IL TIRRENO
Panorama politico
Fra Poli e Giuntini è scontro nell’ultimo duello pubblico
MASSA MARITTIMA – In una sala gremita di gente, qualcuno con il dente avvelenato, Marcello Giuntini e Sandro Poli hanno sparato le ultime cartucce di queste primarie di Massa Marittima. Molti i temi trattati nell’ultimo confronto tenuto giovedì nel centro sociale di Poggio, come il turismo, le scuole e l’agricoltura. Ma altrettante sono state le polemiche e gli attacchi personali che dal pubblico via via sono arrivati nei confronti dei due esponenti Pd. «Non ci sono state polemiche tra di noi» hanno risposto prima Poli e poi Giuntini in apertura di confronto. La domanda era arrivata dopo le ultime settimane in cui i toni dello scontro si erano fatti alti, ma entrambi hanno provato a smorzare questa tesi. Venendo smentiti poco dopo. Tra i primi interventi dal pubblico, c’è quello di Giorgio Galeotti, esponente di Sinistra Ecologia e Libertà di Massa Marittima. La sua è una domanda strana: «Per trasparenza, vi chiedo di dichiarare tutte le associazioni e i circoli a cui siete iscritti». Poli si infuria: «Sono giorni che aspettavo questa domanda – dice – E se lo volete sapere io ho la tessera di tutte le associazioni di Massa: Croce Rossa, di questo centro sociale e sì, credo nella fratellanza, uguaglianza e solidarietà tra i popoli». Massoneria, per intendersi. Era questa la domanda che il renziano si aspettava ed era proprio a questo che l’esponente Sel mirava. Quello che ha colpito i più, comunque, non è stata la risposta, neanche la domanda, per quanto velenosa, quanto chi l’ha posta: un esponente di Sel, di quella forza in seno al Pd nella coalizione che domani dopo le urne conoscerà il proprio candidato. La discussione comunque va avanti e anche Giuntini prende e restituisce calci dagli oppositori seduti in sala. «Come fa lei a rappresentare il nuovo?» gli chiedono. E lui replica. Una serata calda, insomma, durata un paio d’ore. Il giorno dopo, ieri, i fedelissimi sono tornati a sostegno dei loro candidati. «Il nostro partito e alcuni componenti della coalizione inquieti e sospettosi di fronte a una richiesta popolare e molto sentita da buona parte del Paese è grave e dannoso – dice Iuri Barontini a sostegno di Poli – Massa Marittima ha bisogno di una forte spinta rinnovatrice e riformista». La pensa allo stesso modo l’assessore alla Sanità Luciano Fedeli. «Dobbiamo proseguire nel cambiamento del Pd e restituirgli logiche non chiuse e governate da pochi».
Nemmeno il duello tra bersani e renzi è giunto a questi livelli.
Non ho partecipato all’incontro in quanto non credo di andare a votare alle primarie, ma mi hanno riferito che quello che doveva essere il dibattito tra due aspiranti sindaci si è rivelato, invece, un “tirare merda addosso ai 2 candidati”: credevo che questo confronto politico si dovesse basare sulle idee, non sulle discriminazioni. Ma ormai si sà, sono fatti così.
Non capisco, inoltre, l’intervento di Giorgio Galeotti: sembrerebbe che far parte di un’associazione sia deplorevole. Ormai la massoneria a Massa è consolidata da anni, quindi la presenza di alcune persone dentro le logge non deve essere considerata come chissà cosa.
Poi vorrei ricordare a Giorgio che anche l’attuale amministrazione ha qualcuno che ne fà, ne ha fatto o gli sarebbe piaciuto farne parte: se poi ci si mette a guardare nel passato si tira fuori una lista di nomi che non finisce più…
Concordo con Corrado. Sono amico di tanti massoni e non credo che questa sia una condizione ostativa all’assunzione della carica di Sindaco ed al corretto esercizio delle relative responsabilità.
Ho criticato Sandro per la mancanza di un progetto ammnistrativo e non per la sua appartenenza alla massoneria, che lo accomuna a tanti miei carissimi amici (ed in particolare uno, come noto)