Pochi articoli di legge e l’Italia si è venduta
la sovranità monetaria
In primo luogo, si è tolto allo Stato il sacrosanto diritto di emettere moneta (lasciandogli solo quello relativo alle monete metalliche). Questo con i seguenti articoli di legge:
- Art. 4, comma 1, del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 43 (emissione di banconote)
- Art. 105, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità Europea del 24.12.2002 (la BCE, banca privata, definisce ed attua la politica monetaria della Comunità Europea)
- Art. 106 del trattato che istituisce la Comunità Europea del 24.12.2002 (solo la BCE e le Banche Centrali nazionali possono emettere banconote aventi corso legale nella Comunità – lasciano, bontà loro, la possibilità di emettere monete metalliche agli Stati, decidendone però loro il volume);
- Art. 16 dello statuto del SEBC del 9.5.2008 (diritto esclusivo di emettere banconote).
Poi si è suggellato il tutto ponendo il sistema bancario al di sopra di tutto e di tutti, con questi altri articoli di legge:
- Art. 1 dello statuto della Banca d’Italia, il nuovo testo è stato approvato con DPR del 12 dicembre 2006 (la Banca d’Italia è al di sopra di tutti i soggetti pubblici e privati)
- Art.3 dello statuto della Banca d’Italia, il nuovo testo è stato approvato con DPR del 12 dicembre 2006, questa modifica di sabato 16 Dicembre 2006 pone fine alle partecipazioni pubbliche
- Protocollo (n. 36) sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee (1965), art. 22 e 23 riguardano in modo specifico le banche, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. C 321 E del 29/12/2006 pag. 0318 – 0324. Download del protocollo
Ma non è finita qui. Lo Stato Italiano mette a bilancio le sue monete metalliche nelle entrate (vedi ad esempio http://www.rgs.mef.gov.it (pag. 354) (download bilancio del 2008), come è giusto che sia, dato che, tolte le spese per il loro conio, rappresentano una fonte di finanziamento http://www.rgs.mef.gov.it (pag. 354) (download), bilancio del 2008. Ma le banconote, a differenza delle monete, non figurano nelle entrate dello Stato.
La Banca d’Italia contabilizza le banconote nelle poste passive (vedi pag. 305) (download), bilancio 2008. Ciò implica che le stesse rappresentano un debito della banca nei confronti dei possessori. Ma avete mai provato a riscuotere quel debito direttamente alla cassa di tale banca? Sicuramente sarete derisi dal cassiere e farete l’amara scoperta che quel denaro non ha nessun controvalore.
IN POCHE PAROLE CI HANNO ESPROPRIATO DELLA SOVRANITA’ MONETARIA E SOLO LORO (I BANCHIERI) POSSONO EMETTERE BANCONOTE [NOI SOLO LE MONETE] E, SENZA IL MINIMO RITEGNO, LE CONTABILIZZANO ANCHE NELLE PASSIVITA’…