«Fin dall’inizio ho sempre
ritenuto Marcello Giuntini il candidato
ideale e più adatto per sostituirmi
nella carica a sindaco di Massa Marittima».
Così Lidia Bai
esprime la propria incondizionata
soddisfazione per l’esito
delle primarie che hanno confermato
quanto da lei sostenuto
fin da quando Giuntini decise di dare le
dimissioni dal Comune di Montieri
per avviare in piena libertà
la propria campagna elettorale.
«Auspico – ha proseguito la Bai –
il rinsaldamento di quell’unità dei rapporti
all’interno del PD messi
a dura prova da determinate situazioni,
specie negli ultimi mesi,
in previsione soprattutto del confronto
finale con i candidati delle
altre forze politiche».
Giuntini e Poli hanno dato entrambi prova
di vitalità sfidandosi, sempre comunque
con reciproco rispetto.
«Concordo – ha osservato la Bai –
anche se a Poli debbo far rilevare
che molto probabilmente ha acceduto
in numerose occasioni
pubbliche nella critica verso l’operato
dell’amministrazione, senza
invece presentare proposte concrete
per lo sviluppo e la ripresa
del territorio. Evidentemente è
questa carenza che l’ha penalizzato
e che è stata riscontrata anche
fra gli elettori che hanno dimostrato
di non gradire solo le critiche».
A questo punto, visto che lo
scarto dei voti è stato percentualmente
esiguo, non può esserci il
pericolo di una spaccatura all’interno
del PD e dell’intera coalizione
ripresentando entrambi la propria
candidatura al voto finale?
«Non credo, ha risposto prontamente
la Bai, considerato che le primarie
rappresentano il passaggio per le elezioni.
In ogni competizione
c’è un vincente e un perdente,
tutti debbono rispettare
il verdetto senza drammi».
Ben venga dunque l’incoronazione di
Giuntini avvenuta con il sostegno
di quasi tutto l’apparato politico del PD locale
a cominciare dalla stessa Bai per proseguire
con la mano di Luca Sani,
di diversi assessori comunali
e dell’ex capogruppo Alidiano Bargelli.