Normalmente il cittadino dovrebbe decidere di occuparsi di politica per un senso di solidarietà con i propri simili, perché amante di questo tipo di attività o comunque con lo spirito di dare un contributo alla comunità in cui vive.
I ruoli che gli eletti si assumono sono o di Amministratori o di Consiglieri di opposizione: nel primo caso si dovrebbe operare nella più assoluta trasparenza con unico scopo di migliorare il livello qualitativo della propria città e dei propri concittadini e nel secondo caso si dovrebbe vigilare sulla trasparenza degli atti e informare i cittadini se gli Amministratori non si muovono in modo corretto.
L’esempio dei fatti degli ultimi giorni sembra aver dimenticato tutto quanto sopra detto; la minoranza chiede e riceve degli atti che appaiono non corretti e informa che esistono situazioni anomale; di tutta risposta anziché cercare di capire meglio ed eventualmente correggere il tiro, si vieta alla minoranza di accedere agli atti. Il commento che lascio ai lettori non lascia spazio ad interpretazioni.
Detto questo vorrei puntualizzare che le discordanze di opinione in campo politico purtroppo sempre più sfociano in odio personale fino all’autolesionismo.
Sappiamo perfettamente che quando si decide di far politica al proprio paese si diventa in qualche modo personaggi pubblici (nell’ambito della propria città ovviamente) e dobbiamo essere disponibili a finire nel bene e nel male sui giornali o nei commenti di Piazza ma quel che non è condivisibile è perdere di vista la correttezza e l’educazione e scambiare le differenti opinioni come offese personali e assistere a rotture di amicizie scambiando un avversario politico per un nemico al fronte.
Quanto sto dicendo vale ovviamente per tutti, maggioranza e opposizione, nessuno escluso.
Lo sport (quello vero senza business particolari) insegna; quando l’arbitro fischia l’inizio di una partita, è battaglia senza esclusione di trucchetti e colpi ai limiti del regolamento, ma al fischio finale ci si saluta e si va a cena insieme secondo regole di lealtà. Nello sport le persone scorrette vengono allontanate!
Mi viene sempre da pensare che se prendessimo un mappamondo grande quanto volete e cercassimo Massa Marittima, non la troveremmo date le sue piccole dimensioni e quindi quanti si accapigliano o peggio si maltrattano, si denunciano, dovrebbero capire che sono personaggi che calpestano il prossimo per un briciolo di potere in un paese che non esiste. Ma che la facciano finita!
Stiamo assistendo alla lenta ma continua morte di un paese che meriterebbe tanto di più; le persone che potrebbero dare un contributo o stanno fuori ed assistono in silenzio oppure se danno la propria disponibilità, vengono selezionate e scartate a priori se non hanno la tessera giusta in tasca.
Di questo passo dove vogliamo andare?
Ci si ostina al non dialogo, a coprire il compito, a demonizzare chiunque metta in dubbio il proprio operato, a difendere gli ordini che vengono da lontano a prescindere.
Questa Amministrazione non dispone di un euro ed è destinata ad accrescere pesantemente il proprio indebitamento, è un ammalato grave, ma nonostante questa drammatica situazione quel che più conta non è tentare di raddrizzare la situazione ma farsi la guerra per mantenere uno pseudo briciolo di potere e non prendere mai le distanze con chi ci ha lasciato un’eredità pesantissima.
La mia non vuole essere una predica pasquale né un invito ad aprire tutti insieme appassionatamente l’uovo di Pasqua in segno di pace, ma un invito a tutti quanti operano in politica nella nostra città a rileggere bene i propri ruoli senza dimenticare che gestiamo gli interessi degli altri e quindi tutto deve essere fatto nella massima trasparenza senza timore di essere controllati e giudicati e se qualcuno sbaglia per errore o per precisa volontà , vanno presi provvedimenti verso chi è in colpa non verso chi li ha denunciati.
Se denuncio una persona che sorprendo a rubare, non posso finire io in carcere.