Secondo voci attendibili, c’è da tempo un accordo tra la parte verosimilmnete maggioritaria degli iscritti e simpatizzanti PD, che esprime quale candidato sindaco Marcello Giuntini, ed il PRI locale. Io credo che la coalizione di centro sinistra sia un approdo naturale per il partito dell’edera per ragioni di tipo politico e culturale, che qui a Massa Marittima ha già trovato ampia attuazione, sia in via ufficiale (il PRI ha già fatto parte della maggioranza dal 1990 al 1995, in virtù di un accordo politico stipulato a livello provinciale dall’allora segretario Fausto Giunta, poi divenuto in seguito coordinatore provinciale di Forza Italia), che in via ufficiosa nel corso di questi utimi 15 – 20 anni.
Ugo La Malfa, come noto, auspicava da sempre l’incontro con la sinistra democristiana e quella di derivazione marxista.
Come detto qui a Massa Marittima l’incontro tra queste forze, in verità al momento piuttosto infruttuoso per la comunità amministrata, ha prodotto la più inconcludente legislatura della storia massetana, nel corso della quale è iniziata la fallimentare gestione del carcere mandamentale, dalla quale è scaturita una richiesta di risarcimento complessiva di 1 milione e 600 mila Euro, per ora a carico dei cittadini locali (vedremo se la questione potrà risultare interessante per la Corte dei Conti). Dalla finta opposizione è scaturito, tra le altre cose, il comune voto favorevole sul progetto di riqualificazione del complesso monumentale di San Cerbone, sul quale è atteso un prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato e pende una richiesta di risarcimento di 5,5 milioni di Euro.
E pensare che qualche vecchio simpatizzante, prima nostro e poi vostro, era convinto di poterci fare un accordo. Beata ingenuità.
Quanto all’intervista, meglio non commentare. “Abbiamo chiarito da tempo la posizione dei repubblicani o per meglio dire dell’area della centralità massetana … tramontata ormai da tempo, per la decisione di Massa Comune, la possibilità di muoversi insieme per fare una lista unica delle opposizioni … ci sono stati dei contatti con il PD, all’interno del quale è arrivato il cambiamento … Marcello Giuntini ha detto cose interessanti … ma se i repubblicani non ne saranno convinti, e con loro tutta la centralità massetana, seguiranno la loro strada per rappresentare l’area civile e politica che gli è propria, ossia quella degli operatori, della piccola impresa, dei professionisti e degli operai, degli impiegati e delle famiglie, che non ne possono più delle solite promesse“.
Io credo che in generale la gente non ne possa più non solo delle solite promesse, ma anche dei soliti politici o politicanti, specie se inconcludenti. Nell’elegante opuscolo elettorale del 1999, il PRI diceva che se a metà mandato (31.12.2001) le cose non fossero cambiate, gli esponenti del PRI eletti si sarebbero dimessi. Invece Marrami e Santini sono rimamnsti al loro posto. In una lettera agli elettori del 2004, Umberto Marrami affermava che se non fosse riuscito a cambiare le cose, avrebbe saputo riporre le proprie ambizioni e si sarebbe dimesso. Invece è rimasto al suio posto fino a fine legislatura e poi si è ricandidato.
Dobbiamo ancora credere alle loro chiacchere?
E poi la vedo difficile giustificarsi di fronte agli elettori sul fatto che prima si voleva fare una lista unica delle opposizioni, per poi finire per discutere ed infine, verosimilmente, accordarsi con il PD.
Massa Comune ha fatto certo mille errori, anche gravi, ma non ha mai tenuto un simile ondivago atteggiamento.
Nonostante tutto li preferisco mille volte di più rispetto al PRI ed a Forza Italia. E poi hanno un grande candidato Sindaco come Fiorenzo
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Secondo voci attendibili, c’è da tempo un accordo tra la parte verosimilmnete maggioritaria degli iscritti e simpatizzanti PD, che esprime quale candidato sindaco Marcello Giuntini, ed il PRI locale.
Io credo che la coalizione di centro sinistra sia un approdo naturale per il partito dell’edera per ragioni di tipo politico e culturale, che qui a Massa Marittima ha già trovato ampia attuazione, sia in via ufficiale (il PRI ha già fatto parte della maggioranza dal 1990 al 1995, in virtù di un accordo politico stipulato a livello provinciale dall’allora segretario Fausto Giunta, poi divenuto in seguito coordinatore provinciale di Forza Italia), che in via ufficiosa nel corso di questi utimi 15 – 20 anni.
Ugo La Malfa, come noto, auspicava da sempre l’incontro con la sinistra democristiana e quella di derivazione marxista.
Come detto qui a Massa Marittima l’incontro tra queste forze, in verità al momento piuttosto infruttuoso per la comunità amministrata, ha prodotto la più inconcludente legislatura della storia massetana, nel corso della quale è iniziata la fallimentare gestione del carcere mandamentale, dalla quale è scaturita una richiesta di risarcimento complessiva di 1 milione e 600 mila Euro, per ora a carico dei cittadini locali (vedremo se la questione potrà risultare interessante per la Corte dei Conti).
Dalla finta opposizione è scaturito, tra le altre cose, il comune voto favorevole sul progetto di riqualificazione del complesso monumentale di San Cerbone, sul quale è atteso un prossimo pronunciamento del Consiglio di Stato e pende una richiesta di risarcimento di 5,5 milioni di Euro.
E pensare che qualche vecchio simpatizzante, prima nostro e poi vostro, era convinto di poterci fare un accordo. Beata ingenuità.
Quanto all’intervista, meglio non commentare. “Abbiamo chiarito da tempo la posizione dei repubblicani o per meglio dire dell’area della centralità massetana … tramontata ormai da tempo, per la decisione di Massa Comune, la possibilità di muoversi insieme per fare una lista unica delle opposizioni … ci sono stati dei contatti con il PD, all’interno del quale è arrivato il cambiamento … Marcello Giuntini ha detto cose interessanti … ma se i repubblicani non ne saranno convinti, e con loro tutta la centralità massetana, seguiranno la loro strada per rappresentare l’area civile e politica che gli è propria, ossia quella degli operatori, della piccola impresa, dei professionisti e degli operai, degli impiegati e delle famiglie, che non ne possono più delle solite promesse“.
Io credo che in generale la gente non ne possa più non solo delle solite promesse, ma anche dei soliti politici o politicanti, specie se inconcludenti.
Nell’elegante opuscolo elettorale del 1999, il PRI diceva che se a metà mandato (31.12.2001) le cose non fossero cambiate, gli esponenti del PRI eletti si sarebbero dimessi. Invece Marrami e Santini sono rimamnsti al loro posto.
In una lettera agli elettori del 2004, Umberto Marrami affermava che se non fosse riuscito a cambiare le cose, avrebbe saputo riporre le proprie ambizioni e si sarebbe dimesso. Invece è rimasto al suio posto fino a fine legislatura e poi si è ricandidato.
Dobbiamo ancora credere alle loro chiacchere?
E poi la vedo difficile giustificarsi di fronte agli elettori sul fatto che prima si voleva fare una lista unica delle opposizioni, per poi finire per discutere ed infine, verosimilmente, accordarsi con il PD.
Massa Comune ha fatto certo mille errori, anche gravi, ma non ha mai tenuto un simile ondivago atteggiamento.
Nonostante tutto li preferisco mille volte di più rispetto al PRI ed a Forza Italia. E poi hanno un grande candidato Sindaco come Fiorenzo