IL TIRRENO

31 gennaio 2014

Panorama politico

  

 

 

Fedeli medita di abbandonare il ring.

 

Il presidente della Società della Salute è candidato alle primarie del PD a Massa

 

Ma non tutti avrebbero gradito

 

 

 

 

MASSA MARITTIMA – La sua entrata in scena non è stata vista di buon occhio da tutti. Luciano Fedeli, assessore e presidente della Società della Salute, ha sciolto la sua riserva durante l’ultimo direttivo, dicendo ai presenti che si sarebbe candidato per le primarie del Pd a Massa Marittima, sfidando l’ex sindaco di Montieri, Marcello Giuntini, il presidente del consiglio provinciale, Sergio Martini, e il rettore della Società dei Terzieri, Sandro Poli. E se questi ultimi tre erano nomi annunciati, quello di Fedeli si è rilevato una vera sorpresa. Anche se ora i mugugni democratici lo portano «a fare delle valutazioni» sulla sua candidatura. Insomma, una decisione vera e propria ancora non è stata presa. Fedeli, il partito è ostile alla sua candidatura? «Non lo so, e in ogni caso preciserei che forse solo una parte del partito non l’ha gradita, non tutto perché chi ha firmato a sostegno della mia candidatura non la pensa certo così. Francamente non ne conosco i motivi e se ce ne fossero stati avrei avuto piacere che venissero esposti al direttivo del 24 gennaio scorso. Credo che la mia candidatura sia stata avanzata nelle regole e davanti a un organo di partito, il più alto, quale quello dell’Unione comunale. Credo anche che sia mancata, senza voler accusare nessuno, una discussione interna che coinvolgesse tutti gli organi di partito, direttivi o segreterie, su programmi e criteri che dovevano caratterizzare la figura del sindaco». Quindi non si candida contro Giuntini? «No, né contro lui né contro altri. Non ci sono motivi. Io mi sono candidato in un processo che prevede un confronto aperto su idee e programmi, avviato con la fase congressuale. E dobbiamo prendere atto che il sistema di primarie aperte metterà ognuno di noi in condizioni di essere scelto non dai 300 iscritti al Pd di Massa, ma davanti a tutti quei cittadini che si riconosceranno nelle nostre idee e voteranno il 9 marzo. Il confronto non deve quindi essere guerra interna, ma idee e progetti da proporre a chi ci voterà». Perché si è candidato? «Metto a disposizione la mia esperienza, che mi ha visto partecipe nella realizzazione di importanti progetti: la realizzazione del polo scolastico, la riqualificazione di viale Martiri, il recupero delle Clarisse, la realizzazione di tre centri per l’infanzia, il centro sociale, la gestione complessa di questioni socio-sanitarie nell’area Nord, la riqualificazione dell’ospedale. Questa è l’esperienza che metto a disposizione, ma dobbiamo proiettarci in una visione nuova che intercetti i bisogni delle persone». Cioè? «Ad esempio ripartire dalla definizione dell’ambito territoriale, che prevede il superamento delle Province e come ho proposto sulla Sanità, lavorare in sinergia con i Comuni della Val di Cornia per affrontare, e dare risposte non di campanile, temi come sviluppo economico, trasporti, turismo, istruzione e così via». È pronto alla sfida del 9 marzo? «Certo, anche se il clima mi sta portando a fare valutazioni su quale potrà essere il mio apporto. Una cosa è certa, che qualsiasi sia la scelta che farò, il mio impegno sarà finalizzato a ottenere consensi per un partito nuovo che abbia come obiettivo principale, non quello di un governo fatto di equilibri e alleanze, ma orientato a conoscere e raccogliere i bisogni della nostra gente per trasformarli in progetti e futuro del nostro territorio».

 

 

 

Lascia un Commento

Devi aver fatto il login per inviare un commento


Entra
IL NOSTRO SPOT
Categorie
GRAZIE PER LA VISITA