IL TIRRENO
MASSA comune Un solo consiglio? «Non si amministra così questa città»
MASSA MARITTIMA Massa Comune non molla la presa: la nuova amministrazione sta facendo poco o nulla per la città del Balestro. Non sono bastate le risposte del sindaco Marcello Giuntini alla polemica sollevata sempre dalla civica, sulla questione dei consigli comunali convocati fino ad ora dal governo locale. Una sola riunione da maggio, non è così che si amministra una città a giudizio dello schieramento politico rappresentato in consiglio da tre suoi esponenti. «Il novello sindaco Giuntini si è insediato al grido: c’è tanto da fare e dovremo lavorare molto – spiegano dal gruppo – Va bene che il concetto di lavoro è soggettivo e che dipende dall’esperienza personale, ma è quanto meno in contrasto con le premesse l’aver convocato un solo consiglio comunale in oltre tre mesi dalla elezioni». Il primo cittadino ha motivato la “carenza” di incontri spiegando che d’estate le priorità massetane riguardano gli eventi e soprattutto che non ritiene opportuno convocare riunioni senza che ci siano un numero soddisfacente di argomenti da discutere. A settembre ne sono previsti due, uno sul bilancio e l’altro sul nuovo assetto dell’ente provinciale, a cui parteciperà anche Leonardo Marras, presidente della Provincia di Grosseto. Massa Comune non la pensa allo stesso modo, anzi. Gabriele Galeotti, consigliere d’opposizione, spiega di sentire forte la responsabilità che il 37,5% dei massetani (una percentuale che nessuna opposizione politica, neppure in coalizione, aveva mai raggiunto, sottolinea lo stesso politico), gli ha affidato, e promette di mettere in atto una battaglia pungente nei confronti del governo se non farà il bene di Massa Marittima. «Il nostro gruppo come ha sempre fatto anche nei 5 anni precedenti farà un’opposizione leale ma durissima, senza sconti per nessuno. Benché il nuovo sindaco venga da Montieri, non gli consentirà di fare giri lunghi e tortuosi. Massa Comune lo costringerà a trovare tutte le scorciatoie possibili per dare alla nostra cittadina, al più presto, dopo decenni di risposte mancate e ferite inguaribili, ciò che reclama a gran voce per recuperare la sua dignità e il suo prestigio. Solo così, infatti, potremo tentare di risollevare le sue sorti, da sempre nelle mani di una politica di partito inetta e clientelare, in gran parte alimentata da soggetti quasi unicamente rivolti al perseguimento del proprio profitto e di quello del partito di appartenenza». Galeotti scocca una nuova freccia velenosa nei confronti di Giuntini. «Spero di vedere quel cambiamento promesso, ma non credo però che potranno agire tanto facilmente e tanto liberamente se è vero, ad esempio, che sia bastato alzare la voce da Valpiana per “costringere” il novello sindaco a nominare un preciso assessore».