di gabriele galeotti

 

 

Marcello Giuntini rappresenta l’ultimo baluardo del PD, l’ultimo disperato tentativo di mantenere lo status quo per continuare, indisturbato, a dissanguare la nostra Cittadina esclusivamente a beneficio di sé stesso e dei suoi militanti.

 

I Massetani, quelli che vogliono veramente bene a Massa, non possono e non debbono permetterlo.

 

Al bando ogni egoismo: se Massa agonizza, soffrono tutti, anche coloro che non hanno problemi economici o non ambiscono al bene comune.

 

Vivere in un piccolo paese di provincia toglie indubbiamente molto; ma assai di più può offrire in termini di qualità della vita.

 

Sta a noi perseguire questo obiettivo prima che sia davvero troppo tardi.

 

I Massetani non possono che constatare il FALLIMENTO di chi li ha amministrati fin qui (specialmente negli ultimi 20 anni con Sani e Bai).

 

Non possono che constatare il FALLIMENTO dei partiti politici e dei loro umili schiavi-servitori.

 

Debbono riappropriarsi della propria Cittadina e toglierla dalle grinfie di chi le ha fatto male, perseguendo unicamente un profitto personale attraverso l’amministrarne le risorse.

 

Solo una POLITICA VERAMENTE CIVICA, insieme alla bellezza incomparabile dei nostri luoghi, potrà risollevare le nostre sorti e quelle del “paradiso” in cui viviamo.

 

Non siamo stati capaci di amare a dovere la nostra Cittadina, di valorizzarla e di godere di quanto può offrirci solo perché chi ci ha amministrato ha mirato al solo interesse proprio e non a quello collettivo.  

 

Marcello Giuntini vorrebbe GUARDARE AVANTI SENZA GUARDARSI INDIETRO ma non può farlo.

 

Non può far finta di nulla di fronte agli scempi perpetrati dai suoi “compagni di merende” ed esimersi dal prendere una precisa posizione al loro riguardo.

 

Se vuole essere almeno minimamente credibile e non l’ennesimo giullare di un fare politica anacronistico, deve ripercorrere le tappe del declino di Massa ed attribuire ogni responsabilità a chi di dovere, Sani e Bai in testa.

 

E deve dimostrare di non avere, egli stesso, alcuna responsabilità (?) oltreché di voler fermamente prendere le distanze almeno dall’operato degli ultimi due sindaci.

 

Potrà farlo?  Vorrà farlo?

 

Probabilmente né l’una né l’altra cosa: la vecchia politica.

 

Mi duole dirtelo, Marcello, ma LA VECCHIA POLITICA HA LA TUA FACCIA.

 

 

 

 

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