Fonte: IL TIRRENO

28 marzo 2014

 

 

Il sindaco Lidia Bai sui “canili” in campagna: pronta a parlarne direttamente con il prefetto «Troverò una soluzione per il Donzellino»

 

MASSA MARITTIMA «Ne parlerò direttamente con il prefetto». Il sindaco Lidia Bai non vuole assolutamente lavarsi le mani dei canili del Donzellino. Anzi, ha tutte le intenzioni di farsene carico. «Cercheremo ogni soluzione per venire a capo della vicenda, prendendo in considerazione anche misure straordinarie». Sa bene che i padroni di quei cani adesso si trovano in difficoltà, viste le ordinanze (rivolte ai titolari dei terreni) con cui s’impone di demolire le baracche che tenevano al sicuro gli animali. Ma d’altro canto, torna a spiegare, il Comune non poteva che precedere con l’iter previsto quando viene rivelato un abuso edilizio. Secondo alcune voci, sembra che sia arrivato addirittura un esposto in Procura per indagare su quei canili, annotati poi dalla forestale nel rapporto inviato in municipio. «Con una segnalazione noi non potevamo che procedere» spiega Bai. Non è la prima volta che il sindaco prova a trovare una soluzione per queste baracche, costruite a metà degli anni ’80. «Avevamo trovato anche un’altra area dove poter costruire un nuovo canile, così da poter spostare gli animali dal Donzellino – spiega – ma subito c’è stata una levata di scudi perché quel punto non andava bene». La zona in questione è quella vicino al campo di tiro di Cittanuova e quando arrivò la voce che lì sarebbe potuto nascere un nuovo canile partirono subito lettere e raccolte firme per bloccare l’iniziativa dell’amministrazione. In questo modo la questione è rimasta irrisolta, fino ad oggi, quando sono arrivati il verbale prima e le ordinanze poi. «Voglio però rassicurare i proprietari – continua Bai – Da adesso in poi vogliamo affrontare tutte le possibilità per trovare una soluzione». E dato che è molto complicato ritirare un’ordinanza una volta emessa (contando poi che c’è il verbale della forestale), le idee potrebbero essere quella di chiedere una proroga al termine per la demolizione, o trovare una nuova zona dove poter trasferire i cani. Il sindaco assicura che ne parlerà direttamente con il prefetto, ma ribadisce che «una soluzione l’avevamo già trovata, se non ci fosse stato quel blocco da parte di qualcuno». (a.f.)

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