IL TIRRENO
09 aprile 2015
Economia
Beni regionali all’asta per oltre mezzo milione
MASSA MARITTIMA – È uno dei modi maggiormente in vogo tra le amministrazioni pubbliche per fare cassa: l’alienazione dei propri beni. Che si tratti di terreni o fabbricati o immobili poco importa: se non servono alla comunità, vale la pena metterli all’asta così da dare una boccata d’ossigeno a quella voce di bilancio chiamata “entrate”. E dopo i Comuni, ora tocca anche alla Regione Toscana che è pronta a far cassa con i gioielli maremmani, rinunciando a quelli che sorgono sulle Colline Metallifere, forte di una lista stilata dall’Unione dei Comuni, che ha appena fatto approvare la perizia che ne sancisce il prezzo minimo. La base d’asta, in poche parole. Parliamo di una cifra, se tutti gli affari dovessero andare in porto, che si aggira attorno al mezzo milione di euro. Sarebbe un bell’incasso, anche se poi questi soldi non finirebbero del tutto nelle casse dell’ente maremmano. I lotti (nove in tutto) sono di proprietà regionale, nella categoria “demanio”: per lo più immobili, sparsi nei colli tra Massa Marittima (soprattutto) e Monterotondo. Per la precisione, parliamo di due zone ben distinte: quella del “Magazzino di Valpiana” e quella de “La Stima”. Firenze ha messo gli occhi su questi lotti da oltre un anno e fatti tutti i controlli di rito ha deciso di voler vendere questi poderi maremmani. Già nel febbraio 2014 infatti ha commissionato all’Unione dei Comuni, a cui spetta questo compito, di stilare una stima di queste proprietà per poter procedere alla loro vendita al mercato pubblico. Il lavoro dei periti è terminato alla fine di marzo e tutte le valutazioni sono state approvate e inviate negli uffici del palazzo regionale a Firenze per poter dare il via alle procedure di vendita. Sono diversi soldi, che variano nel prezzo a seconda del lotto che viene messo all’asta. Il più caro si chiama Casa Bacci, un podere ancora in buone condizioni nella zona vicino a Suvereto, stimato 336mila euro. Il meno costoso, invece, è un terreno, sempre nelle campagne di Massa Marittima (località Salcerini Nuovo) che verrà battuto da una base di duemila euro. Tra questi due estremi, ci sono sette lotti sparsi tra le colline, in cui troviamo il pacchetto che sorge nel territorio di Monterotondo Marittimo, scandito dal podere Poggio ai Caprai (valutato 22.250 euro), quello di Carboli (stimato 75.400 euro) e quello del Ramerino (8.670 euro). In fondo alla lista, ci sono gli immobili massetani: Fosso dell’Acqua Nera (7.985 euro), il Podere Sant’Ida (2.200 euro), il Torrinaia (seimila euro) e il Valpiana-Rigattaie (settemila euro). Per gli ultimi tre, però, si dovrà aggiungere il costo del frazionamento che dovrà essere effettuato prima della stipula del rogito di vendita da professionista incaricato e che dovrà essere sostenuto dall’acquirente.