A Massa Marittima, negli ultimi venti anni, causa il mancato ricambio nelle industrie e la fuga dei ragazzi diplomati e/o laureati verso aree più appetibili, si è assistito ad un processo di invecchiamento e di involuzione culturale che ha causato un calo di interesse verso la vita sociale e politica.

 

Il degrado del paese, dovuto per buona parte al naturale deperimento delle località nell’entroterra, non è stato arginato ma anzi si ha la sensazione che a qualcuno faccia più piacere la non evoluzione culturale per controllare meglio il territorio.

 

E’ abbastanza consueta la risposta a chi chiede di poter cambiare la gestione del paese, che ormai sono tanti anni che votano nello stesso modo, che la fede non si cambia perché deriva dai genitori e dai nonni  e che non ci si fida di chi dice male dell’Amministrazione.

 

E’ difficilissimo raccogliere in un’assemblea la popolazione a dialogare dei problemi del paese e sinceramente vorrei in un attimo di presunzione illudermi di riuscire a far capire tante problematiche a chi intervenisse a parlarne.

 

Paradossalmente mi verrebbe la tentazione di invitare ad  un incontro aperto solo coloro che non mi approvano e che non si fidano di quanto dico, ma sono certo che l’assemblea andrebbe deserta perché fondamentalmente la gente non vuol affrontare i problemi del paese ma li subisce.

 

A fronte di quanto sopra non rimane che scrivere, sperando che chi legge si faccia portavoce verso chi non legge.

 

In questi giorni stiamo assistendo ad un fenomeno mai successo fino a qualche anno fa; il partito più solido e allineato si sta spaccando e tra le diverse correnti volano colpi bassi senza risparmio.

 

Nella nostra realtà dopo aver assistito all’eliminazione inspiegabile di un paio di concorrenti alle primarie, i rimasti in gara si affannano a essere convincenti ad onor del vero con stili diversi .

 

Nell’era dei PC, tablet, social network,  si assiste ancora a contatti porta a porta per avere il voto  che faccia vincere  le “semifinali”; è uno spettacolo indecoroso.

 

A me che assisto anche un po’ divertito a questa preparazione delle “semifinali”, viene chiesto: quale è il vostro programma?

 

Rispondo sempre: sto studiando il bilancio del Comune, desidero individuare tutti gli sprechi e costi da tagliare, dopodiché quando avrò in mano i numeri a disposizione desidero discutere con i cittadini come spenderli.

 

Ho sicuramente delle priorità legate a necessità  impellenti: servizi agli anziani, rivalorizzazione dei centri storici al Capoluogo e nelle frazioni, sviluppo del turismo.

 

Queste sono però le urgenze ma nel contempo sto lavorando ad altre iniziative  interessanti che pubblicheremo più avanti.

 

A tutti i miei concittadini vorrei dire:

– il degrado del paese è un dato accertato;
– la conduzione ha lasciato molto a desiderare;
– il malcontento tra le gente cresce a dismisura.

 

Se concordate su questi punti, sappiate che voglio mettere a disposizione la mia esperienza professionale verificabile, la mia serietà che ritengo accertata, la mia onestà che ritengo indiscutibile ed allora perché non provare a cambiare?

 

Se dovessi fallire nei miei impegni sarò il primo a decidere di andarmene e a vostra tutela dopo cinque anni mi potrete mandare davvero in pensione.

 

Grazie.

 

 

 

6 Commenti a “PARLIAMONE !”

  • f.bonuccelli says:

    Ing. Borrelli, ha pensato ad invitare a cena anche- forse soprattutto- chi non la pensa   come Lei?E’ FORSE ANCHE UN MODO PER CONOSCERE LE PERSONE. Non mi fiderei troppo dei mezzi informatici, a Massa funziona soprattutto il passa parola.Sarei anche un po’ più concreto sui programmi, per ora mi pare che vi stiate copiando un po’ tutti sul chiedere ai cittadini cosa ne pensano di…DELLA SERIE:se davvero avete delle idee tiiratele fuori.

  • konrad says:

    signor Bonuccelli credo sia un po’ difficile fare i conti senza l’oste: mi sembra che Fiorenzo sia stato chiaro, sta studiando i bilanci del comune per poi decidere. Altrimenti alla fine ci catalogheranno anche a noi dei quaquaraqua.
    E per quanto riguarda il mezzo informatico, purtroppo, al mondo d’oggi resta sempre il miglior passaparola.

  • antoniosartori says:

    vengo da altri lidi ed altre esperienze che mi dicono che non c’è una via unica e risolutiva ma tante vie in parallelo e che devono essere tutte attivate, in particolare in situazioni di sistema come quella di amministrare un comune…….Un elemento base è che il sindaco in un comune è in cima ad una piramide e che il suo potere e le sue responsabilità (ci piaccia o no) sono superiori a quelle di tutti gli altri presenti in un consiglio comunale……Da questo deriva che quando si è candidato sindaco la “gente o elettori” si aspetta come atto normale e dovuto che dia segnali concreti sul cosa intende fare….. “La prima mossa” tocca a lui ed è sulla valutazione di questa prima mossa che poi si creano le condizioni delle adesioni per la strada da fare insieme……Ad esempio il bilancio si studia per capire e decidere meglio in che modo si possono attuare le proprie valutazioni di come il comune può adempiere meglio i propri ruoli istituzionali obligatori ……..Per essere ancor più espliciti visto che una lista si presenta alle elezioni per governare e se è gia presente da cinque anni nel territorio ed in consiglio comunale ci si aspetta che abbia già una ipotesi di massima, ma non troppo, di governo da sottoporre agli elettori…..Alle iniziative che organizzerete ci si giunge preparati in modo di entrare subito nel merito per un confronto costruttivo.

  • Fiorenzo.Borelli says:

    Antonio, concordo pienamente e l’attenzione che sto ponendo al bilancio serve per capire l’entità di tagli da fare a spese inutili per investire.
    Nel mio impegno vorrei pensare prima di tutto alla riqualificazione dei centri storici del Capoluogo e delle Frazioni partendo dalla redazione del nuovo regolamento urbanistico in parallelo ad un progetto di risistemazione.
    Ovviamente tutto va quantizzato ed in funzione delle disponibilità và fatto un ordine prioritario di interventi. Non mi piace fare le solite promesse elettorali in modo inconsapevole.
    In tutti i settori dobbiamo pensare a progetti generali di medio lungo termine e modularli per stati di avanzamento alla luce delle diponibilità presenti e ragionevolmente potenziali.

    • antoniosartori says:

      gia quanto dici per Massa Marittima e frazioni è una dichiarazione importante……Ci sono altri tre concetti “…progetti generali di medio lungo termine e modularli per stati di avanzamento  alla luce delle disponibilità presenti e ragionevolmente potenziali.”  che sono parte intrinseca del governare bene………Si tratta quindi di metodologia di alto livello che ispira una logica di governo e sulla quale da sola c’è molto da discutere e ragionare con i massetani……. “Teoria e metodologia amministrativa” non fanno parte delle conoscenze della stragrande maggioranza sempre dei massetani…….Parlare chiaro significa anche dir loro (a costo di farli incazzare perchè li tratti un po da ignoranti)  che un po di conoscenze in più oltre ad aiutare se stessi consentono di affrontare meglio i problemi collettivi e quindi è il caso che tutti ci spendano un po di tempo e di fatica……Partecipare è molto diverso dall’assistere…….Esiste la responsabilità innegabile di chi governa ma questo non può e non deve essere l’alibi per il “popolo” per stare alla finestra guardare……Non dimenticherò mai Gino Strada quando lo scorso anno gli chiesero cosa avrebbe dichiarato se fosse stato eletto Presidente della Repubblica:…”Innanzitutto non sarò il Presidente di tutti gli italiani perchè…..” …..e fece un lunghissimo elenco di quelli di cui non sarebbe stato il presidente……Tu a Massa Marittima che tipo di sindaco saresti ????.

      • Fiorenzo.Borelli says:

        La risposta meriterebbe molto tempo ma desidero evidenziare due aspetti:
        1- ho iniziato la campagna con molto anticipo perché far capire certi concetti di buon governo non è facile e serve ripetere fino all’ossessione ma soprattutto spero di iniziare ad educare i più giovani; ho amministrato alcune società in passato il cui proprietario era il primo da educare e devo dire con soddisfazione di aver vinto tante battaglie
        2- Sono vissuto in armonia un po’ con tutti ma non ho mai dimenticato un vecchio detto che dice ” con gli intelligenti devi parlare e gli stupidi li devi prendere per il c..o. ” ; scherzi a parte sicuramente non val la pena perdere tempo con chi non vuol capire né sentirsi dire certe verità

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