Il 4 febbraio 2013 viene resa nota che la Procura di Pescara ha aperto una nuova inchiesta costola nell’ambito della cosiddetta RIMBORSOPOLI per le spese dei gruppi regionali usati per fini personali. Il fascicolo riguarda la nomina di Letizia Marinelli a Consigliere Pari Opportunità presso la Regione Abruzzo. La Marinelli infatti dopo aver trascorso una notte nella stanza 114 del Albergo Del Sole a piazza del Pantheon in Roma (stanza per 2 da 340 euro che, secondo gli inquirenti, fu pagata con soldi pubblici regionali per cui Chiodi chiese un rimborso da 359 a carico della Regione) il 15 marzo 2011 in compagnia del Presidente Chiodi, due mesi dopo il 16 maggio 2011 ottiene la nomina a Consigliere venendo nominata proprio su richiesta della Giunta presieduta da Chiodi dal Ministero del Lavoro superando 22 candidate con curriculum per quell’unico posto. Il Governatore, in una intervista sul Corriere, ha pubblicamente ammesso la sua debolezza tuttavia negando pressioni in suo favore per la una nomina da 200 euro. Tuttavia alcuni quotidiani, hanno riferito che la Marinelli avrebbe gestito 1,5 milioni di euro destinati dal Governo per la ricostruzione post terremoto su richiesta di una delibera della Giunta Chiodi alla stessa come “soggetto attuatore” per la costruzione di un Centro Antiviolenza a L’Aquila mai realizzato venendo il progetto della Marinelli bocciato dalla Corte dei Conti che ha portato alla perdita della somma. Inoltre emergerebbe che la sorella della Marinelli, Simonetta fu assunta con contratto a termine nella Direzione Risorse Umane su richiesta di Federica Carpineta Assessore regionale alle Risorse Umane e Politiche della Regione Abruzzo, unica donna in Giunta nonché “intima” del Chiodi il 29 marzo 2011 (due settimane dopo l’incontro tra Chiodi e la Marinelli). L’indagine è in fase di sviluppo tuttavia Chiodi si è detto soddisfatto affinché la nuova indagine chiarirà la sua estraneità all’assunzione della Marinelli, la quale ha ribadito che la sua nomina avvenne senza pressione alcune ma in forza di un ottimo curriculum respingendo l’ipotesi di dimissioni sollevate dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo di cui è componente asservendo che “l’adulterio non è un reato”.

 

 

 

 

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA