IL TIRRENO
Panorama politico
Corsa a quattro nel Pd: Fedeli va alle primarie
L’uomo forte della giunta Bai si è presentato nel corso dell’assemblea del partito
Gira anche il nome di Flavio Zazzeri, altro rottamatore del partito massetano
MASSA MARITTIMA – Dovevano essere in tre, ma saranno in quattro: Marcello Giuntini, Sergio Martini, Sandro Poli e Luciano Fedeli. Eccoli i nomi che il prossimo 9 marzo si sfideranno nelle primarie Pd a Massa Marittima. Quattro candidature partorite nel corso di una sudatissima assemblea, durata circa quattro ore, in cui il confronto certo non è mancato. E neanche i colpi di scena. Alla vigilia infatti sembrava che i destinati a correre per farsi scegliere da sostenitori e simpatizzanti per il ruolo di candidato a sindaco del Pd fossero in tre: Giuntini, l’ormai ex sindaco di Montieri, Martini, il presidente del consiglio provinciale, e un esponente dei renziani, con la scelta arrivata proprio nell’assemblea di venerdì e ricaduta su Poli, rettore della Società dei Terzieri. Invece è arrivato anche il quarto nome. Ed è uno di quelli che fa rumore: Fedeli, assessore alla Sanità, presidente della Società della Salute, uomo forte dell’attuale giunta di Lidia Bai. Un’ipotesi che era già circolata nei giorni scorsi in città, non vista di buon occhio da qualcuno per il timore che la sua discesa in campo potesse indebolire la candidatura degli altri democratici. «La mia non sarà una candidatura in contrapposizione, ma di coesione nel partito» dice Fedeli. «Io penso di avere una certa esperienza, che sono pronto a mettere a disposizione dei cittadini, nell’idea di portare Massa Marittima anche al di fuori delle mura». Il riferimento è al suo ruolo che spesso lo ha portato a intrecciare rapporti con Regione e altre istituzioni. La scelta del presidente della Sds resta comunque una sorpresa rispetto alla vigilia dell’assemblea, quando in molti aspettavano soltanto l’ufficializzazione dell’ultimo tassello: il nome dei renziani. In questa particolare partita alla fine l’ha spuntata Poli a scapito di Flavio Zazzerri, altro rottamatore della prima ora, su cui sembra aver pesato l’appartenenza alla giunta Bai (è assessore a Turismo e Attività Produttive), spesso criticata anche con toni velenosi dal giovane comitato dei sostenitori del sindaco fiorentino. Per questo, pare, la scelta è ricaduta sul rettore della Società dei Terzieri. Anche se, confida qualcuno, non è da escludere a priori che Zazzeri voglia far parte della partita, facendo salire a cinque il numero dei partecipanti. In ogni caso, al momento i nomi ufficiali sono quattro, tutti alle prese con una montagna di lavoro da svolgere. C’è da raccogliere le firme per far convalidare la propria candidatura e dare il via a una campagna elettorale interna, partendo dal presupposto che alla fine ne resterà uno solo. E in questo senso non a tutti piace l’idea di avere quattro partecipanti alle primarie: vista con un occhio maligno, sembrerebbe una grande dispersione di voti fra le varie candidature. Abbastanza grande da non regalare alla fine delle primarie un candidato forte. Si è discusso proprio di questo nelle quattro ore di assemblea venerdì sera, mentre venivano presentate le proprie intenzioni di gareggiare. Ma ora non resta che aspettare il 9 marzo, quando, come sempre, la ragione l’avranno gli elettori.
A mio parere, il fatto che Fedeli intenda fare il sindaco è aberrante.
Tutti infatti lo conoscono e sanno bene che cosa ha fatto e che cosa non
ha fatto. E, soprattutto, sanno bene anche le ragioni del suo fare
politica.
La candidatura a sindaco del fedeli potrebbe dipendere dal fatto che non abbia volgi di tornare al lavoro.