Fonte: CORRIERE DI MAREMMA

02 marzo 2014

 

Rubrica: Economia

Le farmacie soffrono, i rimedi: “Competitività e riconoscimento della professionalità”

 

GROSSETO Sullo scottante terna delle farmacie, mai era successo che queste attività, sia pubbliche che private, potessero andare in crisi, il Movimento 5 stelle cittadino, per il quale la circostanza delle farmacie comunali non è ancora estinta e nel prossimo consiglio comunale presenterà una delibera che punta ad un radicale cambiamento di conduzione, ha organizzato, nella sala. Pegaso della Provincia, un confronto dall’eloquente titolo: “Farmacie comunali: come sono e come potrebbero essere”.

 

Per entrare nelle profondità della questione erano presenti Emidia Vagnoni, docente di economia sanitaria all’università di Ferrara, e Simona Laing, amministratore unico di Farmacie Comunali Pistoiesi spa (Far. Coni). Due figure di spicco le cui esperienze hanno arricchito e interessato le tante persone presenti. A svolgere le funzioni di padrone di casa il rappresentate di M5s cittadino, e consigliere comunale Giacomo Gori, a cui si è affiancato Alfredo Discepoli presidente dell’Ordine provinciale dei farmacisti.

 

“Questo non vuole essere solo un confronto con la città, ma l’occasione di informare dettagliatamente l’opinione pubblica su contenuti molto sensibili come la sanità”, così Goffi ha dato il via alla discussione il cui primo intervento ha visto arrivare Discepoli. “Non è un periodo particolarmente positivo per il nostro Ordine – ha commentato – la situazione è preoccupante su un versante delicato come la salute pubblica che vede le farmacie andare in sofferenza”. Quindi il contributo di Vagnoni, dettagliato e approfondito, che ha delineato le at

 

tuali posizioni delle farmacie. “La situazione è difficile per tutte, sia pubbliche che private. Il farmacista lui perso mercato vedendo abbassarsi i suoi incassi, oltre alla diminuzione del suo valore e professionalità. Qualcuno o qualcosa ha sfilato qualcosa dal suo

 

lavoro”. Le cause. “Sono diverse, variano da regione a regione. La nascita dei farmaci generici e equivalenti, che costano meno degli originali contribuendo al calo degli introiti, l’assenza di nuovi prodotti per la crisi del mondo della ricerca, la scadenza di

 

farmaci retrocessi a generici. Tutto questo agisce negativamente sull’industria e sulle farmacie la, cui figura professionale non è abituata a pensare come un ragioniere. Dal 2001 al 2012 l’impennata dei generici è in crescita, uniforme”.

 

Le soluzioni. “Il sistema – è ancora Emidia Vagoni – necessita di maggiore competizione. Molte farmacie si sono associate per fare acquisti più consistenti ottenendo dei prezzi migliori, sono nati consorzi e cooperative. Poi c’è il problema delle farmacie online che aumenta la competitività. Il mal di pancia, dunque, è nazionale. Occorre ridare la dovuta professionalità al ruolo di farmacista, che è sempre stato un punto di riferimento da non disperdere, è prioritario riportarlo al centro dell’interesse generale come il medico di base e il parroco. Molto importante pensare ad una farmacia dei servizi, che interagisca e collabori con i medici di famiglia”. Simona Laing ha parlato della sua esperienza lavorativa, della fatica e delle soddisfazioni per essere riuscita a portare avanti le farmacie riunite di Pistoia.

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