IL TIRRENO

05 marzo 2014

Panorama politico

 

 

Primarie al veleno a Massa Marittima «Macchina del fango»

 

 

MASSA MARITTIMA – Si stringono le alleanze, si rompono i rapporti tra i candidati. Non è una fase semplicissima quella che sta attraversando il centrosinistra, e in particolare il Pd, a Massa Marittima, dove a pochi giorni dal voto per le primarie gli animi sono sempre più roventi. C’è Marcello Giuntini, l’ex sindaco di Montieri che parla di «macchina del fango» attivata nei suoi confronti. C’è Sandro Poli, il rettore della Società dei Terzieri, che parla poco attraverso la stampa lasciando spazio ai suoi sostenitori. E poi c’è il partito, che prova a tener compatta una squadra sempre più divisa in vista della campagna elettorale vera e propria che scatterà dopo domenica. Ma ci sono anche gli alleati, che con il Pd hanno stretto un accordo di coalizione. Si tratta di Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Socialista, come si legge nella nota ufficiale diffusa dai democratici in cui non compare l’Idv, che aveva manifestato in modo chiaro il proprio interesse a sedersi a quel tavolo. Fa molto discutere nella Città del Balestro questa fase che culminerà domenica con l’elezione del candidato da mettere alla guida del centrosinistra, in cui nulla è scontato. Come appunto le forze della coalizione. «È positivo che altre forze politiche abbiano apprezzato questo segnale di apertura e si siano interessate ad una possibile partecipazione futura» si legge nella nota firmata da Pd, Psi e Sel. Tra quelle interessate c’è appunto anche l’Idv, che non più tardi di una settimana fa era uscita pubblicamente per candidarsi come alleata. Un invito che ancora non è stato accettato, a quanto pare, anche se le porte, leggendo la nota, sono tutt’altro che chiuse. «Tra le priorità della coalizione, vi sono le politiche del lavoro per rilanciare il nostro territorio, in un momento drammatico dovuto alla difficile situazione economica italiana – conclude la nota – Auspichiamo che i cittadini ci aiutino con la formulazione di proposte a definire un programma partecipato e condiviso». Alleanze fatte, non resta che guardare a domenica, con le ultime due tappe a Valpiana (ieri sera) e a Massa Marittima al centro sociale (domani). E se le porte nella coalizione sono aperte, tra i candidati vengono sbattute in faccia. Gli ultimi giorni infatti sono stati scanditi da una polemica feroce tra Giuntini e Fedeli, quest’ultimo in qualità di sostenitore di Poli. «Mi chiedo cosa ne pensi il mio competitore alle primarie dell’atteggiamento di un suo collaboratore» ha detto l’ex sindaco montierino. Ma non ha ottenuto nessuna risposta. Il rettore della Società dei Terzieri si dà da fare nell’incontrare cittadini e categorie, ma oltre alle assemblee sono stati pochi i suoi interventi pubblici in questa campagna elettorale. Così, i sostenitori di Giuntini lo incalzano sulla sua pagina facebook, chiedendo se il suo ruolo di rettore della più grande associazione culturale di Massa, seppur non sia previsto dai regolamenti, non sia in conflitto con quello di candidato a sindaco. Un dubbio avanzato anche dal movimento civico Massa Comune attraverso il suo sito: «Perché Poli, una volta deciso di candidarsi a Sindaco di Massa Marittima, non ha dato le dimissioni da rettore della Società dei Terzieri? Perché addirittura 15 giorni prima dell’appuntamento delle primarie convoca l’assemblea generale della Società dei Terzieri?». Sono diversi le domande che i massetani si fanno sia in piazza che sul web sulle primarie, riguardo a entrambi i candidati, e promettono una settimana di fuoco prima che arrivi domenica, quando la parola spetterà agli elettori per il verdetto finale.

 

 

 

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