LA NAZIONE

09 aprile 2015
 

 

La Proloco attacca l’assessore Paperini

Aumenta la polemica per le date cancellate – Parla Rossi

 


 

Addirittura è stata scomodata la leggenda del Cristo di Montieri al quale, si dice, caddero le braccia di fronte a certe affermazioni. A rievocarlo è stata l’associazione Proloco di Massa Marittima con il suo presidente Alberto Rossi, rispondendo con tono sarcastico alle dichiarazioni, già apparse su queste colonne, dell’assessore alla cultura Marco Paperini in merito alla vicenda riguardante le manifestazioni programmate dall’associazione stessa e contenute nel calendario a suo tempo inviato all’amministrazione comunale. Rossi ironicamente si rivolge dunque a Paperini invitandolo ad «abbandonare l’obbligo di appartenenza alla Giunta e a parlare dell’argomento senza indugi. Onestamente va avanti il presidente nemmeno per la chiusura dell’Expo milanese hanno bisogno di una vasta scelta di date come sembra che occorra per chiudere il Toscana Fotofestival. L’assessore cade proprio sul calendario on-line: Paperini, sbandiera un prodotto figlio del web, come dice, che però ha un piccolissimo neo, quello di non essere accessibile a tutti. Cioè il frutto di tante fatiche delle associazioni di volontariato nel campo turistico è accessibile a pochi intimi. Ci spieghi assessore perché prima le date da noi indicate erano libere da impegni e poi non più accessibili. C’era stato un accordo verbale con qualcuno che non aveva messo nero su bianco come la Proloco invece ha fatto? A proposito poi della mancata presenza dei rappresentanti della Proloco stessa agli incontri di cui Paperini fa cenno precisa Rossi lo stesso assessore cade un’altra volta in un altro scivolone: lo invito a rivedere gli atti dai quali risulta che solo una volta sono stato assente agli incontri. Peraltro tutto nella norma, visto che in fin dei conti siamo volontari e quindi anche qualche assenza può essere giustificata. Ma Rossi non si ferma qui: «Non tocco il tasto del termine di 60 giorni antecedenti la data della manifestazione. Non avrà difficoltà, assessore, a fare due conti e vedrà che noi con 90 giorni di anticipo ci siamo presentati all’appello». Poi la chiusura venata di polemica: «Spieghi ora con dovizia di particolari al sindaco che le ha concesso la fiducia, ai massetani e agli operatori turistici, come un personaggio in arrivo dall’esterno metta fuori dalla porta migliaia di persone perché deve chiudere il Fotofestival e deve dare la precedenza ad un evento che fra l’altro poteva essere inserito nella giornata della Proloco».

 

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