La cantilena con cui il nostro poco amato Sindaco dà, oltre che dello schizzofrenico anche del barbaro etc etc a Gabriele e con cui chiede ripetutamente al Sottoscritto e a Lucia cosa pensiamo è diventata una nenia senza fine.

 

Poiché c’è chi riporta allo stesso Sindaco tutto ciò che viene scritto su questo sito, per favore Marcello, convoca un’assemblea pubblica e in quella sede , senza limiti di tempo, ti spiegheremo tutta la nostra posizione.

 

Avrei anche un’altra idea, ti potrei inviare un’interrogazione in Consiglio in cui ti chiedo di domandarmi cosa penso di te e della tua Amministrazione e così in fase di replica potresti avere le risposte che vuoi.

 

Non sarebbe meglio per tutti sciogliere questo nodo prima possibile? La verità è che non ti interessa scioglierlo, altrimenti finisce il giochino con cui ti diverti tanto.

 

Un Commento a “CARO SINDACO, VORREI DIRTI QUEL CHE PENSO!”

  • Roberto Ovi says:

    Se uno pone in continuazione specifiche domande ad alcuni soggetti (cosa ne pensano di quello che dice una persona, se ritengano di doversi dissociare da certi comportamenti od affermazioni), vuol dire che egli è pronto, quando necessario, ad assumere le stesse determinazioni nei confronti di alleati o soggetti politici ad egli vicini.
    In poche parole, se Giuntini chiede a Fiorenzo e Lucia cosa pensano di determinate iniziative, comportamenti ed iniziative di Gabriele, vuol dire che egli sarà sicuramente disponibile a prendere pubblicamente le distanze, se necessario, da persone che si sono rese protagoniste di vicende molto discutibili, sulle quali i contribuenti locali potrebbero essere chiamati a pagare risarcimenti consistenti.
    Come, ad esempio, sulla vicenda ex Molendi.
    Si prepari bene, caro Giuntini. E, viste le pretese da lei stesso avanzate, non creda di poter svicolare tanto facilmente dal vicolo cieco in cui si è cacciato da solo

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