Come detto più volte, Massa Comune crede che il settore che più di ogni altro possa aiutarci ad uscire dal pantano economico nel quale siamo stati relegati sia il TURISMO.
Non abbiano nulla da invidiare a Volterra, a San Gimignano, a Pienza, a Montacino, a Montepulciano e, per certi versi, anche a Siena.
Nulla, se non il FLUSSO TURISTICO che in queste città non è saltuario o stagionale né, tantomeno, “mordi e fuggi”.
Nulla, se non la CAPACITA’ DI FARE TURISMO, ovvero una MENTALITA’ BEN PIU’ APERTA della nostra, in grado di comprendere la necessità di dirigersi nelle uniche direzioni possibili: quella della QUALITA’ e quella della COMPETENZA.
Nulla, se non l’aver saputo valorizzare almeno il proprio nucleo urbano al punto di averne fatto un vero e proprio “salotto”, tanto bello quanto accogliente e confortevole.
Il centro storico di Massa è un piccolo-grande gioiello di architettura e urbanistica: chi si affaccia alla nostra piazza, amante o meno dell’arte, resta a bocca aperta di fronte alla sua “originale” bellezza.
La nostra piazza e i monumenti che la descrivono sono veri e propri capolavori oltreché manifesto di arte e cultura incomparabili.
Ma non ci sono solo il Duomo, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà, la Palazzina dei Conti di Biserno: tutto il centro storico è “una piazza”.
Le Fonti dell’Abbondanza, la Palazzina della Zecca, le Mura medievali con le porte urbane, il Cassero, la Torre del Candeliere con l’Arco Senese.
Ecco: uno dei punti principali del nostro programma è quello di pianificare una vera e propria riqualificazione urbana del centro storico per farne un GIOIELLO del quale i Massetani vadano fieri e i Visitatori conservino un ricordo indelebile.
E’ un progetto ambizioso e difficile ma sappiamo di poterci riuscire, sorretti dallo strumento che più di ogni altro serve in casi del genere: l’amore per la nostra Cittadina e la volontà di mettersi al suo servizio in maniera “umilmente competente” e completamente disinteressata.
Potrebbero mancare le risorse ma, riducendo gli sprechi come abbiamo dimostrato si possa fare, le troveremo.
Con l’aiuto della Cittadinanza e l’apporto professionale dei Tecnici locali che lo vorranno, elaboreremo un progetto complessivo dell’intero tessuto urbano racchiuso dalle mura e del suo intorno più immediato.
Rivedremo le pavimentazioni di strade e piazze per estendere al massimo l’uso della pietra serena e del travertino, togliendo l’asfalto laddove inopportuno.
Non faremo più taluni macroscopici errori (le pavimentazioni con la riga nel mezzo, i marciapiedi del Seminario dove le lastre sono state messe longitudinalmente, i marciapiedi interni alla doppia Porta San Rocco).
Proveremo ad affrontare il caso BPN proponendo ad uno o più docenti della Facoltà di Architettura di Firenze di allestire un SEMINARIO teso alla ricerca di quella che potrebbe essere la SOLUZIONE MENO PEGGIO al problema.
Studieremo un nuovo assetto del traffico e rivedremo il sistema dei parcheggi con l’obiettivo di renderli COMPLETAMENTE GRATUITI, sia alla Cittadinanza che ai turisti.
Individueremo la tipologia di arredo urbano più adatta al nostro caso e ne riproporremo i caratteri in ogni circostanza [UNIFORMITA’ = QUALITA’ ovvero minore possibilità per il visitatore di distogliere lo sguardo dalle emergenze architettoniche e dalle varie espressioni artistiche di cui disponiamo].
Completeremo il recupero del Cassero Senese e faremo in modo che possa finalmente ospitare spettacoli artistici e teatrali, interfacciandosi con quanto andrà a svolgersi nelle piazze urbane.
I Musei e il TEATRO MAZZINI (che riapriremo in brevissimo tempo) saranno le “perle” nelle quali imbattersi durante la visita del centro storico.
Cureremo ogni dettaglio sul fronte della cartellonistica turistica e commerciale.
Appronteremo un VERO PROGETTO ILLUMINOTECNICO per rendere merito ad ogni emergenza architettonica, ciscuna in ragione delle proprie caratteristiche specifiche [oggi la sommità del campanile è buia, la zona absidale del Duomo è pressoché anonima ecc.].
Regolamenteremo meglio gli interventi privati: il tutto con il dovuto rigore ma con una maggiore flessibilità.
Favoriremo, IN OGNI MODO POSSIBILE, chiunque voglia partecipare a questo processo e saremo al fianco di chiunque intenda operare il recupero qualificato degli immobili e/o delle attività con sede in essi.
Studieremo il modo di assegnare contributi a tal fine e/o di praticare sgravi sulle imposte [riduzione del costo del suolo pubblico, sovvenzioni per eliminare i cavi che corrono sulle facciate degli edifici, facilitazioni burocratiche, supporto tecnico].
Favoriremo il nascere di nuovi negozi, incentivando il rinnovarsi di quelli esistenti e il miglioramento del servizio offerto.
Rinunceremo a dormire la notte purché si intervenga, in forma pubblica o meno, sull’area EX-MOLENDI facendola diventare una volta per tutte la PORTA URBANA di Massa: abbiamo più di un’idea e ci riusciremo.
Il Piazzale Mazzini assumerà connotati diversi e non sarà più solo un parcheggio (peraltro senza portare profitto nelle casse del Comune) bensì uno spazio polivalente e flessibile, stagionalmente a supporto della Piazza del Duomo.
L’amministrazione sarà un’amministrazione “amica” con la quale dialogare nell’interesse di entrambe le parti e, prima ancora, della nostra Cittadina.
E’ nostra intenzione fare ogni cosa affinché Massa torni a risplendere per come merita.
Chi vorrà fare qualcosa di buono per Massa vedrà stendersi davanti un tappeto rosso; CHI FARA’ IL CONTRARIO CAPIRA’ IN FRETTA DI DOVER NECESSARIAMENTE CORREGGERE IL TIRO.
Nessuno osi più fare del male a Massa!!!
Il centro storico tornerà a “vivere”, a favorire la vita sociale e ad abbracciare i negozi e le attività produttive.
Massa è nostra, Massa è stupenda: a noi il compito di renderle merito affinché i Cittadini tutti ne vadano fieri e i Visitatori ne conservino un ricordo indelebile.
Benissimo Gabriele, però parlate solo dei problemi di Massa capoluogo, come se le frazioni non esistessero. Inoltre il territorio non è fatto solo dai monumenti ,ma anche dalle persone che vivono questi territori. Perchè meravigliarsi se l’UFFICIO TURISTICO ha assunto una persona che non parla inglese- sec. me dovrebbero sapere anche il tedesco e il russo, perchè ormai questo vogliono i tempi- se poi in molti agriturismi non si sa una parola di inglese.Non siamo più nel 1960, quando io- che son vecchio- avevo 9 anni, Berruti vinceva i 200 METRI alle Olimpiadi di ROMA e Abebe Bikila la MARATONA trionfando, scalzo, sotto ò’ Arco di Costantino. Il tempo è passato, e forse i massetani non se ne sono accorti.
Concordo pienamente; serve fare un salto di qualità o non recupereremo mai.
La conoscenza delle lingue è essenziale; nella mia vita professionale soprattutto nei primi anni ho avuto occasione di confrontarmi con popoli stranieri e la conoscenza della lingua inglese non è stato solo un aiuto quotidiano ma un arricchimento personale che consiglierei a chiunque.
Pensare di fare turismo al paese e sapere che spesso non sappiamo dare un’indicazione in inglese è una pessima presentazione verso i turisti; una delle iniziative che dovrebbe essere presa sarebbe proprio un buon corso di inglese.
Su queste rimostranze potrebbero darvi una risposta gli ultimi due Presidenti dell’Amatur, Roberto Schiavetti, ora Presidente del CdA dell’istituto Falusi e Alessandro Giuliani che, secondo quanto riferiscono alcuni quotidiani, potrebbe essere il candidato Sindaco del PRI e forse di alcuni esponenti di Forza Italia