L’Amministrazione di Massa Marittima
ha deciso di non imporre ai cittadini la Mini IMU
Fonte Comune di Massa Marittima 10 febbraio 2014
L’Amministrazione comunale di Massa Marittima ha deciso di non applicare la Mini IMU. Non sarà quindi dovuto dai cittadini per la prima casa, il pagamento dell’imposta.
L’Amministrazione ha potuto adottare questa scelta riservata facoltativamente per quei Comuni in cui l’aliquota applicata all’IMU non sia superiore a quella di base dello 0,4%. “Abbiamo deciso di mantenere la linea di non gravare sui cittadini in questo momento di difficoltà generale- spiega il sindaco Lidia Bai- come già fatto per la scelta di non applicare la Tares, che sarebbe stata gravosa per i contribuenti e mantenere la Tarsu fino a che la legge lo consente. Non applicando la Mini IMU il Comune rinuncia ai relativi introiti, ma si risparmiamo alla cittadinanza costi aggiuntivi ed i complicati calcoli che ognuno sarebbe costretto a fare, per determinare la quota da pagare”.
L’aliquota dello 0,4% è quella relativa all’abitazione principale che i Comuni avevano facoltà di aumentare dello 0,2%… e Massa Marittima non lo ha fatto (miniIMU).
Per gli altri immobili (seconde case) invece l‘aliquota di base stabilita dallo Stato è dello 0,76% con facoltà dei Comuni di aumentarla di un ulteriore 0,3% e il Comune di Massa Marittima lo ha fatto portando l’aliquota di base all’1,06%.
E se è vero che il Comune rinuncia ai relativi introiti della mini IMU è altrattanto vero che si è intascata quasi 2/3 del gettito ottenuto dall’IMU seconde case (allo stato spetta il 50% dell’aliquota base cioé lo 0,38%)
A proposito di imposte non dimentichiamoci che la nostra cara amministrazione ha recentemente raddoppiato l’IRPEF Comunale portandola dallo 0,4 allo 0,8% con un gettito supplementare per le casse comunali di oltre 400.000 euro… e ha istituito la tassa di soggiorno… altri 80.000 euro di gettito…
L’effetto di queste misure, alle quali aggiungo anche le tariffe dei parcheggi che sono le più alte della provincia di Grosseto, è mortale per lo sviluppo del turismo che di fatto rappresenta quasi la nostra unica risorsa su cui puntare per risollevarsi.