Con l’ultima Legge di Stabilità, si è inteso promuovere la minore spesa in occasione di ogni consultazione elettorale e referendaria.
Le nuove disposizioni, preliminarmente, possono essere sintetizzate così:
drastica diminuzione delle risorse destinate al fondo statale per le spese elettorali;
riduzione da due ad UN SOLO GIORNO della durata delle operazioni di voto per le consultazioni elettorali e referendarie;
prolungamento dell’orario di votazione della domenica, che viene fissato dalle ore 7 alle ore 23, al fine di contenere il fenomeno delle file nelle ore serali, possibili al rientro del fine settimana primaverile o estivo;
totale soppressione della propaganda elettorale indiretta per affissione nei tabelloni precedentemente destinati ai cd. fiancheggiatori;
consistente diminuzione degli spazi destinati alla propaganda diretta tramite affissioni (per ciascun centro abitato da 150 a 3.000 abitanti almeno 1 e non più di 3, da 3.001 a 10.000 abitanti: almeno 3 e non più di 5);
nomina dei presidenti di seggio presso sezioni del comune di residenza degli stessi, con risparmio delle spese di missione;
diminuzione di taluni orari obbligatori di apertura pomeridiana degli uffici elettorali comunali, con conseguente riduzione del tetto orario di lavoro straordinario liquidabile per il personale comunale;
modifica dei modelli di scheda elettorale per le elezioni comunali tramite un decreto del Ministro dell’interno, al fine di evitare la stampa di schede troppo grandi e costose.