Fonte: IL TIRRENO

17 febbraio 2014

 

Rubrica: Panorama politico

Pd, effetto Renzi e Regione avvisata: daremo noi la linea

 

Dario Parrini diventa segretario toscano per acclamazione

e sulla ricandidatura di Rossi non sono escluse le primarie

 

di Mario Lancisi winviato a PRATO I renziani alla conquista del Pd toscano. Per acclamazione Dario Parrini, 40 anni, deputato, ex sindaco di Vinci, è stato proclamato nuovo segretario del più forte Pd d’Italia. Erano da poco passate le dieci, al Wall Art Hotel di Prato, e i congressisti lo hanno subito applaudito. Proclamazione rapida. Alla Renzi. «È cambiata la cornice, difficile il confronto sui contenuti», si lamenta la cuperliana Giulia Fossi mentre il civatiano Samuele Agostini ha aggiunto: «Da un Congresso “falso”, non sentito, non partecipato perché è tutto scontato è venuto fuori un segretario vero, col quale collaboreremo lealmente. L’opposto della segreteria Manciulli, che parlava solo di equilibri interni e questioni ombelicali». Ma è il congresso del Pd? si è chiesto ironico qualche delegato. Sì, perché rispetto al passato si vedono facce nuove, giovani soprattutto, e i vecchi leader non ci sono, i parlamentari si contano sulle dita di una mano, mancano molti, troppi sindaci cuperliani. È un altro Pd. «Più gradevole anche agli occhi», sorride Mauro Grassi, ex assessore labronico mentre gli passava davanti un’avvenente giovane donna. E in prima fila Maria Elena Boschi, sicura ministra nel futuro governo Renzi, la candidata alla vicepresidenza della giunta regionale Stefania Saccardi, il sottosegretario ai trasporti Erasmo D’Angelis, l’assessore alla sanità Luigi Marroni, Federico Gelli. Sfilano anche due non renziani: il segretario uscente Ivan Ferrucci e Claudio Martini, l’ex governatore. «Abbiamo deciso di far prevalere ciò che ci univa e non ciò che ci divideva. Un partito plurale può essere un partito decidente. Sta a noi dimostrarlo», ha detto Parrini a proposito della sua candidatura unitaria senza il passaggio delle primarie. A livello nazionale, in linea anche con quello che farà il governo Renzi, che dovrebbe formarsi a breve, Parrini si è detto convinto che servano «provvedimenti di svolta su lavoro, tasse, snellimento della burocrazia oggi opprimente, costi della politica». Mettere il lavoro al primo posto, è una priorità anche per il neo segretario regionale del Pd, d’accordo con il governatore della Toscana. E i rapporti con Rossi? Da oggi comincia una convivenza non facile tra i renziani maggioranza nel partito e la Regione guida da Rossi che alle primarie ha appoggiato Cuperlo. Al Tirreno Parrini ha spiegato che «le priorità indicate da Rossi sono anche le mie, anche se tra noi esiste un diverso approccio ai problemi». Però Parrini ha anche aggiunto che il Pd «darà le linee strategiche per la Regione che poi gli amministratori hanno il compito di tradurre in atti di governo». Per dirla in soldoni: il Pd renziano farà sentire il fiato sul collo a Rossi e alla giunta regionale. Non a caso, il Governatore ha dovuto accogliere la proposta di Renzi di nominare come sua vice la Saccardi. Ultimo punto: cosa succederà fra un anno, alle elezioni regionali. Rossi potrà fare il bis come è regola nel Pd oppure dovrà sottoporsi alle primarie? Parrini è stato chiaro: deciderà l’assemblea regionale che sarà chiamata a dare un giudizio sull’operato di Rossi. «Se sarà positivo non ci saranno problemi alla sua riconferma, altrimenti faremo le primarie», conclude il neo segretario del Pd. Alla fine del congresso Parrini ha comunicato la sua segreteria: Antonio Mazzeo (organizzazione), Stefano Bruzzesi (enti locali), Leonardo Marras (attività produttive e agricoltura), Filippo Gallo (ricerca, università e innovazione tecnologica), Simone Naldoni(politiche finanziarie e di bilancio), Carmine Zappacosta (infrastrutture), Corrado Besozzi(cultura e turismo), Rossella Lupi (scuola), Agnese Marchetti (trasporti), Cristina Volpi (servizi pubblici locali), Patrizia Conti (commercio), Carla Maestrini (politiche di genere e ambientali), Stefania Magi (sanità e welfare), Maria Federica Giuliani (riforme istituzionali), Cristian Pardossi (lavoro). Andrea Biagianti è stato eletto vicesegretario e Stefano Ciuoffo tesoriere. Nicola Danti è stato nominato portavoce. Presidente dell’assemblea regionale è stata eletta Francesca Bianchi.

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