Prima c’erano le Comunità Montane.
Al loro posto, ora, ci sono le Unioni di Comuni Montani.
Ma c’è anche l’UNCEM, ovvero l’Unione Nazionale dei Comuni e degli Enti Montani che rappresenta i Comuni Montani e le Unioni di Comuni Montani in Toscana.
A quando un ente nazionale che rappresenti le Unioni Regionali dei Comuni e degli Enti Montani (come l’UNCEM) che, a loro volta, rappresentano i Comuni Montani e le Unioni di Comuni Montani Regionali?
E a quando un altro ente a scala internazionale che rappresenti le Unioni Nazionali dei Comuni e degli Enti Montani che, a loro volta, rappresentano le Unioni Regionali dei Comuni e degli Enti Montani che, a loro volta, rappresentano i Comuni Montani e le Unioni di Comuni Montani?
Speriamo presto, perché questi enti sono davvero indispensabili…
A nessuno stà passando per la mente che il numero e quindi i costi dei personaggi della “cosa pubblica” crescono mentre il numero degli occupati nel settore privato diminuisce; ad ognuno degli occupati nel privato inevitabilmente crescono tasse e balzelli per mantenere il pubblico.
Si può andare avanti così?
Credo che i contenuti della lettera della BCE del 5 Agosto 2011, al momento attuata in modo molto incompleto e ridicolo con i decreti della cosiddetta “spending review”, e la ormai prossima entrata in vigore del Patto di Bilancio Europeo, noto anche con il nome di “Fiscal Compact”, approvato a larghissima maggioranza in Parlamento nel mese di Luglio 2012, con i suoi strettissimi vincoli in materia di abbattimento del debito e pareggio di bilancio, costringeranno l’Italia ad una severa cura dimagrante del nostro vasto, costosissimo e a dir poco inefficiente apparato pubblico.
Anche per esso varranno le stesse regole che valgono per il settore privato, con la concreta possibilità di essere commissariati o addirittura fallire. E non vengano a dirci che è demagogia. In Germania, dove non si è scordata l’esperienza della Repubblica di Weimar, la Legge Fondamentale autorizza il Ministro delle Finanze a bloccare qualsiasi spesa che comporti il superamento dei vincoli federali di bilancio e a disporre i necessari provvedimenti politico amministrativi di commissariamento delle amministrazioni inadempienti. Negli Stati Uniti d’America sono già falliti alcuni Stati, come il Minnesota (la California ci è arrivata molto vicino), ed importanti città, come Detroit.
Vediamo adesso se le attuali maggiori coalizioni politiche e vecchi o nuovi leader, come Matteo Renzi, avranno il coraggio di fare le riforme necessarie.
I veri leader, come diceva il grande De Gasperi, si vedono alla stanga. Questi, al massimo, ma spero proprio di sbagliarmi, mi sembrano capponi