Fonte: CORRIERE FIORENTINO

21 marzo 2014

 

Rubrica: Cultura

Fai sosta qui

 

Domani e domenica 31 luoghi dell’arte aperti straordinariamente Arriva anche in Toscana la due giorni del Fondo ambiente italiano

 

Il teatro più piccolo del mondo, una torre di avvistamento in mezzo all’oasi, un serbatoio di acqua come un museo, una passeggiata indietro nel tempo all’epoca delle Repubbliche marinare o sulle orme di Mozart e Dickens. I luoghi d’arte, della storia e della cultura e i paesaggi si svelano al pubblico nella XXII «Giornata Fai di Primavera» del Fondo Ambiente Italiano: domani e dopodomani saranno visitabili oltre 750 siti in tutta Italia, 31 in Toscana. A guidare in questo viaggio saranno volontari, guide e 22 mila studenti -apprendisti ciceroni. Alcuni luoghi si potranno scoprire anche pedalando, con le biciclettate organizzate dal Fiab (www.giornatefai.it).

 

A Firenze aprono i luoghi della formazione: Palazzo Venturi-Ginori, oggi sede del Lycèe Victor Ugo de Florence, l’Accademia delle Arti e del disegno, al quale ognuno degli artisti passati da qui (persino Gina Lollobrigida in versione scultrice) ha lasciato una propria opera, il trecentesco Castello dell’Acciaiolo di Scandicci, e il Rettorato dell’Università di Firenze, con l’aula magna, la sala del Consiglio e la sala del Senato accademico.

 

Nell’oasi di Burano, a Capalbio, tra il mare ed il lago, sorge la torre di Buranaccio, costruita alla metà del XVI secolo come punto di avvistamento per lo Stato dei Presidi: per raggiungerla bisogna seguire un sentiero che attraversa una riserva incontaminata tra mirti, felci, lentischi e lecci.

 

A Pisa, per la prima volta, sono visibili gli Arsenali Navali della Repubblica Marinara (il lungo restauro è quasi completato): insieme alle altre strutture dell’area della «Terzana», oggi «Cittadella», costituiscono la

 

principale testimonianza archeologica della Pisa di allora.

 

A Siena aprono le stanze dell’oratorio della Compagnia Laicale della Santissima Trinità, la più antica della città, con il suo soffitto a volte affrescato da Ventura Salimbeni, a Prato gli Orti del convento San Niccolò. A Livorno si esplora il Cisternone, a Vetriano (Lucca) il teatrino ottocentesco da Guinnes dei primati: appena 71 metri quadrati.

 

A Radicofani, la Posta Medicea Osteria Grossa, edificata lungo la via Francigena su un vecchio casino di caccia, per volere del Granduca Ferdinando I dei Medici, dal Buontalenti, ha ospitato papi, scrittori, l’imperatore Giuseppe, Mozart, Giacomo Casanova, il marchese De Sade, Stendhal, Charles Dickens: questo weekend accoglierà anche gli amici del Fai.

 

«Il Fai aiuta lo Stato a mantenere il patrimonio che tutto il mondo ci invidia e che sarebbe il petrolio dell’Italia» spiega la presidente Toscana Sibilla Della Gherardesca.

 

Due beni saranno visitabili grazie alla collaborazione con la Regione Toscana: il palazzo del Genio civile di Arezzo, opera del 1938-39 dell’architetto Giovanni Michelucci, e i Giardini delle Terme Tettuccio e Regina a Montecatini Terme, dove amava sorbire le acque anche re Vittorio Emanuele III. La collaborazione tra Fai e Regione permetterà di vistare, il 6 aprile per Luoghi insoliti 2014, altri gioielli: Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, Casa Rodolfo Siviero, il Museo di storia della Sanità toscana e la casa studio Leonardo Savioli al Galluzzo.

 

Ivana Zuhani

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