IL TIRRENO

29 marzo 2015

Panorama politico

 


 

«La gente si è stancata dei modi della lista civica»

 


 

 

Il sindaco Giuntini risponde agli attacchi e alle diffide di Massa Comune

 

«L’incarico per le miniere al padre del capogruppo PD? :È la figura perfetta»

 

 
 

MASSA MARITTIMA «Carlo Cassola nel suo libro “Le miniere di Maremma” cita Massa Marittima come un centro devoto alla cultura. Una realtà che vale ancora oggi, grazie alle molte iniziative che vengono organizzate in città. Mostre, libri, convegni. Ecco, proprio per questa sua natura, credo che Massa Marittima non meriti questo modo di fare politica». Marcello Giuntini sfodera questa citazione non appena gli si chiede del clima politico cittadino. Ci sono le diffide, la valanga d’interrogazione sul vicesindaco e sui responsabili di settore, c’è la velata richiesta di rimettere il mandato: tutto firmato dal movimento civico d’opposizione Massa Comune. «È un clima pessimo, in cui non si discute sulle cose ma si va avanti solo con attacchi e denunce personali». Però Massa Comune l’ha invitata a incontrare i cittadini, per affrontare le varie questioni. «Ma noi i cittadini li incontriamo costantemente: sono loro che sono fuori dalla realtà. Sia io che gli assessori organizziamo incontri tematici con le varie categorie, abbiamo istituito l’albo delle associazioni e la gente sa che può fermarci anche per strada». L’opposizione è convinta del contrario; c’è un invito a rimettere il mandato se non riesce ad avere un faccia a faccia con i cittadini. «Io penso che alla fine saranno i consiglieri moderati di Massa Comune, come il capogruppo Fiorenzo Borelli e Lucia Meucci, a non arrivare in fondo al mandato. Ho la sensazione che siano a disagio di fronte alle provocazioni barbare degli altri esponenti, non riusciranno a dare sempre risposte d’ufficio. O, se ce la faranno, dovranno avere molta forza. Anche perché questo atteggiamento non paga: l’ex capogruppo (Federico Montomoli, ndc) si è presentato di nuovo alle ultime elezioni e ha preso solo 38 voti. Credo che la gente si sia stancata di una politica così deprimente da parte di alcuni esponenti della civica». Uno dei casi caldi è l’incarico affidato al padre del capogruppo Pd. Com’è nata questa decisione? «Dal fatto che è venuto a mancare l’esperto che si è sempre occupato di queste cose: Martinozzi, un uomo che ha sempre lavorato nelle miniere (lo stesso che recuperò il corpo di Alfredino Rampi, ndc). Questi controlli al museo delle miniere sono obbligatori e dopo aver fatto una ricerca sull’albo professionale senza trovare figure idonee, abbiamo proceduto con un avviso pubblico ed è venuto fuori il nome del padre di Flavio Zazzeri, un professionista con un curriculum di tutto rispetto, che ha lavorato a Gavorrano e soprattutto che conosce bene le miniere. Dirò di più: alcuni suoi ex colleghi ce l’hanno indicato come figura perfetta per formare dipendenti comunali che domani potranno occuparsi di questi aspetti». A proposito di soldi pubblici, Massa Comune sta pubblicando sul suo sito anche dei conti in sospeso (a suo dire) dei precedenti amministratori. «Comportamento pessimo: i consiglieri hanno accesso a delle informazioni per il loro ruolo, ma sono tenuti alla riservatezza. Invece usano questo strumento per attaccare personalmente e senza remore gli avversari. È un comportamento barbaro, che non cerca minimamente il bene di Massa Marittima».

 

2 Commenti a “«L’incarico per le miniere al padre del capogruppo Pd? È la figura perfetta»”

  • gabriele galeotti says:

    Tantissima gente (tanta quanta non puoi nemmeno immaginare), invece, non fa altro che incoraggiare il nostro lavoro.
    Tu, caro Marcello, ti sei stancato di Massa Comune!
    E ci credo bene!
    Ma, ahivoi, non è ancora niente…
    .

  • federico montomoli says:

    Anziché guardare ai voti VERI degli altri pensi ai voti FALSI del suo capogruppo. Ma a parte questo, nell’articolo c’è una imprecisione (o bugia per camuffare i fatti?), Questo incarico è una porcata clientelare è basta!! Non c’è stato nessun avviso pubblico, ma, come dice nella risposta ufficiale che ci ha inviato, una “ricerca informale”. Ora, a me sfugge il punto della norma sulla trasparenza della pubblica amministrazione in cui è prevista, per l’affidamento di incarichi, la “ricerca informale”, che tradotto vuol dire “ho chiesto a qualche amico se la cosa gli poteva interessare”! Ma non ci aspetteremo davvero che l’azione dell’ Amministrazione sia improntata al rispetto delle regole? Cosa ci vogliamo aspettare da un Sindaco che come primo atto convalida un illecito? Il primo atto infatti è stata la convalida degli eletti in Consiglio e i VOTI dello Zazzeri erano stati aumentati modificando i verbali, altrimenti rimaneva fuori!!


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