3 Commenti a “I dubbi del PD: il lavoro del Fedeli”

  • f.bonuccelli says:

    Il Fedeli puntava probabilmente ad acceditarsi in Regione come esperto sui problemi degli immigrati, ma di fatto in amministrazione regionale a Firenze c’ è solo una persona”INCARDINATA”per queste tematiche. il Dr. Lattarulo.Le sds finiranno nel 2015, e forse il Fedeli continuerà a fare l’ ass. al sociale, in tempi peraltro difficilissimi.

  • Roberto Ovi says:

    Stamattina sulla pagina n.18 de La Nazione è stato pubblicato un articolo intitolato “Società della Salute, la lunga agonia. Rossi vuole mantenerle in vita” nel quale si dà appunto conto del tentativo del PD di mantenere in vita questi organismi e di varare il nuovo Piano Sanitario Regionale, che dovrebbe sostituire quello precedente, scaduto da ben 3 anni.
    Questo dà un’esatta idea della confusione e del disorientamento che regna sovrano in casa PD, che ha detto di no anche ad un progetto di legge presentato dal gruppo regionale UDC, composto dagli amici Marco Carraresi e Giuseppe Del Carlo, volto a riorganizzazre su vasta scala la sanità toscana, accorpando le n.12 Aziende USL in n.3 Aziende Sanitarie di Area Vasta (ASAV), sopprimendo diversi enti sanitari, destinando le economie conseguite, stimate in circa 80 milioni di Euro, alla copertura dei minori introiti da compartecipazione alla spesa sanitaria da parte degli utenti. Tra questi, giova ricordarlo, vi sono anche le persone colpite da gravi patologie.

  • f.bonuccelli says:

    Roberto, complimenti per le notizie di stampa di stamani.Non si riuscirà, probabilmente ad approvare il nuovo Piano sociosanitario regionale prima della fine della legislatura reg.- primavera 2015- e si andra’ forse incontro ad un quadro come quello da te descritto: 1 UNICO ESTAV, un unico 118, accorpamento delle ASL, e si parla addirittura di accorpare le Aziende osp.- universitarie(facile fra Careggi ed il Meyer, più difficile altrove)In questo contesto. le attività sociosanitarie ed assistenziali, torneranno probabilmente in capo ai Comuni, che verosimilmente le appalteranno a cooperative sociali.BISOGNERA’ VIGILARE ATTENTAMENTE

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