LA NAZIONE

21 marzo 2015

 


 

Il garante: rischio sovraffollamento per il carcere

 


 

IL CARCERE di Massa Marittima non può servire da sfollamento degli altri istituti penitenziari della Toscana, deve ritrovare la sua dimensione. Questo il commento del garante regionale dei diritti dei detenuti, Franco Corleone, al termine del sopralluogo di ieri mattina. Nasce come carcere mandamentale, una struttura pensata per la custodia attenuata – ha detto il garante – ma che nel tempo ha perso la sua caratteristica. Una realtà così piccola che ospita 43 detenuti e ha una capienza fino a 48 ha senso se ha una sua dimensione e non per accogliere carcerati provenienti da istituti toscani sovraffollati, ognuno con problematiche e regole diverse. Corleone ha avanzato possibili alternative per Massa Marittima come quella di sperimentare un carcere comunità oppure accogliere detenuti con pene molto lunghe e prepararli all’ingresso negli istituti penitenziari sulle isole Gorgona, Pianosa o Porto Azzurro. Il garante ha parlato della necessità di utilizzare la caserma e farla diventare un centro di formazione del personale sia di polizia penitenziaria che educatori, anche con corsi pratici su genitorialità e affettività. Tra gli aspetti positivi evidenziati da Corleone, la pulizia, la presenza di bagni con docce e acqua calda in tutte le celle e l’assenza di sovraffollamento. Tra le criticità, invece, il garante ha ricordato l’assenza di attività nel pomeriggio, le infiltrazioni di pioggia nella palestra e la mancanza di un nucleo di traduzione.

 

 

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