Il mio entusiasmo per Renzi si è fortemente smontato.
Ma la situazione dell’Italia è talmente grave che non si può non fare il tifo per lui, respingendo l’amaro commento pubblicato pochi giorni fa su IL SOLE 24 ORE, dopo la fiducia ottenuta al Senato, dal titolo “DA DE GASPERI A BEAUTIFUL. LA SPERANZA DI ESSERE CLAMOROSAMENTE SMENTITI”.
Su una cosa lo ammiro. Dopo aver ottenuto la fiducia ha letteralmente riferito che “SE FALLISSIMO, LA COLPA SAREBBE SOLO MIA”. Una dimostrazione di leadership davvero notevole, che si differenzia dalle ridicole banalità di Berlusconi, che motiva il proprio fallimento con le resistenze del sistema e con la scelta di alleati inaffidabili come Fini e Casini, che sono solo due buoni diavoli i quali, come diceva ironicamente il povero Cossiga, non hanno mai amministrato nemmeno un condominio (e poi se Casini è inaffidabile, perchè se lo è ripreso?).
Su una cosa invece non l’ho capito. La scelta di Federica Guidi, ex Presidente dei giovani industriali di Confindustria (altra casta, come diceva l’avvocato Agnelli) come Ministro dello Sviluppo Economico.
Nel Giugno 2008, nella sua qualità di Presidente dei Giovani Industriali, propose di abolire i contratti nazionali di lavoro per far posto non tanto alle trattative a livello di singola azienda, come proponeva Emma Marcegaglia, ma a quelle tra imprenditore e singolo dipendente (cfr. pagina 147 de “Il partito dei padroni. Come Confindustria e la casta economica comnandano in Italia” di Filippo Astone).
Una emerita sciocchezza anche per un liberale come chi scrive. Non lo proponeva nemmeno la Thatcher.
Chissà se il popolo della sinistra condivide questa idea.
Roberto, il tuo commento non fa una piega; io sono in attesa di quanto Renzi riuscirà a concretizzare; è altresì vero che le scelte dei ministri danno la sensazione di aver accontentato qua e là e le promesse appaiono molto difficili da onorare.
Per ora l’unica cosa che emerge è un grande coraggio che speriamo non sia incoscienza e la mancanza di una base che lo sostiene.
Dobbiamo dargli il tempo di operare ed il tempo sarà come sempre giudice imparziale.
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Il mio entusiasmo per Renzi si è fortemente smontato.
Ma la situazione dell’Italia è talmente grave che non si può non fare il tifo per lui, respingendo l’amaro commento pubblicato pochi giorni fa su IL SOLE 24 ORE, dopo la fiducia ottenuta al Senato, dal titolo “DA DE GASPERI A BEAUTIFUL. LA SPERANZA DI ESSERE CLAMOROSAMENTE SMENTITI”.
Su una cosa lo ammiro. Dopo aver ottenuto la fiducia ha letteralmente riferito che “SE FALLISSIMO, LA COLPA SAREBBE SOLO MIA”. Una dimostrazione di leadership davvero notevole, che si differenzia dalle ridicole banalità di Berlusconi, che motiva il proprio fallimento con le resistenze del sistema e con la scelta di alleati inaffidabili come Fini e Casini, che sono solo due buoni diavoli i quali, come diceva ironicamente il povero Cossiga, non hanno mai amministrato nemmeno un condominio (e poi se Casini è inaffidabile, perchè se lo è ripreso?).
Su una cosa invece non l’ho capito. La scelta di Federica Guidi, ex Presidente dei giovani industriali di Confindustria (altra casta, come diceva l’avvocato Agnelli) come Ministro dello Sviluppo Economico.
Nel Giugno 2008, nella sua qualità di Presidente dei Giovani Industriali, propose di abolire i contratti nazionali di lavoro per far posto non tanto alle trattative a livello di singola azienda, come proponeva Emma Marcegaglia, ma a quelle tra imprenditore e singolo dipendente (cfr. pagina 147 de “Il partito dei padroni. Come Confindustria e la casta economica comnandano in Italia” di Filippo Astone).
Una emerita sciocchezza anche per un liberale come chi scrive. Non lo proponeva nemmeno la Thatcher.
Chissà se il popolo della sinistra condivide questa idea.
Roberto, il tuo commento non fa una piega; io sono in attesa di quanto Renzi riuscirà a concretizzare; è altresì vero che le scelte dei ministri danno la sensazione di aver accontentato qua e là e le promesse appaiono molto difficili da onorare.
Per ora l’unica cosa che emerge è un grande coraggio che speriamo non sia incoscienza e la mancanza di una base che lo sostiene.
Dobbiamo dargli il tempo di operare ed il tempo sarà come sempre giudice imparziale.