Società Anonima della Ferrovia Massa Marittima /Follonica Porto”, diventata poi Pentacontainer S.r.l, poi La carbonifera e infine Arcobaleno S.r.l.
Ma facciamo un po’ di storia, per capire che cosa è successo negli anni.
Nel 1899 una Convenzione fra il Ministero dei Lavori Pubblici e il Ministero del Tesoro, accordava in favore del Comune di Massa M.ma e per esso alla “Società Anonima della Ferrovia Massa Marittima/Follonica Porto” la costituzione e l’esercizio di una ferrovia economica a scartamento normale fra Massa Marittima e Follonica Porto.
La concessione aveva una durata di 70 anni, trascorsi i quali tutto sarebbe tornato allo stato.
Nel giugno 1944, a seguito degli eventi bellici, la ferrovia venne gravemente danneggiata ed il servizio ferroviario merci interrotto: la Commissione Ministeriale di competenza ritenne non indispensabile la ricostituzione della ferrovia. I beni furono trasferiti ad una nuova Società FMF (Ferrovia Massa Follonica -Servizi Autolinee S.p.a.).
Il Ministero divise i beni in due tipologie: i beni necessari che sarebbero stati utilizzati per l’esercizio del servizio automobilistico sostitutivo (Autobus) e tutti gli altri beni non necessari, fra i quali l’Ex Florida, una parte di terreno in zona stazione, lo stabile lungo la Ferrovia ristrutturato di recente ed altri.
Tutti questi beni furono affidati in custodia alla sopracitata società fino alla alienazione degli stessi che doveva avvenire con modalità fissate dall’ amministrazione governativa, ripartendo i ricavi nella misura del 64% allo Stato e del 36% alla Società FMF per la vendita dei beni non necessari, per quelli necessari lo Stato avrebbe dovuto avere il 100% del valore.
Nel 1969 alla Società F.M.F subentrò la Pentacontainer s.r.l. alla quale fu rinnovata la concessione fino al giugno 1979, e che si incaricava di provvedere alle alienazioni e al riversamento alla Pubblica Amministrazione delle quote percentuali del prezzo ricavato.
Le alienazioni iniziarono nel 1987.
Non arrivando i corrispettivi la Pubblica amministrazione cominciò a richiederli alla Pentacontainer S.r.l., ma questa nel 1993, intentò una causa civile contro lo Stato, Ministero delle Finanze volto alla dichiarazione di prescrizione del diritto della PA a ricevere il corrispettivo valore per le vendite già effettuate e per quelle future.
La Pencontainer perde la prima causa e quindi dal 1999 tutti i beni rimasti sarebbero dovuti tornare allo Stato e la Società avrebbe dovuto versare la quota allo Stato per quelli già venduti.
Si tiene a precisare che in data 15 Ottobre 1999 viene registrato a Massa Marittima un atto di vendita fra la Pentacontainer srl e la società La Carbonifera srl. dei seguenti immobili:
– Complesso ex Florida , ubicato nel comune di Follonica;
– Casello Ex Stazione Follonica porto, ubicato nel Comune di Follonica;
– Casello Ex Ferrovia Massa Marittima Follonica, ubicato nel Comune di Follonica.
Nell’atto viene precisato che, malgrado ci sia stato il decreto n 1770 del 1990, avendo stipulato le parti il Preliminare di compravendita in data 25 agosto 1998, ritengono che il decreto non sia rilevante.
Ci risulta che sono stati venduti anche altri beni, come la zona dove attualmente si trovano le Poste Italiane di Follonica, alcuni terreni, ex-strada, su cui sono stati costruiti parcheggi privati e ampliamenti di civili abitazioni.
La Pentacontainer S.r.l. porta in giudizio ancora il Ministero delle Finanze e l’agenzia del Demanio. Il procedimento è iniziato nel 2004 ed è stato preso in carico definitivamente dal giudice attuale nel 2012, l’udienza si è tenuta nel 2013 con sentenza finale in data 05.05.2014, nella quale sembra che tutti i beni debbano tornare allo Stato e che lo stesso dovrà anche essere risarcito.
Come funziona la macchina della giustizia in Italia?!
Nel frattempo La Carbonifera si fonde con l’Arcobaleno, impresa costruttrice dell’attuale complesso Ex-Florida.
Dal momento che la sentenza ha respinto tutte le istanze della Pentacontainer S.r.l. rispetto alla sua presunta proprietà dei sopracitati immobili, specificando che le erano stati dati in custodia, ci chiediamo, quando la sentenza diverrà esecutiva nel prossimo mese di luglio, che cosa succederà?
Chi tutelerà i cittadini che da queste società hanno acquisito beni e investito i loro soldi e futuro? Anche se si trovasse un cavillo per lasciare i beni ai loro attuali proprietari, chi pagherà il 64% del loro valore allo Stato?
Il Comune di Follonica e le passate Amministrazioni di Centro Sinistra che si sono succedute, che hanno concesso permessi, stipulato convenzioni etc. che ruolo hanno avuto in tutto ciò?
Ma la storia non finisce qui.
Relazione sintetica Sentenza Pentacontainer s.r.l.
contro
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
AGENZIA DEL DEMANIO
Sentenza n.1383/2014 pubblicata il 05-05-2014
RG n.2402/2002
Rep. n. 3392/2014 del 05-05-2014
Caro Fiorenzo, una sola domanda:
hai mica chiesto a Gigino ed ai ragazzi, come ti chiedevo con il commento del 24 Settembre 2014, di cui sotto
https://www.massacomune.it/2014/09/24/borgo-di-ghirlanda-un-autodromo-isolato/#comment-3265
se, a partire dal precedente mese di Luglio 2014, avessero ricevuto notizie fiorentine?
In caso di risposta positiva, cosa ti hanno detto?
https://www.youtube.com/watch?v=H6KMqmO1lcQ
http://video.repubblica.it/dossier/la-corsa-per-il-quirinale-elezione-presidente-della-repubblica-dopo-napolitano/quirinale-dallo-spoglio-spunta-luigi-faramonti-detto-gigino/190442/189395
Secondo quanto mi ha riferito una fonte della massima attendibilità, la Sentenza in questione non riguarderebbe solo immobili appartenenti alle pertinenze del trasporto ex ferroviario ubicati nel Comune di Follonica, ma anche immobili ubicati nel Comune di Massa Marittima.
Nel procedimento avanzato di fronte al Tribunale Ordinario di Firenze, secondo quanto mi è stato riferito, sarebbe intervenuta anche la Ferrovia Massa Follonica Servizi Autolinee SpA, che avrebbe richiesto al Tribunale in questione di dichiarare taluni immobili ivi ubicati ed individuati in alcune perizie redatte nel 1958, ed in particolare un silos in località Ghirlanda, di proprietà della stessa società intervenuta.
Richiesta che, a quanto pare, sarebbe stata rigettata.
A questo punto l’amministrazione comunale di Massa Marittima, sulla base dei documenti da me ufficialmente forniti e protocollati nel corso di questi ultimi anni, potrebbe interessarsi alla vicenda facendo chiarezza su taluni atti di affitto e compravendita forse impropriamente intervenuti su di essi.
E’ mia motivata impressione, sulla base di atti a suo tempo consultati in Comune, quando ero consigliere comunale di opposizione, che il Comune di Massa Marittima sia a conoscenza da oltre 30 anni dei rapporti giuridici esistenti su beni e pertinenze ex ferroviarie. come disciplinati dal decreto interministeriale del 1963, e che quindi abbia tutte le carte in mano per valutare in modo approfondito e consapevole la questione
Diversa gente mi ha chiesto chi sia Gigino.
Mi sembra lampante, ma voglio darvi un aiuto: è il principe di Ghirlanda e Duca del Tordino. E’ chiaro?
Di chi è il Florida? La domanda se la poneva e se la pone tuttora anche l’amico Gennaro Zanfardino
http://gennarodafollonica.blogspot.it/2011/03/lunedi-15-novembre-2010-di-chi-e-il.html
Forse Gigino, principe di Ghirlanda e duca del Tordino, potrebbe fornirci qualche utile informazione per aiutarci a chiarire le idee su questa situazione
Ahi ahi ahi, Gigino mio.
L’ultima novità è davvero dura da digerire, vero?