IL TIRRENO
02 aprile 2015

 

 

Alzato a 36mila euro all’anno il budget per la promozione turistica

Il Comune rilancia con Amatur

 

 

MASSA MARITTIMA – Il presidente Alessandro Giuliani lo aveva detto nel corso di una conferenza stampa a inizio anno. «Con diecimila euro all’anno non possiamo offrire un servizio eccellente, perché creerebbe dei buchi nel bilancio. E questo non lo possiamo permettere». Quelli erano i giorni delle contestazioni ad Amatur, il consorzio che ha come mission quella di promuovere il turismo a Massa marittima e dintorni. C’erano alcuni soci che mugugnavano, l’amministrazione che minacciava di uscire (Amatur è una partecipata) e l’opposizione che incalzava. Poi alla fine i toni si sono sgonfiati e da ieri l’ufficio turistico nella città del Balestro è tornato in mano al consorzio, per 36.600 euro all’anno. Soldi questi presi dalle entrate della tassa di soggiorno. Questo è quello che prevedono i nuovi accordi, stabiliti con una determina del 26 marzo, tra la giunta e Amatur, che torna ad essere il soggetto titolare dello sviluppo turistico massetano e dell’ufficio di via Todini, quello finito al centro delle polemiche in quanto chiuso per la maggior parte del tempo. Così come il sito, che non viene aggiornato dal 2012. Era proprio per questi temi che Giuliani tirò fuori i diecimila euro forniti dal Comune alle casse del consorzio: pochi secondo il presidente per offrire un servizio no stop a turisti e visitatori. Un’obiezione che sembra sia stata accolta dall’amministrazione comunale, dato che la convenzione prevede nuovi punti rispetto al passato. E ovviamente, allo stesso tempo chiede nuove offerte. Il patto tra ente e Amatur prevede un rapporto triennale, iniziato ieri (1° aprile) per poi scadere il 31 marzo del 2016, per un corrispettivo di 36mila euro annui. La volontà della giunta d’altro canto è chiaro e si riassume in un passaggio della determina sopra citata: «l’obiettivo è quello di proseguire la collaborazione con la società partecipata Amatur per perseguire le predette finalità in materia di accoglienza e di informazione turistica, nonché nelle more della riorganizzazione di tali servizi sulla base delle modifiche che saranno apportate». Il documento parla delle nuove offerte che richiede l’amministrazione alla firma della convenzione, alcune delle quali già individuate. Ad esempio, si chiede al consorzio di «operare per fornire agli utenti la migliore informazione possibile sia per gli aspetti più prettamente turistici che per le specificità ed emergenze economico-territoriali secondo quanto previsto dallo statuto sociale». Così come viene previsto che «il personale prescelto dalla società dovrà essere in possesso di requisiti generali come meglio specificati in convenzione e, comunque, con conoscenza dell’inglese e di almeno un’altra lingua straniera».

 

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